Abbiamo visto ieri pesantissimi scontri, soprattutto a Napoli. Il motivo è semplice: la fame! Al grido, “vogliamo lavorare” la gente ha sfidato la Polizia ed i blocchi da virus. Peccato notare che molti sulla piazza, ma non tutti, erano extracomunitari, quanto meno questo è quanto si è visto dai video della Polizia, messi stranamente live sul sito de La Stampa di Torino, ossia dell’azienda vicina agli Elkann (quelli che prima possedevano la più grande industria auto del Paese, poi svenduta ai francesi trasformando le fabbriche italiane in produttori di mascherine, ndr). La nuda e cruda verità è che il futuro disegnato da francesi e tedeschi a capo dell’EU per la Penisola, è quello di farvi diventare un popolo di camerieri e ristoratori, una repubblica basata sugli agriturismo insomma. Che poi è una repubblica povera. Ossia, un surrogato del piano Morgenthau che gli USA volevano invece applicate a Berlino post WWII: tale deriva farà diventare irrimediabilmente povera la Penisola! Se passa tale linea arriverà – inevitabile– la patrimonialona pagata da chi ha poco ma non nulla preservando le ricchezze enormi apicali, è INEVITABILE!
In tale contesto lo scontro sociale è parimenti inevitabile, in Italia, anche per arrivare a soluzioni drastiche e radicali oltre che anti-democratiche.
Da una parte, vedendo gli scontri, come non stare dalla parte delle Forze dell’Ordine, che fanno il loro lavoro. Dall’altra è impossibile non parteggiare nell’animo anche per gli italiani tutti, un popolo che ha dato prova di voler cambiare le cose alla radice, col voto; solo per vedere il Paese ed i politici eletti con un preciso mandato andare nella direzione CONTRARIA, ossia verso l’EU austera e soprattutto ASIMMETRICA, basti pensare al grande successo della Lega grazie all’ITALEXIT, poi tradito da Salvini e soci.
Chiaro, la scusa di Bagnai, Borghi, Rinaldi, stessa scusa per altro accampata privatamente sembra dallo stesso Salvini, è che “Nella Lega non ci fanno fare nulla“. Vero, ma in tale caso, ricordando che noi NON abbiamo votato codesti personaggi per trovare loro un lavoro ben pagato (ma per evitare il baratro, al paese!) viene richiesto di dire “Ok, allora io non ci sto e mi dissocio pubblicamente“. Invece questi ignavi vi vogliono far credere che è giusto tenersi la cadrega e giustificarsi con il più classico “vorrei ma non posso“.
Uno schifo!
Chiaro no? Se Trump cade, Giuseppe Conte va a casa e arriva il tecnico Draghi a mettere la patrimonialona alla gente comune, quella che però salva la casta (e senza che i falsi sovranisti della Lega si sporchino le mani a tassare la gente…)
Questa è mancanza di etica cari miei, oltre che di senso dello Stato e di appartenenza. Infatti i primi responsabili degli scontri di Palermo, Napoli, Firenze sono proprio quelli che ci hanno tradito nell’ITALEXIT: se loro avessero attuato la sfida politica all’EU invece di tenersi cadrega e stipendio confondendo tale materialità con l’obiettivo per cui erano stati votati, era infatti un vero e proprio mandato elettorale, non saremmo a questo tragico punto.
Sapiate che tutto sommato è solo l’inizio, visto che la cassa integrazione NON è ancora stata fermata! Ora l’Italia ha SOLO due strade: o esce dall’euro e ribalta il tavolo, grazie agli USA di Trump – dalla prossima settimana – ed al suo uomo in Italia, Giuseppe Conte (colui che ha letteralmente salvato Trump dal Russiagate dando accesso ai documenti dei servizi segreti italiani che hanno smontato la tesi di Hillary Clinton e soci sui legami trumpiani con la Russia, documenti invece tenuti ben secretati dai precedenti governi italici, ndr).
Il COVID, la scusa per destabilizzare l’EU non filo Tedesca (meglio detta, utile contro i paesi pericolosi per èer il neo impero tedesco del III millennio…)
O si va verso l’esproprio dei beni delle famiglie, PER RESTARE NELL’EURO. Ossia tassando chi ha poco ma non nulla e dunque preservando i grandissimi capitali protetti dall’art. 134 del Decreto Rilancio (che limita di fatto a 14’000 euro l’imposta di bollo sui patrimoni) e dalla Legge sui Paperoni che esenta i ri-immigrati dal pagamento di tasse sui redditi esteri, patrimoniali e successioni pagando solo 100’000 euro annui a forfait, quanto paga una piccola PMI di tasse insomma, ma avendo miliardi di euro di patrimoni alle spalle da difendere.
Un disastro.
In tale contesto noi siamo d’accordo con Trump: i lockdown da COVID vanno terminati immediatamente.
Che la malattia faccia il suo corso, giusto limitando la circolazione degli anziani ed imponendo le mascherine sui mezzi pubblici e nei negozi o dove non ci siano almeno 2 metri di distanza, precisamente quello che capita in Svizzera per altro. Oltre che igiene per le mani e possibilmente doccia tutte le sere tornati a casa.
Non si può infatti fermare un paese ed una economia per una malattia che ha una mortalità – ed anche letalità – solo poco più alta, oggi che non si sbagliano più le cure, di una forte influenza!
Or dunque, speriamo Trump vinca, almeno la finiamo col COVID pro lockdown!
