Marco Tosatti per Stilum Curiae: Carissimi Stilumcuriali, Pezzo Grosso ha scovato una notizia ghiotta.
Cioè, l’ha semplicemente letta su La Repubblica ma, con il suo consueto acume, ne ha subito rilevato l’importanza nel panorama odierno della Chiesa, in cui l’argomento principale, ormai, sono i soldi — oltre ai migranti e all’ecologia.
Mi ricordo che Giovanni Paolo II, quando morì, lasciò molto poco, giusto qualche oggetto.
E, se non ricordo male, nella sua vita non aveva mai avuto un conto in banca … neanche da Papa. Altri tempi, altri Papi …
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I fondi “neri” di Bergoglio?
Stavolta il quotidiano del Papa, la REPUBBLICA, forse senza accorgersene l’ha fatta grossa.
Nell’ansia di sostenere e difendere il povero Papa, passerotto mansueto, paziente, misericordioso, innocente di tutto, attorniato da avvoltoi che lo ingannano, tradiscono, circuiscono, sfruttano, ecc. lo ha danneggiato non poco con un’uscita degna dei più sofisticati esperti di ermeneutica religiosa.
Titolo in prima pagina su quattro colonne: “ECCO COME RUBAVANO I SOLDI AL PAPA”, sottotitolo: “Hanno persino prelevato 20 milioni di sterline dal conto riservato del Pontefice”.
Da non crederci! Il Papa ha un conto riservato?
Un conto di ben 20.000.000 di sterline? (Venti milioni di sterline, circa 45 miliardi delle vecchie lire).
Ma allora il Papa pauperista, egualitarista, migrazionista, ecologista, è ricchissimo!
E da dove vengono tutte queste sterline? E a che servono? Ma come mai un Papa ha un conto “riservato”? In sterline poi.
Accipicchia, mi son detto, guadagna bene il Papa, mica come il presidente dell’INPS!
Ma come mai in sterline? Il suo salario è pagato dalla Regina Elisabetta? Quanti sospetti, mamma mia, grazie a queste operazioni immobiliari fatte a Londra …
Quando, si dice, Giovanni Paolo II sostenne finanziariamente Solidarnosc, mica lo fece con un conto riservato …
Ma vuoi vedere che questi sono i “fondi neri” di Bergoglio (depositati in un paradiso fiscale “alla carbonara e alla amatriciana”), in sterline perché non si fida dell’euro e del dollaro?
Vorrei rilevare anche che la curiosa inquietante morbosa attenzione di Repubblica a proteggere Papa Bergoglio, indebolisce la figura del Papa della Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
Ma ci son solo cascati per sbaglio o l’hanno fatto apposta? Vuoi vedere che Repubblica simula il sostegno a Bergoglio per distruggere il Papa e il papato?
Poveretto, scriverà il nostro Rafael Brotero, lo ha fregato anche il suo amico Scalfari …
Spiegando continuamente che Bergoglio è truffato e aggirato ininterrottamente e in ogni attività da una massa di delinquenti, da ben 7 anni, Repubblica sembra difendere Bergoglio, ma fa perdere credibilità alla figura di un Papa che si fa fregare da tutti, inclusi gli amici suoi, da ben sette anni.
E tutto ciò in una Chiesa fatta appunto da truffatori, delinquenti & co. Inquietante, no?
Dicendo che gli hanno fregato 20 milioni di Sterline, Repubblica sembra affermare che intorno a lui ci son dei ladri, ma anche che lui aveva un tesoro, in un suo conto riservato 20 milioni di sterline …
Mentre la “clericalissima” Repubblica titola la sua esaltante difesa di Bergoglio in prima pagina a quattro colonne, più le prime due intere pagine successive (“Il sacco del Vaticano. Svuotato anche il conto del Papa”), il più laico (e deluso da Bergoglio) Corriere, invece, si occupa dei temi reali del paese (“Gli industriali incalzano Conte”) relegando alle pagine interne di cronaca (pag. 24) le storielle finanziarie di Bergoglio, Becciu & co.
Ai lettori del Corriere interessano di più l’Italia povera e gli italiani poveri, piuttosto che il Papa ricco in Chiesa povera. Ciò sembra invece interessare curiosamente solo Repubblica.
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Link Originale: https://www.marcotosatti.com/2020/09/30/pg-il-papa-ricco-in-una-chiesa-sempre-piu-povera/
Scelto e pubblicato da Franco
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