David Catron per The Spectator — Usa
Di solito, bisogna attendere la fine della competizione per comprendere in quale momento ha cominciato a volgere verso il vincitore.
Occasionalmente, però, il “punto di svolta” si palesa in anticipo. E’ il caso delle Elezioni Presidenziali del prossimo novembre.
Ad esempio, la rielezione del Presidente Reagan, nel 1984, era tutt’altro che scontata … fino a quando Walter Mondale, nel discorso d’accettazione della Nomination Democratica, inserì la promessa di aumentare le tasse.
Allo stesso modo l’ex Vicepresidente Joe Biden, venerdì scorso, ha consegnato (quasi certamente) le elezioni del 2020 nelle mani del Presidente Trump, quando ha detto a un intervistatore afroamericano: “”Se hai un problema a capire se sei per me o per Trump, allora non sei un nero””.
Quest’errore non solo ha smascherato la boriosa sufficienza di Biden nei confronti di un “blocco di elettori” senza il cui sostegno non può sperare di vincere, ma ha anche rivelato che il suo Comitato Elettorale è preoccupato per i numeri espressi dai sondaggi.
L’ultimo in ordine di tempo, quello di Quinnipiac, mostra che l’81pc degli afroamericani sostiene Biden.
Se questo numero vi sembra alto, ricordate che la Clinton, nel 2016, conseguì l’88pc del voto afroamericano ma perse comunque le elezioni. Nel 2016 diminuì, infatti, anche l’affluenza alle urne della “comunità nera”.
In altre parole, Biden deve motivare un numero maggiore di “elettori neri” rispetto a Hillary — e conseguire una percentuale ancora maggiore dei loro voti.
Biden non può vincere con l’81pc dei voti afroamericani, a fronte di una tiepida affluenza alle urne — e il suo Comitato Elettorale lo sa.
E’ questo il motivo per cui il candidato Democratico ha accettato di essere intervistato da Charlemagne su “The Breakfast Club”.
L’Organizzazione di Biden aveva recentemente avviato una campagna di sensibilizzazione nei riguardi della “comunità nera” — e l’intervista faceva parte di questo sforzo.
Charlemagne ha un’influenza reale nella “comunità afroamericana”.
“The Breakfast Club” è fra i programmi-radio mattutini più ascoltati in America e raggiunge milioni di ascoltatori. Charlemagne vanta anche 2,1 milioni di follower su Twitter.
L’osservazione di Biden ha rafforzato l’opinione che il Partito Democratico dia per scontato il voto dei neri.
Domenica mattina, su MSNBC, è stato chiesto a Charlemagne se credeva che quell’atteggiamento fosse stato congruo con lo scopo dell’intervista
“”E’ il tipico atteggiamento dei Democratici. Ecco perché non mi preoccupo delle parole e delle adesioni di facciata …
Bisogna smetterla di chiedere agli ‘elettori neri’ di sostenere i Democratici e cominciare a chiedere ai Democratici di sostenere gli afroamericani …
Devono preoccuparsi della disillusione degli elettori, della gente che resta a casa il giorno delle elezioni perché non è entusiasta del candidato …
Non puoi comportarti come se questa fosse l’elezione più importante di sempre, ma fare la campagna elettorale dal tuo seminterrato.
Non puoi non prendere reali impegni politici con la ‘comunità nera’ e non ascoltare nemmeno le richieste che questa comunità ti sta facendo””.
Venerdì, la campagna di Biden ha tentato per la prima volta di uscire dall’impasse sostenendo che si trattava solo di una specie di scherzo.
E’ stata questa la linea adottata da Symone Sanders, un consulente senior dell’Organizzazione di Biden, che ha twittato:
“”I commenti alla fine dell’intervista a The Breakfast Club sono stati fatti per scherzo. Tuttavia, cerchiamo di esser chiari su quello che il VP intendeva dire. Voleva solo dire che l’appoggio della comunità afroamericana alla sua persona non era nemmeno confrontabile con quello di cui Trump può godere””.
Questa sciocchezza non supera il “test della risata”.
Le iniziative pre-pandemiche del Presidente Trump volte alla creazione di posti di lavoro, giunte alla riforma della Giustizia Penale, hanno fatto in soli tre anni più di quanto sia riuscito a fare Joe Biden in cinquant’anni, passati a sguazzare nella “palude”.
Quando è stato chiaro che la strategia del “è solo uno scherzo” non stava reggendo, Sanders si è semplicemente rifiutato di rispondere ad altre domande.
Quando Chuck Todd della NBC, non esattamente un sostenitore del GOP, ha cercato di porre una domanda, Sanders lo ha immediatamente interrotto: “”Chuck, non ho intenzione di rispondere. Chuck, non farmi questa domanda””.
Il Sen. Tim Scott (R-S.C.) è stato assai meno reticente: “”I commenti di Joe Biden sono la cosa più boriosa e arrogante che abbia sentito da molto tempo. Sono offeso, ma non sono sorpreso””.
Non lo è nemmeno il candidato al Senato del Michigan, John James del GOP che, come il Sen. Scott, è nero.
Si è subito mosso per spiegare cos’è che motiva davvero l’altezzoso candidato Democratico:
“”Per decenni, il Partito Democratico ha dato per scontato il voto dei neri ma, venerdì, l’ex Vicepresidente Joe Biden ha portato questo punto di vista ad un nuovo e doloroso livello …
Biden crede di conoscere meglio dei neri ciò che è meglio per noi e che, se non lo sosteniamo, neghiamo la nostra identità razziale e il nostro retaggio …
Peggio ancora, non ho la percezione che i colleghi Democratici di Biden lo ritengano responsabile dei suoi commenti. C’è solo silenzio …
Le opinioni di Biden sono palesi e in netto contrasto con quelle del Presidente Trump. Giovedì ha visitato il Michigan e ha effettivamente ascoltato le esigenze dei neri, espresse direttamente da loro””.
Stranamente, c’è una certa simmetria in tutto questo.
Biden guida il “Partito della Schiavitù”, quello di Jim Crow e della segregazione razziale.
Il Presidente Trump guida il Partito che pose fine a quella “peculiare istituzione”, che concesse la cittadinanza agli ex schiavi e che riconobbe loro il diritto di voto.
E’ il Partito Repubblicano che ha fatto queste cose, che ha approvato il 19° emendamento nonostante le obiezioni spesso violente dei Democratici.
Il segreto meglio custodito della politica americana è che, proprio per queste ragioni, il 95pc degli afroamericani votò repubblicano dalla fine della guerra civile e fino agli anni ‘30.
A quel tempo, però, il GOP dava ormai per scontato il voto dei neri.
La cosa vi suona familiare? Così non fosse, tornate indietro e leggete di nuovo quanto ha dichiarato Charlemagne Tha God.
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Link Originale: https://spectator.org/biden-reelected-trump-last-friday/
Scelto e tradotto da Franco
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