Prima di tutto i dati: il SI referendario ha vinto largo, 70%.
E come poteva essere altrimenti quando entrambi i leader delle due fazioni contendenti, nonchè i capi dei due principali partiti italiani, una all’opposizione dell’altra (
Salvini e Zingaretti o Salvini e Di Maio, a seconda di chi considerate il secondo partito, il primo è chiaramente la Lega, sebbene riteniamo ancora per poco) erano entrambe per il SI? Incredibile.
A livello elettorale il centrodestra prende chiaramente solo la Liguria ed il Veneto, facendo ben notare come in Liguria abbia vinto Forza Italia e in Veneto la lista Zaia e non strettamente la Lega.
All in All quanto accaduto sembra più che tutto la fine del sovranismo di facciata, con una stantia puzza di inciucio.
Sul referendum non c’è altro da aggiungere, se non che con la modifica referendaria il rapporto politici-cittadini in Italia scende allo 0,7 per 100’000 abitanti, il livello più basso di tutta l’Unione EU (
prima era attorno a 1, mentre Germania e Francia sono a 0.9).
In buona sostanza questa modifica costituzionale eterodiretta, voluta dall’estero, già tentata in modi più radicali con Matteo Renzi (che anche lui era per il SI, non a caso) rappresenta l’ultimo passo dello smantellamento dello Stato italiano, onda lunga di Tangentopoli.
Ora il Paese sembra andare diretto e filato verso le profezie della
Beata Elena Aiello, per quanto riguarda l’Italia.
In termini di risultati politici possiamo dire che la differenza tra attese del centro destra e risultati ottenuti dalla compagine diciamo conservatrice è stato devastante: da uno sperato 5-1 ad un misero 3 a 3 (
successo in Veneto, Liguria, Marche), lascio stare la Valle d’Aosta (
sebbene una eventuale vittoria della Lega anche solo in coalizione rappresenterebbe un serio rischio di annessione della Vallee alla Francia vista la sistematica vicinanza leghista agli interessi francesi, TAV docet).
Ecco i risultati, di seguito.
LIGURIA
Vince Centrodestra. Notate come la lista vittoriosa sia quella di Forza Italia.
PUGLIA
Vince centrosinisra. Notate come la lista vittoriosa del centrodestra sia FdI, poi Forza Italia.
CAMPANIA
Vince centrosinistra a valanga. De Luca imperatore, anche grazie al COVID ed al “chiudete tutto”, infatti combattere un virus che c’era praticamente solo sui giornali è stato agevole per il capopopolo campano.
VENETO
Vince e valanga, notate bene, Zaia, con una propria Lista. Che non è quella della Lega, anzi Lega Salvini. Della serie, se Zaia si separa e fa il suo partito la Lega in Veneto sparisce.
E’ bene per altro far notare come la rottura in seno alla Lega sia quanto più probabile:
già ieri sera Zaia si è trovato a chiedere con forza il MES su LA7, andando verso la sponda Giorgetti/Fontana.
Prima faglia, evidente, che si farà assai profonda nei prossimi giorni fino a dubitare della sopravvivenza del panzer lombardo a capo della Lega, a meno che serva un incassatore nato, vedasi oltre
MARCHE
Unico raggio di sole per il centrodestra sono le Marche. Resta il fatto che chi ha vinto è FdI, presentando un membro fondatore del partito di destra.
TOSCANA
Casus belli la Toscana, in mano al centrosinistra. Qui ci sono da rilevare le prove dell’inciucio secondo noi.
Prima di tutto, vince la sinistra, addirittura con i comunisti spezzati in due partiti più altri due partiti creati ad hoc evidentemente.
In più ci dicono i ns. iniviati che la Ceccardi ad es. a Prato è andata a proporre aeroporto e termovalorizzatore, poteva solo chiedere direttamente la patrimoniale per prendersi qualche insulto.
Ossia, sembrerebbe che in certe zone volesse perdere, chissà se è vero, chissà nel caso come mai.
In definitiva possiamo concludere quanto segue:
- Conte da oggi è diventato solidissimo, andrà fino a fine legislatura, con buona pace delle sirene dei selfie gastronomici dei falsi sovranisti de noantri.
