Da Ferguson a Cuomo e fino a Cummings, la violazione del lockdown da parte di personaggi d’alto profilo dimostra che l’establishment non crede davvero al battage pubblicitario sul Coronavirus
Kit Knightly per Off-Guardian
La notizia del giorno è se Dominic Cummings (il Consigliere-Capo di Boris Johnson) debba o meno dimettersi … se abbia o meno infranto le “regole dell’isolamento” … se il suo viaggio a Durham fosse giustificato o se c’è sotto un qualche tranello.
Il dibattito che ne è scaturito, però, manca completamente il punto-chiave della vicenda.
E’ successa la stessa cosa anche quando Neil Ferguson — epidemiologo e principale ispiratore dell’“Imperial Model” (e, di conseguenza, dell’isolamento) — è stato sorpreso ad interrompere l’isolamento per stare con la sua amante (peraltro sposata con un altro).
La stampa si è divisa fra i sostenitori dell’isolamento, che lo difendono a spada tratta, e i contrari all’isolamento, che lo definiscono un “miserabile ipocrita”.
Credo che anche in questo caso il dibattito non abbia colto il punto essenziale.
Sì, è gratificante demolire una persona perché è un’ipocrita, o farne oggetto di una “caccia alle streghe”.
Ma il tutti-contro-tutti attuato per coprire la “follia di un momento” manca anch’esso la questione fondamentalmente.
Se dopo averci rinchiusi nelle nostre case (per proteggere il Servizio Sanitario Nazionale e per salvare vite umane, perché là fuori c’è un “virus mortale”) i dirigenti incaricati non si adeguano in prima persona, non dimostrano solo di essere degli “ipocriti”.
Dimostrano soprattutto di essere dei bugiardi. Ammettono di non credere veramente a quello che dicono.
L’esempio migliore è dall’altra parte dell’Atlantico. E’ quello di Chris Cuomo, conduttore della CNN, fratello e figlio di Governatori Democratici dello Stato di New York.
Quando Cuomo dovette “auto-isolarsi” perché presumibilmente infetto, fu sorpreso da un ciclista mentre “socializzava” davanti alla sua nuova casa.
Giorni dopo, uscendo dallo scantinato, fece un gran casino come se non vedesse la famiglia da due settimane!
Riguardo a Ferguson, non avrebbe invitato l’amante (sposata ad un altro) a casa sua per poi rimandarla dal marito e dai figli, se avesse davvero creduto che ci sia in giro un virus pericoloso.
Riguardo a Cummings, non avrebbe guidato fino a Durham nel bel mezzo di un’”emergenza nazionale”, se avesse davvero creduto di potersi infettare e quindi morire.
Riguardo a Cuomo, non avrebbe interrotto il suo auto-isolamento per fare un barbecue con i vicini, se avesse davvero pensato di avere una terribile malattia in grado d’infettare la sua famiglia.
Se vi dico che non dovreste mangiare cioccolato perché vi farebbe esplodere la testa, poi non posso togliervelo di mano per mangiarmelo io!
Non pensereste “Ipocrita!”, vero? Sareste molto più propensi a pensare: “Ehi tu, hai mentito per rubare il mio cioccolato”.
(Per completare la metafora, dovrebbe esserci una terza persona che dica “ma il cioccolato non ci ha mai fatto esplodere la testa prima d’ora” e che si faccia insultare dagli altri due per essere una “Chocolate Denier”, che “vuole solo che la testa della gente esploda!)
Che si tratti di Neil Ferguson, di Dom Cummings o di Chris Cuomo, il messaggio è sempre lo stesso. Tutti e tre non credono davvero che ci sia un pericolo.
Inoltre, a non crederci è anche la stampa.
Pensate ad esempio alla folla di giornalisti e di cameraman che stamattina si accalcava fuori dalla casa di Dom Cummings:
Ricordate! Il presunto crimine di Cummings è di aver “infranto le regole sulla distanza sociale”.
Quelle persone stanno per caso osservando la distanza sociale? Indossano tutte le mascherine? Si comportano davvero come se là fuori ci fosse un “virus mortale”?
No, non è così … e la ragione è che nessuno ci crede veramente.
Lo stesso vale per la Polizia, che sembra assai lieta di ammanettare qualcuno per non aver indossato la mascherina. Peccato che i primi a non farlo sono gli stessi Agenti:
Gli Agenti sembrano ancora ben lieti, senza alcuna ironia, di ammanettare qualche manifestante perché non “socialmente distanziato”:
Non sta a noi giudicare se tutto questo sia un’espressione del bis-pensiero orwelliano o solo una forma di disonestà vecchio stile.
Il giudizio sta a loro, alle loro coscienze e forse ai loro terapeuti. La complessità della mente umana è tanto inconoscibile quanto irrilevante.
Il punto è che la polizia, la stampa, gli scienziati, i politici … tutti coloro che parlano della necessità di seguire le regole dell’isolamento, sono felicissimi d’infrangerle.
Perché sanno a cosa servono veramente. Non hanno niente a che vedere con il proteggerci da un virus.
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Link Originale: https://off-guardian.org/2020/05/26/the-real-meaning-behind-dominic-cummings-breaking-lockdown/
Scelto e tradotto da Franco
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