di Megas Alexandros
Oggi, in commssione alla Camera e’ andato in onda un film che mai mi sarei aspettato di vedere. Non sappiamo se per incompetenza di Borghi oppure per l’ossessione da “baccano politico” di chi vive in perenne campagna elettorale per ordine del suo partito, ma oggi il ministro Gualtieri, piu’ famoso per le sue performance da chitarrista che per le sue conoscenze economiche, non ci crederete mai, ha azzerato il leghista in materia economico-monetaria.
Appena il Jimi Handrix del PD, impiantato al MEF da Bruxelles, ha pronunciato la parola “senior” in riferimento ai prestiti del Recovery Fund, improvvisamente si e’ spaccato il cielo e tra lampi e fulmini, invece della voce di “Odino”, abbiamo udito la gracchiante voce da barboncino dell’ex responsabile economico della Lega, pronunciare le seguenti parole:
“Allora, se i prestiti del Recovery Fund sono prestiti senior… il Recovery Fund e’ come il MES”
sono rimasto talmente allibito ed incredulo del fatto, che l’incompetenza di un economista oppure la sua possessione da baccano da campagna elettorale, lo facesse arrivare a tanto.
Tali parole mi sembravano talmente assurde, visto l’irrilevanza che a perer mio aveva la questione, che incredulo (si puo’ sempre sbagliare nella vita), come e’ tipico di un bambino alle elementari, mi sono rivolto immediatamente al mio maestro Warren Mosler, ponendo a lui la questione.
Ecco i messaggi:
Come vedete e potete leggere, Mosler spiega cosa significa “senior”: “significa che hanno priorita’ rispetto alle altre obbligazioni italiane in caso di insolvenza” (cioe’ in caso che il nostro paese faccia default).
Aggiunge e commenta Mosler: “la cosa non ha nessuna rilevanza per me”
Ecco, questo e’ il verdetto di Warren Mosler e non quello di Megas Alexandros, che vi ricordo e’ il padre fondatore della MMT.
Affino la vista, e mi accorgo con ancora piu’ stupore che questo video, con tanto di commento sconcertante, e’ pubblicato sul profilo del nuovo mentore dell’Italexit Gianluigi Paragone; il quale, rincarando addirittura quanto affermato da Borghi, arriva addirittura a dichiarare gratuitamente che: “il Recovery Fund e’ peggio del MES”
Ora, chi e’ Borghi ed a cosa mira lo sappiamo ormai da tempo, ma il mio appello e’ rivolto a Paragone che si dichiara sostenitore convinto dell’Italexit e fervente convinto della bonta’ delle teorie economiche della MMT, tanto che il suo nuovo partito, ha come mentore in materia economica il prof. australiano Bill Mitchell.
Premesso che se io devo giocare la finale di coppa del mondo e dispongo in rosa di Baggio e Zola, dovendo scegliere, io scelgo Baggio… cioe’ Mosler!!! non penso che Bill Mitchell concordi con quello che sostiene Paragone, visto che anche l’australiano e’ un esponente della teoria della moneta moderna.
I prestiti del Recovery Fund sono senior e per questo per l’Italia saranno a tasso zero ed in caso di insolvenza, ditemi voi cosa cambia se dobbiamo rimborsare questi prestiti prima dei BTP… niente assolutamente niente.
Per questo dice Mosler “e’ irrilevante”, e’ irrilevante perche’ se fai default devi tornare alla tua moneta, e riacquistando la famosa “ability to pay” potrai pagare tutto quello che vuoi.
Apro un dibattito sul social con il braccio destro di Paragone, gli esprimo la mia meraviglia che un MMTers come lui affermi certe cose, gli giro la risposta di Mosler, mi chiede addirittra di spiegarlo con mie parole, come se non bastassero quelle di Warren.
Trovatosi al perso la butta sulla politica e sullo scenario di una probabile ristrutturazione del debito. Rimango allibito di come uno che si dichiara pronto a combattere con il diavolo per uscire dall’euro, abbia nella sua prospettiva reale una ristruturazione del debito, che vorrebbe dire rimanere nell’euro; ma anche se cosi’ fosse e stiamo parlando discelte politiche, cosa ti cambia in una eventuale ristrutturazione su cosa paghi per primo…. quindi torniamo sempre alle parole di Mosler:
e’ irrilevante!!!!!
Proprio parlando di ristrutturazione, ipotesi paventata dal mio interlocutore, voglio esprimere un pensiero che mi sovviene nella testa, che questa volta non me lo ha suggerito Mosler ma il mio fido collaboratore “Pepito”.
Al netto dei numeri che sono sicuro Pepito verifichera’ nei prossimi giorni, ho la vaga impressione che con i ritmi numerici con cui la BCE sta acquistando titoli italiani, piu’ il tempo passa e piu’ che una ristrutturazione diventera’ impossibile.
Sara’ mica per questo, e per tutti gli interessi che perdono, che i giudici di Karlshue sono sempre piu’ in pressing affinche la BCE si fermi?????
Vi lascio con questo interesante quesito.
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