- Il punto sopra è tanto più valido dopo il monito terrorismo islamico del capo dell’antiterrorismo USA, anche in Italia, trattasi – come riportato – di minacce “al nitrato”
- I sovranisti sono di fatto scomparsi in quanto normalizzati, faccio infatti notare che Salvini votava SI al referendum come Renzi, Zingaretti e Di Maio
- La Lega Salvini, dipende da come la si guarda, ha fatto o un disastro o un capolavoro: un disastro per la gente che credeva ad una vera opposizione; un capolavoro invece per chi dentro la sua coalizione di governo NON vuole andare a governare (ossia tutta la direzione leghista ad esempio, oltre che i Berluscones), ben sapendo che restando nell’euro da qui in avanti il giochetto sarà proprio quello di evitare di prendersi la responsabilità governativa per la macelleria sociale che restare nell’euro inevitabilmente comporterà.
- Ossia per fare quanto sopra anche la destra vuole ormai, il MES, vedasi l’imperatore Zaia che ieri sera già lo richiedeva in TV. E dunque Salvini rischia di essere tenuto lì giusto per metterci la faccia, visto che non ha nessuna remora a fare figuracce, il soggetto, è la sua specialità, un incassatore nato, sebbene un perdente.
- In tale contesto la Lega vedrà una continua erosione dei suoi voti, già oggi sembra sotto il 20% a livello nazionale; mentre il sodale toscano Renzi prende gli stessi numeri di Navalny in Russia, a livello di prefisso telefonico (meno male che in Italia i russi non mangiano più i bambini e non avvelenano nemmeno i politici che non rappresentano un pericolo politico per i loro candidati).
- Parimenti l’unico soggetto veramente anti-MES resterà Conte, che avendo l’appoggio USA è temutissimo da tutti e dunque saldissimo a capo del Governo.
- All in all consiglio alle etichette del tradimento sovranista, ossia a coloro che più di tutti ci hanno messo la faccia, di farsi vedere poco per strada nei prossimi mesi, secondo me marca davvero male in quanto saranno proprio loro che rischiano di prendersi gli accidenti mentre camminano sui marciapiedi della loro città (Borghi per inciso è già quasi sparito dai social, Bagnai si nasconde dietro al costante bannare chiunque gli faccia solo domande non allineate, mentre Rinaldi si dice abbia dimenticato completamente anche come si scrive “Piano B” – cosa non si fa per una cadrega –).
- Possiamo dunque affermare che il sovranismo di facciata nella realtà è ormai terminato, ormai sono tutti cooptati; ossia non esiste opposizione a cui gli italiani possano votarsi e votare.
- Dunque Conte andrà benissimo a capo del governo in attesa delle elezioni di USA di Novembre prossimo che porteranno, a seconda dei risultati, diversi sconvolgenti globali (preparatevi); per intanto i nostri eroi continueranno a fare la bella vita romana e a Strasburgo ancora per un po’.
- In tale contesto i giornali di centro destra, in realtà letteralmente inciuciati con la sinistra “al potere a sua insaputa” dietro al paravento dell’avvocato degli italiani, ogni giorno continueranno a fare finta di fare opposizione; ad es. non passerà giorno senza un articolo su Il Giornale o su Liberoquotidiano o su Scenarieconomici in cui si paventa la caduta prossima dell’odiato Conte, tutte balle.
- Resta il dubbio amletico sul perchè Giorgia Meloni, che certamente è onesta nei suoi ideali, non si separa dall’armata Brancaleone di questo centro destra ponendosi come argine italico al disastro – INEVITABILE – là da venire, restando nell’euro. Ad esempio costruendo una squadra economica di livello internazionale, ne avrebbe pieno titolo e anche possibilità.
- In ultimo, fatevene una ragione: nessuno vuole più uscire dall’euro, cari italiani. Ovvero, l’emigrazione di italiani formati e dotati anche “di riserve” continuerà inesorabile, lasciando rentiers, percettori di reddito di sussistenza e tanti immigrati a tenere in piedi la baracca, rigorosamente restando nell’euro. Mentre la patrimoniale voluta dall’EU “per restare nell’euro” – ma che NON verrà pagata a norma di legge dai grandi patrimoni – è praticamente inevitabile.
- Che poi l’ultimo punto citato porti, come corollario inevitabile, al prossimo nazismo fiscale – ed alla macelleria sociale – finalizzato al pagamento del debito imposto da coloro che lo detengono, ossia l’EU, resta una semplice derivata seconda.
MD
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