La Libya fino al 2010 era il paese più benestante e con il più alto tenore di vita di tutta l’Africa. Gli studenti potevano andare a studiare all’estero, c’erano borse di studio, lavoro e ricchezza soprattutto petrolifera, case, pace sociale, benessere diffuso.
C’erano infrastrutture, in larga parte italiane, facendo lavorare le imprese della Penisola pagate coi soldi del petrolio e del gas importato ossia comprato ovvero pagato dagli italiani. Una simbiosi con l’Italia basata sul “facciamo affari reciproci, io ti proteggo, tu mi aiuti quando finisco i soldi“, circa. Fu proprio su tali basi che la FIAT venne salvata negli anni ’70 e Unicredit nel 2009 (rendendo l’Italia l’unico paese al mondo a non aver salvato le proprie banche con soldi pubblici durante la crisi subprime), appunto salvate dai libici, la mitica Lafico. Poi tutto finì con l’attacco Clinton-francese del 2011, crisi mediterranea piena di fake news dei media (memento le fosse comuni che in realtà erano scene di un funerale in Tunisia) che coincise per altro con la deposizione dell’altro alleato italiano, H. Mubarak e con la fine del presidente FMI D. Strauss Kahn, che era per contrario all’austerità che sarebbe arrivata di lì a poco. Un “regime change” del mondo occidentale, orchestrato si dice dai cd. “globalisti” che sarebbero emersi, potenti, negli anni successivi. Ossia dagli apparati ex Stasi, ripeto, si dice…
https://scenarieconomici.it/la-libya-prima-e-dopo-lattacco-francese/
Le foto di come era prima e come è dopo, parlo della Libya, sono strazianti. Trovate tutto al LINK, ne scrivemmo qualche anno fa sul sito poi diventato un organo del partito che ha tradito l’ITALEXIT, la Lega (…).
Sappiate per altro che la Libya del 2010 era messa meglio dell’Italia post COVID, ossia di oggi, come occupazione, lavoro e pace sociale. Ed anche come ricchezza, quanto meno nettizzando i debiti imoliciti futuri non solo dello Stato ma anche di welfare promesso, questo viene da dire. In effetti S. Berlusconi si sarebbe dovuto accorgere che le cose non andavano come gli raccontava G.W. Bush proima dell’arrivo di Obama, Bush poi dimostratosi sodale dei Clinton (vedasi il supporto dato a Biden-Dem contro Trump), appena prima della crisi subprime: andate al caso di Giuliana Sgrena – dinamica inclusa – e capite cosa intendo.
Ora, a valle dei tragici eventi del post subprime, la Libya di fatto è stata divisa in tre parti; forse proprio come qualcuno vorrebbe fare con l’Italia, nei prossimi anni.
Dunque, con il caso libico in mente vi chiedo: siete veramente sicuri che quanto accaduto in Libya non possa accadere anche in Italia, prossimamente? Togliete dal contesto le basi militari USA sul territorio italiano e verrebbe da dire che tale epilogo diventerebbe più che probabile, anzi quasi certo:
francesi, tedeschi e spagnoli, ossia l’EU attuale, sono secoli che attaccano l’Italia e se la spartiscono, aprite un libro di storia e mi direte!
Solo con la pace di Cassibile e le circa 25 basi strategiche USA in Italia le cose sono cambiate, ben notando come l’unica area “scoperta” dalla difesa USA sia l’Italia nord occidentale, quella che diventerà temo più calda a medio termine.
DOMANDO: E’ possibile ad esempio che scoppi una guerra civile in Italia? Per rompere il paese “dal di dentro”?
Direi che è più che possibile, basta che qualcuno armi le frange estremiste. O porti mercenari. O li assoldi, ad esempio tra i separatisti del nord, l’area che in molti ormai sussurrano ambisca all’emancipazione dal resto della Penisola. Tutto questo naturalmente in forza dell’ipotetico driver dato dal fatto che, appunto ipoteticamente [visto che si sa che Berlino MAI mantiene le promesse importanti], secondo una certa dialettica in voga sulla direttrice lago di Garda<->Lago di Varese, l’Italia divisa non ripagherebbe il debito pubblico, come fu il caso per la Germania post WWII (dimenticando però che ai tempi si trattava di guerra mondiale militare, ndr).
O MEGLIO, ANNETTERE ECONOMICAMENTE…
Pensate davvero che sia impossibile che l’Italia decada in guerra civile, affamata dall’EU che non concede soldi e allo stesso tempo non permette sforamenti di bilancio, normali in casi simili? Spero capiate che l’attuale atteggiamento dell’EU, ossia richiedere mantenimento dell’austerità e dare zero aiuti pur innanzi ad una crisi epocale da virus (ossia non permettendo deficit di bilancio), equivale ad un attacco armato.
Comprendete che a non far nulla – ossia avallando la posizione EU/franco-tedesca – da qui a un anno e mezzo, quando sarà chiaro che la ripresa NON arriverà nemmeno nel 2021, la gente non avrà da che mangiare? E dunque bisognerà confiscare i risparmi agli italiani, pur senza dar loro lavoro, SOLO PER RESTARE NELL’EURO? Preservando invece i patrimoni delle classi elitarie, asimmetria sociale direi mortale? Lo capite questo?
Capite perchè questo sito è schifato quando sente presunti politici o papabili per la candidatura preferire, soprattutto per fini di carriera, la conservazione dello status quo? Costoro si rendono conto della situazione reale?
In ogni caso l’epilogo passa e passerà anche questa volta per il ruolo degli USA in Italia, ossia via Cassibile e per numerosissime le basi strategiche americane sul territorio italiano, oltre che per le testate nucleari USA nella Penisola, addirittura in numero maggiore della somma delle testate atomiche presenti in tutti gli altri paesi NATO messi assieme.
Il sogno franco-tedesco-boero: la fine dell’Italia unita (per volere anglo), tornando a prima del 1860…
Ora, dopo avervi solleticato con l’interrogativo di cui sopra, vi rammento che a fine mese di ottobre ci saranno le elezioni USA: se vince Trump l’Italia avrà ancora 4 anni di vita, per fare i compiti a casa intendo; se invece vince Biden, sarà la fine del Paese Unito, ossia delle pensioni pagate a pioggia e del benessere diffuso, oltre che dover computare rischi di guerre civili regionali.
Nel caso di vittoria di Trump, outcome che ad oggi resta il più probabile, vi rammento che ci saranno solo 4 anni di tempo per correggere la traiettoria implosiva dell’Italia. Ovvero per eliminare il fattore di implosione dell’ex Belpaese, l’euro.
Tradotto: se l’Italia non farà l’ITALEXIT entro il secondo mandato di Trump comunque imploderà, inevitabile.
Ossia nel caso, facendo nulla, la Penisola si spezzerà in varie parti, tre o più; il risparmio famigliare sparirebbe; le pensioni non verrebbero più pagate se non marginalmente; i futuri pensionati percepiranno la pensione solo per, statisticamente, circa 5 o 6 anni prima di morire (furto di stato); i risparmi famigliari in larga parte verrebbero confiscati; e la gente sarebbe ridotta alla fame e senza lavoro, la maggioranza intendo. Il tutto PER RESTARE NELL’EURO, che è per altro il vero driver della miseria italiana da 20 anni a questa parte.
Neofeudalesimo 2.0 insomma, visto che parallelamente le cd. elites si arricchirebbero molto più di quanto lo sono oggi.
Con questo post vogliamo solo rammentarvi quanto sopra, almeno sapete a cosa andate incontro, nel caso….
Auguri
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