Redazione: Pubblichiamo articoli di altri autori quando pensiamo che possano suscitare un interesse generale e comunque per completezza d’informazione.
Ma non significa che ne condividiamo di necessità le premesse e le conclusioni.
Nello specifico, siamo sbalorditi dall’affermazione che “Conte sia un bugiardo”. Allenati da tanti anni di politica, diremmo che il concetto stesso di “tattica” sia sinonimo di bugia.
Dopodiché, pensiamo anche noi che le ragioni della proroga dello “stato d’emergenza” niente abbiano a che fare con il covid-19 — e ne abbiamo spesso parlato.
Sulla base di un’analisi rigidamente deduttiva pensiamo, a differenza di Sacchetti, che Conte sia uomo di Trump e non di quelle élite che disprezziamo quanto l’autore.
Nessuno conosce il futuro ma, a bocce ferme, non possiamo cambiare idea.
Per il resto, bello e importante il quadro d’assieme. Un grazie in ogni caso a Cesare Sacchetti.
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Cesare Sacchetti per La Cruna dell’Ago
Non è ancora finita … ma è andata esattamente come ci si aspettava da un po’ di tempo a questa parte.
La voce di Giuseppe Conte riecheggia ancora nell’aula di Montecitorio. Ha chiesto e ottenuto un’estensione dello “stato d’emergenza”.
Per Conte sussistono tutti i requisiti “tecnici” che hanno portato a questa scelta.
Un giorno, probabilmente, andrà studiata meglio l’innata capacità di mentire di questo Presidente del Consiglio.
I dati sono lì e continuano a dire che non esiste alcuna condizione di emergenzialità.
Le terapie intensive sono pressoché vuote.
I contagi, urlati a gran voce dai media di regime, non sono altro (in larghissima parte) che casi di persone asintomatiche che stanno benissimo.
E’ utile ricordare che gli asintomatici non contagiano e non è certo qualche “complottista” — prendendo in prestito la terminologia utilizzata dal sistema — a dirlo.
E’ stata la stessa OMS a confessarlo, dopo mesi di disinformazione scientifica che ha alimentato il panico tra la popolazione.
A questo punto si può arrivare a una sola conclusione. I complottisti e i negazionisti esistono.
I primi sono coloro che continuano a paventare lo spettro di un virus che non c’è, mentre i secondi sono coloro che negano la realtà dei fatti (non esiste nessuna emergenza sanitaria).
Le élite vogliono che l’”operazione terroristica Covid” continui
Le ragioni di questo “Colpo di Stato” chiamato proroga sono pertanto ben altre.
Il virus dev’essere tenuto in vita ad ogni costo, perché dietro ad essso esiste una strategia studiata a tavolino per trascinare il mondo verso un’inedita dittatura globale.
Se si prendono in esame i fatti scevri da qualsiasi pregiudizio, non si potrà non arrivare a questa conclusione.
A questo proposito, tempo fa ebbi modo di commentare l’intervista rilasciata dal colonnello Kvachov — ex membro dell’intelligence militare russa e già appartenente ai corpi speciali dello Specnaz — che descriveva l’operazione coronavirus come un’elaborata operazione terroristica coordinata dalle grandi élite mondiali.
La logica che sorregge quest’operazione è quella di carattere hegeliano che da sempre ha permesso al Nuovo Ordine Mondiale e alla Massoneria di fare enormi balzi in avanti nei loro piani.
Questa logica vede il costante utilizzo di un problema sufficientemente grave da indurre disordine e instabilità, attraverso i quali arrivare a un obbiettivo prestabilito.
Coloro che creano il problema sono gli stessi che offrono anche la soluzione che più di tutte fa i loro interessi.
Gli esempi di questa strategia sono molteplici. Il più limpido e il più recente viene dalle vicende dell’11 settembre 2001.
Gli attentati alle Torri Gemelle e al Pentagono furono l’evento catalizzatore utile a dar inizio alla destabilizzazione del Medio Oriente, fortemente voluta dalle lobby sioniste e neocon che avevano bisogno di un casus belli così devastante da giustificare gli attacchi militari all’Afghanistan e all’Iraq.
Ad oggi, non sono ancora state mostrate le prove che Osama bin Laden e Saddam Hussein abbiano avuto un qualche ruolo nella preparazione degli attacchi del 2001.
Al contrario, sono emersi significativi elementi che scagionano entrambi e fanno pensare che dietro a questo attacco terroristico ci sia stata la collaborazione delle più alte Agenzie d’Intelligence degli Stati Uniti — da sempre governate dal potere del Deep State di Washington — e della stessa presidenza Bush.
