di Megas Alexandros
Articolo brevissimo e di riflessione assoluta. Da due giorni il Prof. Alberto Bagnai sta affermando con estrema chiarezza che il famoso “piano Colao” sia stato copiato dagli emendamenti che la Lega aveva presentato nei mesi scorsi. Lo ha detto anche in Senato.
Si, amici miei. Avete capito bene. Il grande manager Vittorio Colao, ospite fisso del Bildberg, sponsorizzato da Matteo Renzi e vicino a Mario Monti, avrebbe presentato al Governo un “piano per la ripresa” allineato con le idee della Lega di Salvini, Giorgetti, Bagnai, Borghi e Rinaldi.
Se cliccate sulla foto potete anche ascoltare il vocale del Prof. Bagnai
Quelli che vedete sono i 6 punti principali su cui e’ stato strutturato il Piano Colao
Premesso che ci vorrà del tempo per analizzarlo (sono 121 pagine e ho potuto dare solo un’occhiata), a prima vista e dai primi commenti (come quello dell’ex Giudice Costituzionale Paolo Maddalena) nutro ben poche speranze sulla bontà delle misure che Colao intende adottare.
“e’ un piano che va contro il popolo e che piace a Benetton e confindustria”
Vorrei comunque soffermarmi, in questa sede, su quanto sostenuto, con mia grande sorpresa, dal Senatore Bagnai.
La premessa è che ormai siamo assuefatti alle capriole della Lega che, da parecchio tempo, lascia interdetti buona parte dei suoi elettori su temi come l’Euro e l’Unione Europa.
Ma qui arriva ad affermare che la tanto criticata “task force” del Governo Conte abbia partorito le sue stesse misure, quelle che aveva proposto per far riprendere l’economia nel nostro paese fortemente colpito dalla pandemia.
Restare sbalorditi è il minimo sindacale dopo che per mesi, da Salvini a Giorgetti, da Borghi a Bagnai e passando per Rinaldi (fresco dei ringraziamenti ricevuti niente meno che da “sua maestà” Christine Lagarde), abbiamo assistito ad una sorta di “tiro al piccione” …. con il Governo Conte nelle vesti del piccione.
Oggi scopriamo, invece, che se il Governo Conte utilizzasse il “piano Colao” avrebbe il sostegno in Parlamento anche dalla Lega.
Quindi, se le parole hanno ancora un senso, dopo mesi passati a decifrare le idee della Lega, il buon Bagnai, forse, ci ha dato un’utile chiave di lettura.
A questo punto, per deduzione logica, quando entrerò nei dettagli del “piano Colao” avrò anche contezza di quello che farebbe la Lega se tornasse al governo.
Un ultimo dubbio
Ma Colao … non era l’uomo dei “poteri forti”, l’uomo dell’Unione Europea?
Suvvia, qualcosa non torna.
La Lega approva Colao ma attacca Conte. Rigetta il MES ma vuole il “piano Colao” — che il Giudice Maddalena ci ha appena detto sia fatto apposta per Confidustria.
Non vuole Conte ma accetta Draghi …
Lo giuro, amici cari, che non sto capendoci più niente. E allora, fra una risata, una smorfia ed un lampo di logica mi viene da pensare:
“Non sarà proprio il Presidente Conte, quello che da mesi non molla i Servizi Segreti, l’uomo da abbattere a tutti i costi?”
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