Redazione: In attesa delle Elezioni del 3 novembre è inevitabile ripetersi, anche per tranquillizzarre coloro che si lasciano trasportare dall'”ansia dell’ultimo miglio”.
Non abbiamo mai creduto troppo ai sondaggi, ben conoscendo l’aleatorietà dei campioni e delle risposte.
Basti ricordare che alle recenti elezioni regionali venivano date in bilico Regioni come la Toscana e la Puglia, che invece hanno registrato risultati assai netti.
Da ultimo, citiamo questo passaggio dell’articolo: “Il tasso di risposta ai sondaggisti una volta era del 50%. Oggi questi numeri sono drasticamente diminuiti … oggi toccano un misero 2%”.
Quindi, di cosa stiamo parlando? Il nostro ottimismo sulla vittoria di Trump si basa su altre considerazioni, che abbiamo ripetutamente pubblicato.
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Patrick J. Walsh per The American Thincker
Non è un segreto che le previsioni dei cosiddetti “sondaggi scientifici” siano state molto criticate negli ultimi anni.
Ricordate le Elezioni del 2016 negli Stati Uniti e il referendum sulla Brexit in Gran Bretagna? Entrambe le previsioni erano grossolanamente sbagliate.
I media gridano ai quattro venti i risultati di sondaggi che, spesso, sono loro ad aver commissionato, ma dimenticano che l’unico sondaggio che conta davvero è quello dell’elettore che vota.
E’ bene ricordare che i sondaggi d’opinione sono commissionati e pagati da quegli “interessi particolari” che cercano d’influenzare il modo in cui la gente vota, o di scoraggiarla dal farlo per l’avversario.
I sondaggi sono manipolati attraverso domande poste in un certo modo a un pubblico selezionato, in modo da ottenere i risultati desiderati.
Palesemente, questo metodo è tutt’altro che “scientifico”. Il sondaggio scientifico, in realtà, non è una scienza.
È una sorta di “atto di fede” sul fatto che le persone intervistate dicano la verità. È una previsione su come la gente voterà in futuro.
Anche la Roma pagana aveva i suoi metodi per predire il futuro.
I loro sacerdoti, o “auguri”, erano soliti gettare a terra le interiora dei polli e, attraverso un esame scrupoloso, predicevano gli eventi futuri.
Il giornalista britannico Malcolm Muggeridge disse, una volta, che questa procedura era “molto più accurata e illuminata dei nostri sondaggi d’opinione”.
Nessuno, infatti, può prevedere con esattezza il comportamento di una persona o come questa voterà.
Spesso, le persone non dicono la verità ai sondaggisti come reazione al fatto che non volevano essere disturbate.
Nel 1980, i sondaggi mostravano una corsa molto serrata fra il Presidente Jimmy Carter e Ronald Reagan, ma finì con la vittoria schiacciante del secondo.
Il campionamento, nei sondaggi, è un affare estremamente dubbio e ha perso qualsiasi credibilità.
I potenziali elettori, molto tempo fa, erano soliti rispondere alle domande dei sondaggisti, ma oggi sbattono loro il telefono in faccia.
Il tasso di risposta ai sondaggisti una volta era del 50%. Oggi questi numeri sono drasticamente diminuiti … oggi toccano un misero 2%.
Quali sono i fattori da considerare per cercare di prevedere l’imminente elezione del Presidente degli Stati Uniti?
Adottiamo il grande concetto aristotelico del buon senso.
Durante le primarie repubblicane del 2020 Donald J. Trump ebbe più voti di qualsiasi altro Presidente nella storia degli Stati Uniti, con 18.159.752 persone che votarono per lui.
Non aveva un vero avversario, eppure la gente si presentò a frotte per sostenerlo.
Questa era la prova dell’enorme entusiasmo degli elettori per il Presidente Trump … e questo sì che era, per molti versi, un vero e proprio sondaggio condotto sulle persone che si sarebbero recate alle urne.
E allora, guardate le folle enormi che sono attratte dai comizi di Trump. Il Presidente riempie regolarmente stadi, auditorium, hangar dell’aeroporto, ecc.
Al contrario, non sembra esserci alcun entusiasmo per Joe Biden, che riesce a malapena a infilare 200 persone in una stanza.
Biden, inoltre, non avrà il voto dei Millenials di Bernie Sanders, che è alla base dei sondaggi e delle previsioni dei Democratici e dei media mainstream.
Il visibile entusiasmo per Trump gli dà un enorme vantaggio negli Stati in bilico: Arizona, Florida, Georgia, Michigan, Minnesota, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin.
Ricordate anche che Joe Biden è uno sfidante molto più debole di quanto lo fosse Hillary Clinton nel 2016.
Le recenti accuse di corruzione per il figlio, Hunter Biden, hanno aumentato le opinioni negative su di lui.
L’approccio difensivo dell’ex Vicepresidente ha mostrato mancanza d’iniziativa e di leadership, mettendo in dubbio la sua capacità di diventare Presidente.
Al contrario, il Presidente Trump è sempre sull’offensiva nello spingere le sue politiche.
In effetti, ha mantenuto le promesse fatte al popolo americano. Ha poi aggiunto al suo slancio la nomina di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema.
I neocon repubblicani amano pontificare sul fatto che Trump debba allargare la sua base per vincere le Elezioni.
Vogliono che il nazionalista Trump cambi le sue posizioni, che adotti le politiche repubblicane dei RINO come John McCain e Mitt Romney, perché alla fine perda la presidenza.
In realtà, Trump la sua base elettorale l’ha allargata di molto.
Il Presidente è popolare tra i neri americani e gli ispanici, che hanno registrato tassi di occupazione record.
In Florida, Trump ha incrementato il sostegno dei cubani e della popolazione di origine venezuelana e colombiana.
Il Presidente ha aggiunto ai suoi elettori un gran numero di uomini e donne bianche della classe operaia che non si recarono a votare nel 2016, perché ha mantenuto la promessa di aumentare i posti di lavoro nel settore manifatturiero del Paese.
Sono stati 480.000 i nuovi posti di lavoro nel settore manifatturiero — posti che erano andati perduti sotto le precedenti amministrazioni Democratiche ma anche Repubblicane.
I risultati delle elezioni presidenziali americane del 2020 equivarranno a un altro “occhio nero” per i sondaggisti e gli esperti dei media.
Uno dei peggiori dai tempi di Truman … quando, nel 1948, sconfisse Dewey.
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Link Originale: https://www.americanthinker.com/articles/2020/10/the_sad_and_sorry_history_of_election_predictions.html
Scelto e tradotto da Franco
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