Il nome di Scytl è emerso in modo prepotente nel momento in cui Sidney Powell, attorney che segue per D.J.Trump alcune delle numerose cause in corso per frodi elettorali negli USA, ha parlato di un sequestro di server in Germania, verso cui – è una certezza – sono stati tracciati flussi di dati relativi alle elezioni USA.
Parliamo di certezza grazie alla testimonianza di un militare, il Col. Waldron, resa sotto giuramento nell’audizione pubblica tenuta il 30 novembre di fronte ai legislatori dell’Arizona.
Sfidiamo i media italiani a mostrare il video che segue…ma tranquilli, non lo mostreranno: non è semplice incapacità o malafede, bensì qualcosa di molto più profondo, anzi direi proprio di terribile…su cui a tempo debito torneremo.
Consigliamo di vedere il video (1,3 Mln di visualizzazioni…):
#ArizonaHearing: “Are you willing to say under oath, that you’ve seen the connection to the internet, that you’ve seen it gone offshore to Frankfurt, Germany?”
Col. Waldron: “Yes, our “White” hat hackers, they have that traffic and the packets.”
Perché mai qualcuno, per giunta un militare, dovrebbe mentire sotto giuramento rischiando la galera, specialmente con i democrats che parlano apertamente di “campi di rieducazione” per i sostenitori di Trump. Si noti il riferimento agli “White Hat Hackers” che hanno tracciato i pacchetti di dati: sono quella parte dei servizi di informazione e sicurezza che oggi senza ombra di dubbio sostiene Trump .
Dunque, l’esistenza di un flusso di dati dai siti dei conteggi delle elezioni USA verso la Germania e segnatamente verso Francoforte, la possiamo considerare certa. Dalla testimonianza di Waldron possiamo tranquillamente dedurre che il tracciamento dei flussi di dati non è avvenuto solo in Arizona: diversamente, infatti, non sarebbe stato possibile concludere che la server farm centrale da cui le elezioni USA sono state “gestite” era a Francoforte.
Torniamo dunque sul sequestro dei server, rilevando che sono circolate varie versioni sull’accaduto: in particolare riguardo alla proprietà dei server sequestrati, attribuita ora a Scytl, ora a Dominion, infine alla C I A. Intendiamoci: una certa confusione, in tali casi, appare assolutamente normale vista la sensibilità delle informazioni ed il fatto che le informazioni stesse filtrano attraverso fonti coperte.
Ad un certo punto, su twitter si è espresso un certo Russel Ramsland: costui è laureato ad Harvard, già impiegato presso il MIT, presso imprese di cyber security, agenzie governative in ambito aerospaziale e molto altro. A costui è stato attribuito lo schema sottostante, in cui i dati delle elezioni sono in transito sui data center di una ditta di proprietà di Scytl – Clarity Elections FL – verso la Germania. Da qui, i dati sarebbero stati “gestiti” opportunamente e rispediti in patria…
Che Scytl abbia avuto un ruolo preminente nelle recenti elezioni è comunque innegabile, si riporta dal sito web di Scytl stessa:
2020 General Election by the numbers:
78 million voters from more than 800 U.S. counties in states including Colorado, Georgia, New Jersey, California, and Texas benefited from Scytl secure election solutions.
Award-winning Election Night Reporting provides secure real-time Election Night results that are user-friendly, ADA compliant, and easily shared by voters, media, and candidates.
Consolidated election results for 7 states
Local results for 95 counties in 17 states
Impacted more than 48 million registered voters
Award-winning Online Election Worker Training provides custom, consistent, interactive training- increasing Election Day preparedness across all voting locations.
14k Election Workers trained state-wide in 4 states
72k Election Workers trained across 20 counties and 3 cities
More than 34k Election Workers trained in 3 of the 10 largest election jurisdictions in the U.S
Over 82k Election Training courses completed.
Impacted more than 35 million registered voters
Award-winning Online Voter Education provides voters with essential voting information such as sample ballots, precinct and polling location look-ups, and more.
Increased access in 27 counties in 8 states
Impacted 7 million registered voters
eBallot Delivery allows UOCAVA and remote voters to securely download their ballot and return it digitally, based on each state’s legal requirement. Almost 17k ballots made available to remote voters in 3 states
Se si dimostrerà vero che le elezioni USA sono state un caos assoluto, come le ha definite Trump nel discorso alla nazione del 2 dicembre, possiamo serenamente affermare che Scytl – che abbia avuto sequestri di server o meno – ha partecipato a pieno titolo, come uno degli attori principali.
Quello che la maggior parte dei lettori di questo blog e dei commentatori statunitensi forse non sa, è che probabilmente una parte delle tecnologie utilizzate da Scytl, negli anni è stata finanziata direttamente o indirettamente dalla Commissione Europea, cioè sia tramite progetti ad hoc, sia attraverso commesse.
Scytl pubblicizza il sostegno finanziario dell’EU per lo sviluppo delle tecnologie che utilizza, il che potrebbe apparire come assolutamente normale.
Che Scytl non sia un’impresa “normale” però lo si comprende rapidamente considerando che nel 2014 e poi nel 2019 ha gestito i servizi per il conteggio dei voti del c.d. “Parlamento Europeo” (un’assemblea priva di iniziativa legislativa autonoma, ricordiamolo sempre…), ma soprattutto viene lodata a più non posso direttamente sulle pagine web della Commissione Europea.
Ci raccontano da 30 anni che “La Germania è veramente nostra amica” (si…come scrivevano le SS nei volantini durante l’occupazione nella 2GM);quindi diranno di tutto, potranno dire quel che vogliono, però….NO, NON E’ UNA NORMALE impresa privata, quella lodata in siffatto modo sulle pagine web di un’istituzione del genere.
Dissociandoci ovviamente da ogni ipotesi “complottista”, anzi passiamo proprio agli insulti per dissociarci ancora più fermamente… direi proprio “complottarda”, vediamo cosa salta fuori da un veloce esame con alcune applicazioni che permettono di identificare i domain name servers dei portali internet.
Vari domini ” scytl.com” sono ospitati su server in Germania….di proprietà Amazon.
Lo stesso accade con alcuni domini che si trovano in USA, anche in questo caso ospitati su server Amazon.
Dunque Scytl lavora regolarmente in tandem con Amazon…già…Amazon….che per caso, ma solo per caso si noti bene, non vende solo giocattoli, vestiti e “la qualunque”…ma è uno dei principali – anzi per un certo periodo è stato l’unico – fornitore di servizi di cloud computing e storage di dati esterno della C I A.
Senza voler trarre qualsivoglia conclusione, possiamo iniziare a riflettere su quali sarebbero le implicazioni per la Commissione UE, qualora emergesse che Scytl è implicata in frodi elettorali nella “total mess” delle recenti elezioni americane (il che non è ancora dimostrato, ovviamente ci dissociamo con la più totale fermezza da coloro che già lo affermano!!!).
Potrebbe essere la UE uno dei principali finanziatori delle soluzioni tecniche e delle tecnologie utilizzate da Scytl?
E se per caso poi scoprissimo che per la Commissione UE, anzi per la “deep commission” che nei gangli del potere reale – non da ora ma da anni – parla sempre più tedesco…Scytl fosse davvero un’impresa “particolare”?…
…just asking…
PS
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