CJ Hopkins per Off-Guardian
Quindi, secondo i corporate-media, in questi quattro anni Trump è stato una sorta di Hitler sostenuto dai russi.
Ma ora il gioco è finito. Le porte si stanno chiudendo. Sono gli ultimi giorni del Reich Trumpiano. Preparate le vuvuzelas!
A quanto pare gli americani che, quando hanno eletto Trump erano un branco di devoti putiniani, neo-nazisti e suprematisti bianchi, sono finalmente rinsaviti e stanno per concedere una vittoria schiacciante a “Slappy” Joe Biden, facendo calare il sipario su questa “Età delle Tenebre” e salvando il mondo dall'”orwellianesimo razziale”, dal “pozzo senza fondo del fascismo” e da qualsiasi altra cosa vi venga in mente.
Il “suprematismo bianco” sarà sconfitto e la globalizzazione risorgerà dalle sue ceneri! Sarà ripristinata la decenza e l’amore trionferà sull’odio! Le “vite nere contano”!
Slappy e Kamala si alzeranno immediatamente in volo e libereranno i campi di concentramento.
Trump dovrà affrontare la sua Norimberga, dove risponderà per l’omicidio di sei milioni di persone come conseguenza del Coronavirus, per essersi tolto la mascherina sul balcone della Casa Bianca.
Hillary Clinton sarà nominata … a qualcosa, fate voi.
I Liberal, entusiasti, si riverseranno per le strade cantando slogan incomprensibili, a causa delle mascherine all’ultima moda e delle campane di plastica in testa.
OK, certo, l’economia globale sarà in rovina e milioni di persone saranno disoccupate e senza casa, oppure semplicemente morte.
Tutto perché GloboCap possa simulare un’apocalittica peste globale, fomentare disordini razziali e, in generale, creare confusione, depressione e paranoia.
Ma la Guerra al Populismo sarà finalmente vinta … e GloboCap comincerà a “Ricostruire in modo migliore”!
OK, non sarà “migliore” fin da subito, come hanno notato i nostri amici del World Economic Forum:
“”Conseguenza della pandemia, il mondo è fuori equilibrio e lo rimarrà per gli anni a venire.
Lungi dall’assestarsi in una ‘nuova normalità’, dobbiamo aspettarci un effetto domino che scatenerà ulteriori perturbazioni — sia positive che negative — nel decennio a venire.
L’ondata di disordini civili che si è diffusa in America, non solo negli ultimi tempi, può esserne un esempio …””.
Va bene, allora. Forse non proprio la fine della “guerra al populismo”, ma almeno una nuova tappa.
Una fase caotica, distruttiva e violenta che richiederà molte “misure d’emergenza” e finirà per trasformare il pianeta in un unico grande mercato patologicamente totalitario.
Noi, “teorici della cospirazione”, lo chiamiamo “The Great Reset” … ma non prendetelo da noi, prendetelo dalla rivista TIME — che si dà il caso sia di proprietà di un tizio di nome Marc Benioff (membro del “World Economic Forum Board of Trustees” e il cui patrimonio vale ca. 7,8 miliardi di dollari), profondamente preoccupato per l’ambiente, l’inclusività e l’equità economica, come del resto tutti coloro che partecipano al WEF.
Fortunatamente e per pura coincidenza, quest’apocalittica piaga globale ha fornito a Marc e ai suoi amici miliardari (che possiedono la maggior parte dei corporate-media e che s’incontrano una volta l’anno in un luogo remoto, sorvegliato da gente armata fino ai denti, per discutere del nostro futuro con i principali leader di governo) l’opportunità di “resettare” il capitalismo e di salvare il pianeta.
Da chi? Bè, da loro stessi.
Ma loro non la vedono così, naturalmente. No, non sono loro il problema.
Il problema è … bè, il problema sono le persone.
Non le persone ricche e potenti come loro, o quelle di cui hanno bisogno per continuare a lavorare, consumare e servire gli interessi dei loro prestiti ma — sapete? — tutte le altre.
Ovvero le persone poco istruite, non “risvegliate”, facenti parte della classe operaia.
Fanatici delle armi e della religione, razzisti e cospirazionisti. I deplorevoli. I populisti. Gente di cui non hanno alcun bisogno.
Queste persone, di recente, sono state un problema.
Non sono state solo una spina nel fianco, ma hanno attivamente interferito con il sistema, votando per la Brexit, eleggendo Donald Trump, rifiutando di abbandonare i valori tradizionali, le idee antiquate (robetta da niente come la sovranità nazionale, la libertà di parola e via dicendo) e di entrare a far parte dell’ideologia capitalista globale.
Per il resto, sono state una vera rottura di palle.
