Nate Silver sapete chi è? Il sondaggista principe dei media e dei Dem. Vedete sopra cosa scriveva ieri sera – ed anche sotto – pazzesco. Oggi abbiamo, come risultato parziale, la Pennsylvania a Trump dove ha il 56% dei voti, Biden il 43%. In Georgia il vantaggio è dell’1,5% (work in progress), valore che innescherà penso il riconteggio automatico, vedremo alla fine. Wisconsin con circa il 4% di vantaggio sembra vittoria sicura. Michigan vincente al 53% praticamente certo, Missouri sicuro.
Poi il Texas, a Trump, che ieri notte ci ha fatto tanto terrorizzare dopo che il direttore de La Stampa (Dem) lo annunciava come sorpresa Dem.
North Carolina, in vantaggio Trump dell’1,4%, sembra di 100’000 voti, ora, ossia anche qui probabile riconteggio tecnico.
Ohio in vantaggio addirittura di 8 punti.
All in all sembra si stia componendo uno scenario praticamente sovrapponibile a quello del 2016; chiaramente Biden ha fatto meglio grazie al virus ed ai voti postali, a forte rischio frode ma ciò è stato compensato da una valanga di voti per Trump non attesi, ossia con enorme partecipazione popolare.
Intanto Trump dichiara la vittoria.
Notate: solo Georgia North Carolina sembrano presentare le condizioni significative per un riconteggio tecnico, gli altri Stati chiave sembrano decisi, Pennsylvania, Ohio, Michigan, Wisconsin. Dunque, assolutamente, situazione praticamente uguale al 2016.
Ma chi ha fatto il disastro quest’anno, grave, sono i sondaggi ed i sondaggisti: come con la Brexit, come nel Trump I ed ora sembra nel Trump II, quest’anno vedevano una vittoria netta per Biden. Ricordo alcuni giorni fa Alan Friedmann in TV affermare qualcosa come, non sarà il 12% per Biden per almeno il 5% si.
Abbiamo visto…. Necessaria riflessione sui sondaggi, ora, che alla fine servono solo come rimembranza di Goebbels: i sondaggi vengono infatti usati – fatti alla mano – da chi ha più soldi per influenzare i votanti, non per prevedere i risultati. Ossia i votanti è risaputo votino chi si prevede vinca; quindi, come i caproni, seguono i cosa dicono i sondaggi. A questo punto, dopo l’ipotetico vantaggio di oltre il 10% di Biden ci troviamo che Trump ha praticamente vinto, sebbene con dati non definitivi.
Tutto sommato senza sorprese: i grandi Stati chiave come Ohio, Pennsylvania, Wisconsin, Michigan, Missouri hanno votato Trump, unitamente alla Florida ed al Texas – più tutto il Midwest -.
Sembra fatta. Dunque siamo passati da un vantaggio compreso in un range tra 50 fino e 166 seggi per Biden ad un vantaggio di circa, malcontati, 50 seggi per Trump.
Le quarantene hanno spaventato tutti, anche i vioanti Dem…
Considerando che il numero per vincere è 270 (seggi), ciò significa che come differenza di seggi ci sono, quanto meno, tra previsioni e risultato finale, circa 100 seggi su 270 (nel caso patologico di Nate Silver la differenza tra previsioni e realtà è addirittura grottesca), in caso di vittoria di Trump. UNO SCANDALO!
Insomma, uno come Nate Silver lo potete chiamare al massimo cabarettista, altro che sondaggista!
Questa è la prima rilevazione fattuale.
La seconda è che l’elezione attuale è stata quella con la più grande partecipazione al voto da decenni, quasi che ci sia stata una vera valanga di voti di elettori (per Trump) in grado di annientare ogni tentativo di brogli coi voti postali, tanto anticipati dai media anche Dem.
La terza rilevazione è che i media italiani restano tutti pro Biden.
Bene direi, all in all l’America si conferma la patria della democrazia e , soprattutto, cosa che deve interessare l’Italia nei prossimi mesi, gli USA restano il primo paladino anti-colonalismo!
Dulcis in fundo, sembra che Trump manterrà anche il Senato, importantissimo (…).
Tutto bene insomma, anche se i media italiani, increduli, da grandi fessi quali sono (ritengo molti giornalisti italiani abbiano pensato che i sondaggi erano invece veritieri), non sanno spiegarsi l’accaduto, ora. E quindi negano. Sappiate che comunque vada faranno una enorme figura di sterco, segnatevelo; ovvio, nel caso potremo dire che il loro stipendio non è meritato, infatti copiare gli errori degli altri mi dicevano alle elementari fosse il peggior errore da fare. La solita meritocrazia che manca in Italia, più destabilizzante che una rivoluzione armata se introdotta estensivamente (e dallo Stato) nella Penisola!
Sta di fatto che la classe media ispanica e nera sembra aver votato in massa Trump! [fessi coloro non lo avevano previsto, vuol dire che di America non sanno assolutamente nulla! Leggono solo la velina che gli viene dunque più fessi sono, meglio è! (ndr)] “Neri traditori”, qualche Dem dirà. Io dico, NO, sono solo patrioti che sanno fare i propri interessi. E non gli interessi dei miliardari globalisti Dem della West Coast che controllano i media!
Andiamo a poco.
MD
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