Spieghiamo il Macro-Evento che stiamo (quasi) vivendo: Conseguenze e premesse di un Reset socio-economico globale (e l’Italia?)
Va per altro fatto notare come un anno e mezzo fa circa noi avessimo già individuato la radice del problema nel “Grande Reset” in attesa di estrinsecarsi pubblicamente. Anzi dando indicazioni assai precise sia sul fatto che una guerra calda sarebbe dovuta passare per un “double dip” economico post 2008, ossia da un crollo del PIL, come avvenuto quest’anno. Parallelamente dicemmo di essere in attesa, lo scorso anno, di un macro evento atto ad innescare detta crisi, che poi è stato il COVID. Ora ci attendiamo la guerra calda, per vostra informazione (LINK).
Ecco dunque il contesto, terribile in cui stiamo vivendo.
Ora arrivano le noti dolenti. Paolo Mieli ieri ha espresso parole incredibili in relazione a cosa la gente italiana dovrebbe attendersi per il prossimo futuro, quasi parlasse per “interposta persona straniera non in Italia” verrebbe da dire, ascoltandolo, mi direte di seguito (notate, a sentire le sue parole, abbiamo scritto che sembra parli come un agente straniero, NON che lo sia! ndr). Da una parte, secondo Mieli, ci sono paesi europei dove la polizia ti entra in casa violando il domicilio per verificare l’evasione fiscale sottraendo il maltolto, ascoltatelo, ma senza spiegare a quel contesto storico tali situazioni si riferiscano (Germania nazista? Germania contro gli ebrei, nazismo anti-semita in Europa? Stalin?).
Prima domanda: ci sarà un collegamento tra tali “strane” a dir poco parole e gli scontri disseminati in Italia, di piazza? Due fattualità che sembrano quasi essere coincise come tempi, anche di pubblicazione…
Di seguito Paolo Mieli tiene a chiarire alle persone del sud Italia che, come tali genti si sono fatte comandare dai lombardi o dai piemontesi, oggi dovrebbero accettare di farsi comandare da francesi e tedeschi (!!! si dimentica che parlano un’altra lingua !!!), anzi invocando un comando straniero per l’Italia! Un subdolo dividi et impera dall’interno, messaggio diretto ad astanti che evidentemente sa non essere in grado di comprendere cosa sta dietro a tali grevi affermazioni (…).
Parole secondo lo scrivente farneticanti. Da ascoltare (al LINK).
Ma chi è Paolo Mieli? Prima di tutto è figlio di Renato Mieli, alias colonnello Merril, a leggere di documenti ufficiali una specie di spia doppia infiltratata in Italia dagli inglesi durante la seconda guerra mondiale, in base a quanto emerso dagli archivi desecretati di Kew Gardens sui servizi segreti inglese, vedasi bellissimo libro “Il Golpe Inglese” di Cereghino/Fasanella, Chiarelettere. Renato Mieli che fu anche fondatore dell’Ansa e perno attorno a cui ruotarono mille tresche italiche del tempo (…).
Paolo Mieli invece è ex Potere Operaio, quella cellula da molti immaginata come continua ai servizi segreti ex Stasi, nonchè anche a quelli francesi nel collegamento tra servizi EUropei che fu la base/scuola Hyperion a Parigi, in Quai de la Tournelle, dove sembra venne ordito una parte sostanziale del piano per rapire Aldo Moro (Hyperion, scuola di lingua; un po’ come l’Alliance Francaise, più o meno, a Roma presente in Italia nelle vicinanze di Piazza San Macuto, ndr).
Poi il Paolo fu ex direttore Corriere della Sera e oggi onnipresente in TV ormai, post Monti. Da leggere una sua famosa intervista QUI a Luca Telese, si capisce molto del personaggio.
Personaggio certamente ambiguo, che non è ebreo in quanto non di madre ebrea e che per giunta dice non praticare l’ebraismo, come da lui illustrato in una sua famosa intervista; ma che “si sente ebreo al 110%“. Certamente scaltro direi, il Mieli: col paravento dell’ebraismo latente si può sempre attendere che compaiano puntuali scritte anti-semita davanti all’ufficio e dunque farsi passare da martire, a pensar male (…). Vi parla uno che, da gentile, considera il popolo ebraico con sentimenti a dir poco culturalmente fraterni, fa molto male veder far leva sulla religiosità per fini che sembrano per lo meno ambigui.
Resta invece tutta da scrivere (o riscrivere?) la galassia degli aderenti al fu Potere Operaio/Lotta Continua, gente che potrebbe tranquillamente nei lustri essere stata vieppiù collegata ai servizi segreti Europei/francesi e tedeschi, andando poi guarda caso a ricoprire posizioni incredibili in seno alle istituzioni italiane/con protezioni altissime, dopo i danni fatti all’epoca direi, quasi ci fosse sempre una sapiente manina “a supportarli” (temo la stessa manina che oggi sta boicottando Trump negli USA, ndr)(…).
Come capite, in assenza di un ribaltamento di tavolo, gli avvoltoi sono ormai ben appostati al confine – ed anche all’interno del Paese – per spartirsi letteralmente l’Italia, anche a livello territoriale. Ci siamo ormai…
Solo gli USA di Trump possono salvare l’Italia che abbiamo conosciuto durante la Repubblica Italiana. Andiamo a poco.
Mitt Dolcino
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