Ben altra faccenda era quando questi soggetti problematici erano per lo più “neri” e “marroni”, residenti in paesi lontani, dei quali i consumatori occidentali non avrebbero potuto fregarsene di meno — male che andasse, GloboCap poteva semplicemente bombardarli.
Ma non può farlo qui in Occidente.
Da qui alla “guerra al populismo” — e a qualsiasi nuova, distopica fase che ci attende nel futuro post-Trump — il passo è breve
Il 2020 ne è stato l’anteprima.
Le serrate, le mascherine, il distanziamento sociale e le altre cosiddette “misure d’emergenza”, la propaganda orwelliana, la censura del dissenso, la messa al bando delle proteste politiche, i corporate-media diventati un vero e proprio strumento goebbeliano, le squadre di gorilla che fanno irruzione nelle case, il settarismo, il conformismo totalitario … sono solo un assaggio di quello che verrà.
Questo era sempre stato nel programma, naturalmente. Era solo una questione di tempo prima che arrivassimo a questo punto.
La gente della GloboCap non è stupida.
Sa di non poter rifare il mondo come un unico, grande e felice mercato neo-feudale senza rompere qualche uovo nel paniere … e non solo nei paesi “terroristi” ma ovunque, in tutto l’impero capitalista.
Ed è esattamente quello che intende fare. Aveva quindi bisogno di una nuova narrazione ufficiale per giustificare le uova rotte.
Non hanno ancora uno slogan ufficiale: “The New Normal”, “The Great Reset”, “The Green New Deal” … a questo punto sono solo dei palloncini di prova.
Ma non importa come lo chiameranno, si tratta comunque di un nuovo tipo di totalitarismo.
Come ho già notato in un precedente intervento, “”non è totalitarismo nazionale, perché viviamo in un impero capitalista globale che non è governato dagli stati-nazione, ma da entità sovranazionali gestite dallo stesso impero””.
Ma è comunque totalitarismo.
Non lo stanno nascondendo, non si stanno esprimendo con discorsi spiritati alla Hitler ma in modo chiaro, inequivocabile, con il linguaggio dei corporate-media.
Ecco Klaus Schwab, Presidente del WEF:
“”Il mondo deve agire congiuntamente e rapidamente per rinnovare tutti gli aspetti delle nostre società e delle nostre economie, dall’istruzione ai contratti sociali e fino alle condizioni di lavoro.
Dagli Stati Uniti alla Cina, ogni paese deve partecipare e ogni industria, dagli idrocarburi all’alta tecnologia, dev’essere trasformata.
In breve, abbiamo bisogno di un ‘Grande Reset’ del capitalismo””.
Per chi fosse interessato a saperne di più su Klaus Schwab, Winter Oak ha pubblicato quest’inquietante profilo [https://winteroak.org.uk/2020/10/05/klaus-schwab-and-his-great-fascist-reset/], che potete leggere anche sul blog di Cory Morningstar, insieme a molti altri contenuti censurati [http://www.wrongkindofgreen.org/2020/10/14/klaus-schwab-and-his-great-fascist-reset-an-overview/].
Ma, scusate … dovevo scrivere degli ultimi giorni del Reich Trumpiano e invece mi sono distratto con questa faccenda del GloboCap.
Spero che mi perdoniate per non essere stato in grado di farvi innervosire riguardo le elezioni della prossima settimana.
Considerando tutto quello che sta succedendo e tutto quello che è successo negli ultimi quattro anni, ho difficoltà a credere che ci sia uno scenario realistico in cui GloboCap permetta a Trump di servire per un secondo mandato, indipendentemente dal fatto che vinca.
Quindi, questa mia considerazione toglie tutta la suspense. Non preoccupatevi, però.
Tornerò in sella quando inizieranno i tumulti post-elettorali e Donald Trump diventerà finalmente un Hitler a pieno regime, si dichiarerà Fuhrer, scioglierà il Congresso e ordinerà alle sue legioni di “russiofili suprematisti bianchi” di cominciare a raggruppare gli ebrei, i corporate-media, la Comunità d’Intelligence, il Partito Democratico, gli esperti di fascismo, le celebrità di Hollywood e tutti i Liberal isterici, come ha promesso avrebbe fatto nel 2016.
Sia detto seriamente, se questa volta non facesse l’Hitler a pieno regime e non cominciasse a radunare e a massacrare qualcuno, oppure a ordinare il bombardamento degli Stati Uniti per poi farsi saltare il cervello nel suo bunker sotterraneo, qualcuno dovrà darmi delle spiegazioni.
Convincenti.
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Link Originale: https://off-guardian.org/2020/10/28/the-last-days-of-the-trumpian-reich/
Scelto e tradotto da Franco
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