Ormai non c’è più alcun dubbio: è proprio Donald Trump a fomentare la speranza di uscita dal progetto neo-revanscista tedesco del III millennio, vestito da EU e soprattutto da euro. Lo dice anche il Financial Times, oggi. Dunque, se Trump non verrà eletto allora la Germania avrà vinto la II guerra mondiale con 70 anni di ritardo. E’ ormai inutile negare che dietro al caos medio-orientale, dietro le destabilizzazioni di Trump in casa propria, dietro all’impoverimento pilotato dei paesi euromediterranei, dietro alla sfida cinese agli USA, dietro ai tentativi di secessione di porzioni di paesi EU in grado di deragliare il progetto dell’euro, c’è proprio l’asse di Aquisgrana, la nuova Vichy. In funzione pro-euro/EU, chiamiamola così. Londra se ne è accorta ed è uscita. Ed inizia a spiegare le cose, con calma come sa ben fare, per uno scherzo del destino si dice goccia cinese, preparandosi allo scontro là da venire. L’Italia è in mezzo, precisamente nel punto di faglia, con tedeschi a (a Milano), i francesi (nel resto del centro-nord, soprattutto nord ovest e ex territori della regina francese tra Modena e Parma) e cinesi (ovunque) tutti pronti a pagare sommi ingenti per accaparrarsi i servigi del politico di turno, al fine che vada contro gli interessi del proprio Paese, moderni kapo.
Molti mi chiedono cosa si possa fare, da privato cittadino, per ovviare a cotanta deriva. La prima risposta è emigrare, visto che siamo tutti pacifici è chiaro che non vogliamo fare cose che vadano contro l’ordine costituito; dunque l’emigrazione pacifica armi e bagagli resta la scelta più saggia. Nel caso non si potesse, la cricca al sistema può partire solo dai politici eletti localmente, che è necessario comprendano appieno le conseguenze delle proprie azioni istituzionali – molto spesso questo non succede -, ossia rendendoli responsabili personalmente, in senso etico intendo, del crack socio-economico là da venire.
In tutto questo in pochi puntano l’attenzione all’aspetto “socio” del crack: ossia il paese può anche salvarsi economicamente ma a costo di un disastro sociale, gente che fa la fame insomma e criminalità a mille. Chiaramente, pochi pensano al fatto che i boiardi locali, i figli dei figli, gli incapaci messi in posti di potere, quelli che succhiano della mammella e rappresentano lo Stato, gli anti-meritocratici insomma faranno di tutto – DI TUTTO – perchè in tanti paghino per i loro privilegi, ossia perchè siano “gli altri” a pagare, per tenere la baracca in piedi, baracca da dove costoro attingono. La resilienza del sistema è enorme, insomma.
Oggi Megas Alexandros ha correttamente affermato che sarebbe chi si è arricchito ENORMEMENTE negli scorsi 20 anni di euro a dover pagare; dunque che si faccia una imposta progressiva sui grandi patrimoni, che però NON sono le famiglie con 1 milione di euro ciascuna, ma coloro che detengono, che so, da 30 milioni di euro in su. Ossia i Grandi Patrimoni. sarebbe equo, essendo nella cacca tutti si paga tutti.
Sicuri che l’italia non diventerà come Portland?
Ma il sistema non vuole questo, vuole piuttosto che quelli che pagano siano sempre i soliti, ossia chi ha poco ma non nulla, moderna versione del Conte Ugolino che mangiava i propri figli prima di mangiare se stesso. Non ci credete? Beh, sappiate che la legge sui Paperoni, voluta dalla sinistra di Renzi e Gentiloni, non esenta solo i giocatori di calcio dalle tasse italiche, sanando comportamenti che ad es. in Spagna portano diretti in galera, mentre il resto della popolazione muore di ipertassazione. No, salva soprattutto i possessori dei club, i grandi potentati italiani spesso detentori dei media che con tale legge rientrano in Italia pagando le tasse PIU’ BASSE DEL MONDO OCCIDENTALE per chi possiede grandi patrimoni.