Quando un evento del genere accade la prima domanda da porsi è: cui prodest?
Chi aveva la volontà e le motivazioni per portare avanti un’operazione del genere e, soprattutto, chi ci ha guadagnato?
La stessa domanda occorre porsela per l’operazione Covid. Stiamo assistendo al completo riassetto della società.
La nascita della Dittatura Mondiale e la fine del “pensiero critico”
Il mondo nel quale stiamo entrando prevede ai vertici della società un’”oligarchia transnazionale” che esercita il potere con pugno di ferro.
Un ambiente nel quale non è tollerato il minimo dissenso.
L’aspetto più paradossale di questa nuova società mondialista è che sta prendendo vita un homo novus di tipo huxleyano.
I cittadini non sono più persone consapevoli che vogliono difendere i loro diritti ma, al contrario, sudditi e schiavi … felici di esserlo.
L’evoluzione della tecnologia e il controllo totale dei mass-media hanno consentito di annullare il pensiero critico.
Le persone pensano e ripetono quello che il Sistema vuole che si dica.
Sono in pochi quelli che si spingono fuori dal recinto tracciato dal potere e, chi lo fa, viene spesso guardato con sospetto.
Non di rado è oggetto di odio da parte della massa, che invece si considera “buona” per il solo fatto che obbedisce ciecamente e senza discutere.
La prova la vediamo quotidianamente nelle strade delle città italiane.
Sono ancora numerose le persone che indossano la mascherina all’aperto, sotto il cocente sole agostano.
Analogamente, sono ancora numerose le persone che credono che l’Italia si trovi davvero in una condizione di emergenza sanitaria.
La massa è imprigionata in una sorta di matrix ed è affetta da un’irrimediabile dissonanza cognitiva che la porta a disconoscere la realtà.
E’ una situazione probabilmente senza precedenti nella storia dell’umanità.
I mezzi di comunicazione hanno creato un mondo che non esiste, ma le persone credono che esista realmente.
L’”operazione Covid” è per questo la più grande illusione di massa della storia, perché imprigiona milioni di italiani e di cittadini di ogni parte del globo.
E’ possibile sconnettersi dalla realtà virtuale solamente tornando ad esercitare la funzionalità indispensabile che distingue l’uomo dall’animale, ovvero la ragione critica.
Ma l’uomo contemporaneo sembra incapace o disinteressato a usare il dono di cui Dio o la natura, per gli atei e gli agnostici, lo hanno dotato.
L’uomo attuale, per la dittatura globale che sta prendendo forma è il perfetto prototipo deumanizzato
Non più un essere dotato di uno spirito libero e di una ragione critica, ma un automa programmato da una centrale operativa.
Non è certo un caso se alla base della filosofia del Nuovo Ordine Mondiale ci sia il credo transumanista, che vede realizzare una sorta di fusione tra uomo e macchina, con il primo sempre più simile alla seconda.
Perchè l’Italia è così importante per il Nuovo Ordine Mondiale
L’Italia in tutto questo ha avuto e ha un ruolo fondamentale.
Le élite coltivano da tempo un accurato piano di distruzione del Paese sia a livello spirituale che economico.
Per quanto riguarda il lato spirituale, era fondamentale conquistare la Chiesa Cattolica Romana, culla del Cristianesimo Mondiale, per poter accelerare il processo di scristianizzazione dell’Occidente.
Senza la scristianizzazione non può sorgere la Religione Globale del Governo Unico Mondiale.
Una religione basata su precetti ferocemente anticristiani e di chiara ispirazione satanista, com’è possibile vedere dalla continua dissacrazione dei simboli del cristianesimo e dallo sdoganamento sempre più rapido della pratica, un tempo bandita, della pedofilia.
Il secondo piano è quello economico e, anche sotto questo profilo, le classi dirigenti locali hanno fatto un lavoro egregio per compiacere al meglio le grandi élite del club di Roma e del comitato dei 300, governate dalla famiglie più potenti del mondo.
La deindustrializzazione continua della nazione era stata decisa negli anni’70 del secolo scorso, quando i circoli mondialisti decretarono la morte dell’Italia.
Aldo Moro, perfettamente consapevole già da allora dei piani del mondialismo per l’Italia, voleva sottrarre il Paese al destino della decrescita infelice che avrebbe smantellato una delle economie più floride del mondo.
Le minacce di Kissinger, allora Segretario di Stato USA, all’ex Ministro degli Esteri non potevano essere più esplicite: “Se non abbandona la sua politica la pagherà cara”.
