Peter Skurkiss per The American Thinker
La classe dirigente europea sta sbavando all’idea di una presidenza Harris/Biden.
I burocrati alla guida dell’Unione Europea e i globalisti alle loro spalle sono sicuri che una volta che Donald Trump se ne sarà andato le cose torneranno confortevoli come prima.
Senza batter ciglio, lo zio Sam stenderà di nuovo il suo costoso mantello protettivo sull’Europa e non interverrà per ri-bilanciare gli attuali accordi commerciali.
Questa visione implica almeno 2 problemi.
Innanzitutto, è tutt’altro che certo che a gennaio Joe Biden presterà giuramento come Presidente.
Man mano che aumentano le prove della frode elettorale e del furto dei voti effettuato dai Democratici, quest’eventualità si affievolisce sempre più.
Ma in Europa la semplice possibilità che Donald Trump resti come Presidente non viene nemmeno presa in considerazione.
L’élite europea — davvero perspicace — crede a tutto quello che gli viene detto dai colleghi globalisti americani e beve tutte le veline che trovano sul New York Times, sul Washington Post e sulla CNN.
E’ ovvio che non abbia la minima idea di quello che sta succedendo.
In secondo luogo, se anche Biden diventasse Presidente, non sarebbe in grado di riportare l’Europa ai vecchi fasti che l’élite desidera fortemente.
Ad esempio, prendiamo la questione delle spese per la difesa.
Come Presidente, Trump non solo ha cominciato a parlarne ma, soprattutto, ha cominciato a fare qualcosa per ridurre il parassitismo europeo sulle spese per la difesa, qualcosa che nessuno dei suoi predecessori aveva mai avuto il coraggio di fare.
Ad aggiungere benzina sul fuoco della rabbia americana è la tendenza dell’UE a ergersi come leader morale dell’Occidente — e di usare quel piedistallo per manipolare la politica estera degli Stati Uniti.
Il messaggio sottinteso (ma ben chiaro all’America) è: “… tu fai il lavoro mentre noi ce ne stiamo qui, tranquilli, a dirti come farlo”.
Trump ha dato voce a ciò che l’americano medio pensa dell’Europa : il “genio” non tornerà più nella lampada.
A prescindere dai sentimenti personali di Biden sull’Europa, la realtà geopolitica imporrà la riduzione dell’attenzione americana verso i bisogni europei e mediorientali.
Questo perché, per fronteggiare l’ascesa della Cina comunista, è necessario che in Asia ci sia un vera svolta, che richiederà imponenti risorse.
Al momento, sembrerebbe che il solo Emmanuel Macron, dalla Francia, si renda conto di tutto questo, motivo per cui insiste per la formazione di un esercito europeo.
Insistenze alle quali, almeno finora, tutti fanno orecchie da mercante [anche gli Stati Uniti di Trump non sembrano molto d’accordo, ndt].
E quello che vale per la difesa, vale anche per il commercio.
Gli attuali accordi sono fortemente sbilanciati a favore dell’Europa. Un vecchio retaggio della Guerra Fredda.
Trump o non Trump queste intese, questi trattati commerciali, non sono più sostenibili.
Il meglio che l’Europa possa aspettarsi da un’Amministrazione Harris/Biden è che il ri-bilanciamento degli accordi commerciali con gli Stati Uniti proceda a un ritmo più lento di quanto avrebbe fatto Trump.
Questa sarà un’altra di quelle cose che sorprenderanno l’élite europea, che valuta con apparente favore i danni che le folli politiche di Biden alla Casa Bianca porterebbero all’economia americana (aumento delle tasse, assurdità ambientaliste e, probabilmente, altri lockdown), avvicinando l’America alla sclerosi europea.
Invece di festeggiare, l’Europa dovrebbe rendersi conto che un’America indebolita sarebbe ancor meno disposta a finanziare la difesa dell’Europa e a tollerare accordi commerciali sfavorevoli.
Non importa come andranno le cose negli Stati Uniti, l’Europa è già nei guai.
L’America non salverà l’Europa, proprio non può. E i giorni della Guerra Fredda sono finiti.
I problemi fondamentali dell’Europa sono strutturali ed endogeni: finché i cittadini europei, specialmente quelli occidentali, non saranno in grado di allentare la presa mortale che certa élite e certi burocrati hanno nei loro paesi, il Continente continuerà a soffrire.
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Link Originale: https://www.americanthinker.com/blog/2020/11/a_rude_awakening_coming_to_europe.html
Scelto e tradotto da Bart
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