Ma il problema mediatico sembra essere il lattoniere che non fa la fattura di qualche euro, si si…
Non ci credete ancora? Andatevi a vedere l’art. 135 del decreto rilancio, fatto passare dai soliti sinistri/renziani nel silenzio più totale e TOTALMENTE TACIUTO dall’opposizione, chiaramente connivente. Dice che, in sostanza, se un italiano mette i propri capitali in una srl da 5’000 euro di costo all’anno e sposta i soldi in un conto all’estero, costui pagherà SOLO le tasse sui patrimoni fino ad un ammontare pari a 7 milioni di patrimonio. Oltre, NULLA, anche se fossero 7 miliardi di euro. Eh si, è legge…. sed lex, dura lex, ma solo per qualcuno verrebbe da dire…
https://scenarieconomici.it/limpossibile-scelta-futura-dellitalia-tra-fascismo-fiscale-finalizzato-al-pagamento-del-debito-pubblico-e-fascismo-nazionalista-per-rifiutare-lausterity/
Arriviamo al punto: oggi NON c’è nessun partito che voglia uscire dall’euro in Italia, visto che questa sarebbe la vera soluzione, assieme alla successiva ristrutturazione basilare dello Stato.
Anche Paragone sembra davvero una Lega in provetta, un veicolo nato lato Lega per convogliare i voti persi da Salvini dentro un veicolo appunto che faccia riferimento alla Lega stessa. E che nei fatti mai potrà ne vorrà uscire dall’euro. Ricordiamoci infatti che Paragone nasce maroniano e leghista, a Varese, andatevi a vedere la sua storia anche solo su Wikipedia prima che la cambino, tanto è stato passato tutto come pdf…
Or dunque, resta la variabile impazzita per fare davvero l’ITALEXIT, il vero DRIVER, che è SOLO Trump, visto che la Lega NON HA ALCUNA INTENZIONE DI USCIRE DALL’EURO, parlo della sua direzione. Vista la struttura del partito costruita da Bossi, lui che nasce comunista, sappiate che il veicolo politico leghista è tendente allo staliniano ossia comanda chi sta in alto, gli altri contano quanto contavano gli astanti del Marchese del Grillo.
Non ci sono altre vie per uscire dall’euro.
Conte, sì, resta l’unico uomo nei fatti trumpiano, dopo la sua investitura e la parallela collaborazione con Trump nello scoprire l’Obamagate, che è nato in Italia (sappiate che sta emergendo come sia stata Roma a far partire il Russiagate, quando Renzi era primo ministro, sembra …). Ovvero, le variabile in realtà sono due: uno, l’elezione di Trump; e due, che Trump non abbia pietà dei traditori italici. E naturalmente che Conte faccia quello che deve fare, negli interessi dell’America ed ANCHE dell’Italia e degli italiani, non l’Italia dei kapò, per inciso.
Se tale allineamento cosmico, di cui sopra, avverrà, gli italiani magari potranno salvarsi. Altrimenti la profezia di Irlmaier farà il suo corso, con tanti saluti al benessere diffuso: si tornerà a Don Rodrigo ed ai riti pagani, memento le assurde sistematicità nei casi di Giole, Samuele e Yara che, guarda caso sempre nelle solite maniere, fanno in modo che non si arrivi a nulla nelle indagini. Dunque, oltre che l’Italia “paese con criminalità diffusa, diffusamente povero e che ritorna a Don Rodrigo“, aggiungetevi anche la pericolosità di vivere in un paese in enorme crisi di valori cristiani, quelli che in fondo l’hanno sempre salvata, fino ad oggi almeno.
Resta la follia di una Germania – come incredibilmente previsto ad inizio anni ’90 da Hosea Jaffe, nel libro “Germania” – che si permette di sfidare gli USA in casa propria, altro che Zimmermann telegram! Oggi siamo ben oltre, visto quanto emerso – secondo le fonti di stampa citate – su Antifa et al. – ossia le proteste anti-Trump – che nei fatti sovvenzionati dal governo di Berlino, vedete l’immagine sopra con LINK all’articolo. O che, sotto Obama, cfr. SHADOWGATE, i dati sensibili degli americani siano stati tenuti in server non negli USA ma in Germania, poi il solito hacker fece in modo di disseminare detti dati di fatto di tutti gli americani, dichiarazioni dei redditi incluse, non si dove (scommetto, anche in Germania…).
Alla fine questo post serve solo a fare chiarezza, sorry nessuna soluzione. E forse anche a farvi arrabbiare un po’, tutto sommato non è un fattore negativo.
Spero che siate consapevoli di quello che sta succedendo. E soprattutto di ciò che succederà.
MD
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