Noto il tragico epilogo della storia. Moro fu trovato crivellato di colpi in una Renault 4 rossa a pochi passi dalla sede della DC a Roma.
Aldo Moro fu in questo senso uno dei primi martiri del sovranismo. Pagò con la vita la difesa della sovranità e degli interessi nazionali.
Da allora c’è stata un’inarrestabile marcia di avvicinamento verso i piani del “Club di Roma”.
Dopo la morte del Presidente della DC giunsero le privatizzazioni a prezzo di saldo degli anni’80 firmate da Romano Prodi, all’epoca Presidente dell’IRI.
Ci fu il golpe giudiziario di Mani Pulite che nel 1992 spazzò via un’intera classe dirigente (con la sola eccezione del PDS progressista, rappresentante privilegiato del disegno globalista in Italia), diventata d’intralcio ai piani del mundialismo, accelerando in questo modo la deindustrializzazione del Paese — stavolta operata a bordo del panfilo Britannia, sul quale a fare gli onori di casa c’era quel Mario Draghi che oggi molti vorrebbero a Palazzo Chigi.
A settembre di quell’anno, in mezzo al caos delle manette e della pioggia di avvisi di garanzia che all’epoca equivalevano a una condanna, un Parlamento falcidiato dalle inchieste giudiziarie approvava Maastricht e l’Italia veniva agganciata al vincolo esterno dell’UE, strappandole la sovranità monetaria con l’introduzione dell’euro, una moneta dei mercati e non dello Stato pensata espressamente per gonfiare artificialmente le esportazioni tedesche e minare irrimediabilmente la competitività industriale dell’Italia.
Le élite internazionali misero a segno un colpo formidabile perché si procedeva all’indebolimento economico nazionale a tutto vantaggio dei grandi gruppi mercantilisti del Nord-Europa e, allo stesso tempo, si accompagnava il Paese verso la denatalità che, ora, ha raggiunto livelli allarmanti.
In tutto questo ha giocato un ruolo fondamentale l’accantonamento del modello dell’”economia mista”, che aveva costruito la forza industriale dell’Italia, in favore di quello neoliberale, pensato espressamente per sottrarre allo Stato le leve della spesa pubblica attraverso i costanti e disastrosi avanzi primari dagli anni’90 a oggi.
In questo viaggio a tappe verso la morte di una nazione siamo giunti al 2020, un anno che sembra abbia partorito la madre di tutte le crisi del mondialismo.
Una crisi per abbattere ogni residua resistenza degli Stati Nazionali, tale da polverizzarli e permettere così al supergoverno mondiale di prendere il loro posto.
La famiglia Rockefeller, una delle più potenti nel clan globalista, lo aveva annunciato in una sua pubblicazione del 2010.
In questo documento descriveva l’esplosione di una pandemia che avrebbe visto l’instaurazione di una sorta di autoritarismo mondiale tale da cancellare le libertà personali per come le si è conosciute fino ad ora.
E’ questa crisi che spianerà la strada al Nuovo Ordine Mondiale e permetterà la nascita di una Dittatura Globale.
Che la pandemia in realtà non esista è poco importante. E’ compito dei media crearla e far credere che questa esista.
Le masse non fanno altro che credere alla falsa realtà presentatale dai media.
Una volta messo in moto il meccanismo, non ci sono virtualmente più ostacoli.
La democrazia, in questo senso, sta paradossalmente rivelandosi come la peggiore delle dittature.
Dal momento che la maggioranza della popolazione ha deciso che si deve arrivare all’autodistruzione, anche la minoranza si trova suo malgrado nel burrone assieme alla maggioranza.
Questo sistema di governo è semplicemente perfetto per consentire alle oligarchie di raggiungere i loro scopi.
Le oligarchie, disponendo di mezzi finanziari illimitati, controllano i media e, tramite questi, hanno il controllo di fatto delle menti della popolazione.
E’ esattamente il mondo che voleva David Rockefeller quando auspicava il governo di una élite internazionale.
L’assalto finale all’Italia del mondialismo
L’Italia, quindi, è ancora una volta nel mirino del Nuovo Ordine Mondiale.
Questo disegno non può arrivare a compimento se prima non si sradicano le radici spirituali ed economiche di questo Paese.
Non è certamente un caso che l’Italia, nei mesi scorsi, sia divenuta una sorta di laboratorio “privilegiato” delle élite per testare tutte le misure repressive della quarantena, che poi sono state solamente in parte eseguite in tutti i Paesi del mondo occidentale.
