Michael Bociurkiw per CNN (sintesi)
Il primo scandalo fu il viaggio segreto alle Bahamas, nel 2016.
Justin Trudeau e la sua famiglia salirono su un elicottero di proprietà dell’Aga Khan, il miliardario e leader spirituale ismaelita, la cui organizzazione aveva ricevuto centinaia di milioni di dollari di sovvenzioni.
Poi, tre anni dopo, si scoprì che il Governo Trudeau aveva fatto pressioni sull’allora Procuratore Generale, Jody Wilson-Raybould, perché salvasse da un’azione penale la “SNC Lavalin”.
Si tratta di una delle più grandi società d’ingegneria del Canada, accusata di aver corrotto Funzionari Libici in cambio di lucrosi contratti governativi, fra il 2001 e il 2011.
Alle accuse del “Commissario per l’Etica”, Trudeau rispose: “Mi assumo la responsabilità di tutto ciò che è accaduto”.
Aggiungendo: “Riconosciamo che questo non sarebbe dovuto accadere, ma il Governo ha agito nell’interesse dell’economia nazionale”.
Alla fine, Trudeau perse due Ministri, due donne di spicco che furono costrette a dimettersi (compresa la prima indigena a diventare Ministro della Giustizia).
Lo scandalo costò moltissimo al Partito Liberale, che quasi perse il potere.
Ora, il carismatico Leader del G7 deve gestire un problema diverso, che potrebbe infliggere un colpo fatale al “marchio Trudeau”.
Un problema che coinvolge anche la sua famiglia e un’”organizzazione internazionale di beneficenza” legata a Bill Clinton, a Oprah Winfrey e a diverse altre celebrità e leader politici.
L’ultimo imbroglio è il Contratto Governativo concesso a detta organizzazione, la “We Charity”, per gestire un programma da 660 milioni di dollari per gli studenti che non riescono a trovare un lavoro estivo a causa del Covid-19.
Nonostante l’”Ente di Beneficenza” avesse pagato i membri della famiglia Trudeau perché tenessero conferenze, il Primo Ministro partecipò in prima persona alla decisione del Governo.
Il “Commissario Federale per l’Etica” indagherà anche sul coinvolgimento del Ministro delle Finanze, Bill Morneau, visto che sua figlia lavora attualmente per quell’”Ente di Beneficenza”.
Dopo le rivelazioni, Trudeau e Morneau si sono scusati pubblicamente per non essersi sottratti alle “Riunioni di Gabinetto” riguardanti l’“Ente di Beneficenza”.
Giovedì scorso Bardish Chagger, “Ministro per la Diversità, l’Inclusione e la Gioventù”, ha rivelato che “We Charity” avrebbe potuto ricevere fino a 32 milioni di dollari.
Questa polemica arriva proprio quando Trudeau, grazie alla buona gestione dell’epidemia, aveva cominciato a recuperare il capitale politico necessario a riconquistare la maggioranza, nel caso di nuove elezioni.
Il sondaggista Shachi Kurl aveva appena detto che: “C’è voluta la peggiore pandemia di tutti i tempi per aiutarlo a ripristinare la sua immagine”.
Ma ora Trudeau dovrà aggiungere quest’uteriore scandalo ai primi due: il viaggio alle Bahamas e il caso “SNC Lavalin”.
La “We Charity” non sono io
Trudeau ha sostenuto che sia stato il Servizio Pubblico a raccomandare “We Charity”.
Lo aveva definito come l’unico “Ente di Beneficenza” in grado di gestire il contratto multimilionario concepito per offrire agli studenti i tirocini estivi retribuiti.
Con l’aggravarsi della controversia, il contratto federale con “We Charity” è stato annullato attraverso una decisione “concordata”.
Resta comunque la brutta storia di un “Ente di Beneficenza” che ha pagato più di 200.000 dollari ai membri della famiglia Trudeau.
Inizialmente, “We Charity”aveva detto che a Margaret Trudeau “non era mai stato pagato un onorario per partecipare ai loro eventi”.
Ma, mercoledì, il “Canada’s National Post” ha riferito che il Governo aveva dato 869.000 dollari a “We Charity” perché ospitasse un evento per il “Canada Day” del 2017, che aveva visto la partecipazione di Margaret Trudeau.
Il giornale ha riferito che l’“Ente di Beneficenza” pagava mediamente 8.000 dollari per ogni sua apparizione.
Questa settimana, ”We Charity” ha annunciato di aver avviato una “revisione organizzativa” conseguenza di “importanti decisioni prese per ri-orientare la nostra missione”.
Le indagini della Commissione Parlamentare sono iniziate giovedì scorso e proseguiranno la prossima settimana.
E’ stato rivelato che l’“Ente di Beneficenza” avrebbe guadagnato più del doppio di quanto il Governo avesse inizialmente dichiarato.
“We Charity” fu fondata dai fratelli Marc e Craig Kielburger, due “imprenditori sociali” che lanciarono quest’iniziativa benefica per alleviare la povertà a livello internazionale e per creare programmi di apprendimento per bambini negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada.
I due sono elencati fra gli scrittori più di successo, con una produzione letteraria di 20 libri, molti dei quali centrati sulle loro opere di beneficenza.
Déjà vu
Quest’ultima controversia su Trudeau ricorda altri passi falsi, fra i quali l’imbarazzo creato in occasione di una “visita di stato” in India, nel febbraio 2018, quando l’intera famiglia esagerò con gli abiti tradizionali.
Si rafforza la percezione che i Liberali, e in particolare Trudeau, siano politici come tutti gli altri — senza alcun contatto con i canadesi comuni, che lottano per riprendersi dal colpo economico del Covid-19.
Questa storia minaccia di annullare il recupero d’immagine conseguente alla buona gestione della pandemia — il rapido isolamento, la chiusura del confine con gli Stati Uniti e l’efficace comunicazione dello stesso Trudeau.
Tutto questo ha contribuito a risparmiare al Canada l’impressionante numero di casi di Covid-19 visti a sud del confine.
Sono finiti i “giorni di gloria”?
Trudeau entrò in carica nel 2015 con una maggioranza sorprendente, dichiarando che sarebbe stato irreprensibile dal punto di vista etico.
In un “discorso” ampiamente citato, promise ai canadesi l’immagine “solare” di un “vero cambiamento”.
Tuttavia, è diventato il primo PM in assoluto a infrangere lo “statuto etico”.
Dopo questo terzo e del tutto evitabile fallimento etico, la questione è se la sua reputazione di “uomo solare” sia macchiata per sempre.
L’ex “Commissario per l’Etica” Mary Dawson, che lo giudicò colpevole di aver violato le norme per la festa dell’Aga Khan, disse: “Non si può fare la stessa cosa due volte. Qui c’è davvero un punto cieco o qualcosa del genere”.
Ci sono segni evidenti che il declino di Trudeau — che prometteva un Canada più impegnato sulla scena mondiale — stia avendo un effetto a catena anche sulla posizione internazionale del Canada.
Attribuisco la sconfitta canadese nella corsa per un seggio al “Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite” al fatto che ci sia un divario inquietante fra ciò che Trudeau s’impegna a fare (su questioni come il cambiamento climatico e il mantenimento della pace) e quello che poi fa nella realtà.
Potrebbe comunque essere troppo presto per scriverne il necrologio politico.
Nessun candidato alla guida del Partito Conservatore, in effetti, trasuda un “potere stellare”.
Ma uno stanco Partito Liberale, avendo percepito che il suo leader sia diventato un peso morto, potrebbe esercitare pressioni perché si faccia da parte, almeno temporaneamente.
Speriamo che il tempo libero possa essere utile a Trudeau per una qualche riflessione interiore.
Perché si renda conto che troppe volte ha dovuto dire “mi dispiace” … e che la gente difficilmente gli concederà ancora fiducia.
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Link Originale: https://edition.cnn.com/2020/07/17/opinions/trudeaus-ethics-scandal-pandemic-we-charity-bociurkiw/?hpt=ob_blogfooterold
Scelto e tradotto da Franco
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