Quello che è accaduto qui accadrà di conseguenza anche nel resto del mondo.
E’ sarà così anche dopo l’estate, quando inizierà la fase ancora più acuta dell’operazione Covid.
Ci sarà un crollo economico senza precedenti, tale da portare molte persone a scendere per le strade perché prive del pane sulla tavola.
La Massoneria ricorre sempre alla stessa strategia. Semplice, ma terribilmente efficace. Ordo ab chaos.
Da questo disordine completo e da questa violenza generalizzata dovrà uscire il mondo che le élite hanno in mente.
Un mondo nel quale non esisteranno più chiare identità etniche, sostitute dal melting pot e dal meticciato di stampo kalergiano.
Un mondo dove esisterà una forbice molto ampia tra il vertice della piramide e il resto della popolazione — tale da rendere l’Italia simile a un Paese dell’America Latina.
Per avere un’idea del livello di povertà che sta per travolgere il Paese basti pensare che nei prossimi mesi quattro italiani su dieci non avranno i soldi per comprare i beni di prima necessità.
E’ per questo che la repressione del governo fantoccio targato PD-M5S ci sarà e sarà durissima.
Allo stesso tempo, crescerà il malcontento nei confronti di un Presidente del Consiglio sempre più impopolare e, a quel punto, avverrà il probabile passaggio di consegne a Mario Draghi che, dietro le quinte del potere, si sta preparando da tempo.
Il partito di Draghi vede già a bordo Forza Italia, Renzi, ampie parti del PD, la corrente moderata del M5S e non sono da escludere altre partecipazioni.
La Lega non è ancora chiaro che strada prenderà perché in questo momento si trova in una terra di nessuno.
La commistione tra la linea moderata e quella lievemente sovranista ne ha annacquato l’identità, ma comunque appare certo un fatto.
Non potrà continuare ad essere allo stesso tempo le due cose.
Prima o poi, Salvini dovrà fare una scelta che deciderà il destino del suo Partito e quello della sua stessa carriera politica.
Tutto questo, comunque, non cambierà il destino al quale sta andando incontro l’Italia.
L’alleanza Trump-Viganò può fermare la deriva totalitaria in Italia?
In autunno, dunque, ci sarà l’assedio finale.
La battaglia dei “figli delle tenebre” contro quella dei “figli della luce”, citata da Monsignor Viganò, vivrà un capitolo fondamentale dopo l’estate, e questo capitolo si svolgerà in Italia.
Recentemente, il Presidente Trump ha spostato 10mila truppe dalla Germania all’Italia, una mossa che da alcuni è stato letta come foriera di un possibile intervento degli Stati Uniti per impedire che il Paese cada definitivamente nelle mani di questa dittatura globale.
Se Trump vuole vincere la sua partita contro il mondialismo non può permettersi di perdere l’Italia per una semplice ragione.
La sua caduta consentirebbe al Nuovo Ordine Mondiale di arrivare a un passo dal suo definitivo compimento.
L’Unione Europea, assieme alla Cina, è una delle organizzazioni che più di tutte incarna lo spirito del globalismo.
Se il Presidente americano volesse davvero colpire l’UE, deve avere l’Italia dalla sua parte per contrastare l’asse franco-tedesco deputato a guidare l’UE da parte delle élite europee.
Sta per arrivare un momento importante per la storia mondiale e ci sarà una battaglia fondamentale tra questi due schieramenti.
In questo scenario così fosco e cupo Monsignor Viganò, con la sua potente lettera indirizzata al Presidente USA, ha acceso il barlume di una flebile speranza.
L’alleanza tra l’Arcivescovo italiano e il Presidente degli Stati Uniti potrebbe rivelarsi fondamentale sia per salvare l’Italia dalle grinfie del mondialismo, sia per salvare la Chiesa dalla deriva anticattolica bergogliana.
Un fatto è certo. Se si salva la prima, si può salvare la seconda e viceversa.
Il destino del Paese è legato inevitabilmente alla sorte della Chiesa che ospita sul suo suolo da 2000 anni.
Ma la sabbia nella clessidra scorre sempre più veloce. Il tempo per il mondo e per l’Italia sta per scadere.
Se qualcuno può fare qualcosa, è giunto il momento di farlo.
Dopo, potrebbe essere troppo tardi.
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Link Originale: https://lacrunadellago.net/2020/08/01/litalia-sara-ancora-il-laboratorio-del-nuovo-ordine-mondiale-nella-seconda-fase-delloperazione-covid/
Scelto e pubblicato da Franco