Siamo alla sfida finale al mondo libero, ha ragione mons. Carlo Maria Viganò. Io cerco solo di farvi restare coi piedi per terra: se non siamo alla follia interessata, io dico che ci siamo davvero vicini. Da una parte, negli USA, sembra che ancora oggi si trovino schede di voto, che sono arrivate anche settimane dopo la fine della tornata elettorale. Tutti a favore di Biden, un soggetto che è emerso sembri avere la famiglia, il figlio, coinvolta in strane storie di droga (crack), sospetti amori pedofili, addirittura corruzione dalla Cina e dall’Ucraina, fatti non necessariamente smentiti. E qualcuno mi vorrebbe far credere che gli americani avrebbero votato una persona del genere…
Dall’altra abbiamo Maduro, in Venezuela, che vince con il 31% di partecipazione al voto; ossia là la gente ha già ben capito che votare non serve. Soprattutto, forse, a causa della presenza delle macchine di voto SMARTMATIC, le stesse sospettate di frodare il voto in Venezuela da anni, vedasi le fonti citate (sotto)….
Oggi Maduro vince in Venezuela ed i media di mezzo mondo zitti, nessuno a riportare i dubbi sulle frodi elettorali.
In effetti da anni mi chiedo che senso economico abbia per un imprenditore possedere un giornale in perdita. Infatti NON ha alcun senso pagare giornalisti per scrivere le notizie perdendo soldi. A meno che le notizie vengano imposte ai giornalisti, che se non le scrivono come vuole l’editore – che, ricordo, ci perde soldi a pagarli – vengono licenziati.
La fine del mondo libero passa infatti per la propaganda interessata che Goebbels ha insegnato al mondo. Ed i suoi nipoti temo stiano oggi mettendo in pratica, sapientemente, gli insegnamenti dell’avo, complice forse una cancelliera globalista che nella DDR, dove c’era il partito comunista, era responsabile della sezione agitazione & propaganda (AgitProp) (J. Goebbels are anche, per inciso, parte della famiglia che ancora oggi possiede il gruppo tedesco BMW AG, ossia il vero cuore dell’industria elitaria tedesca, ndr).
Oggi Maduro vince in Venezuela e qualcuno ci vuol far credere che si tratta di democrazia.
Il problema per tutti noi è che qualcuno sembra progettare di fare lo stesso del Venezuela anche nell’Occidente; trasformando appunto quello che noi abbiamo conosciuto come mondo democratico basato su libere elezioni in una nuova Cina ma con elezioni truccate. In modo diverso nella forma – ma non nella sostanza! – dell’ex Impero Celeste, oggi, un paese dove non si vota il governo, ma solo un unico partito, quello appunto comunista. Partito che poi decide lui stesso, dopo vari passaggi, quale sarà il governo (pensate che oggi Xi, sorretto dai militari cinesi, è eletto A VITA! Quando si dice democrazia…).
Chiaro, sia qua – Occidente – che là – in Cina – lo scopo è controllare il dissenso. In Occidente, peggio, sono le elites che vogliono in tal guisa preservare il loro potere ed i loro patrimoni, facendo pagare il conto alle masse. Una oligocrazia cattiva la nostra, a tendere, da virus, poi con vaccino che potrebbe anche essere “annichilisci gente”, alcuni complottisti così pensano… Ben ricordando che anche Galileo Galilei era considerato complottista ai tempi, per il suo modo di pensare “eretico” poi dimostratosi geniale…
Dunque ecco il Grande Reset, spiegato. Ben inteso, tale Reset, da azzeramento, non è fandonia, ma realtà. Anzi, una mera considerazione fattuale, ben sapendo che il Grande Reset ESISTE DAVVERO visto che è stato citato espressamente da “Bello Guaglione” John Kerry, alias Mr. Heinz, lo Skull & Bones che fu Segretario di Stato USA e marito dell’ereditiera più ambita d’America. E dall’uomo di Davos, Klaus Schwab. Oltre ad essere stato denunciato come azzardo quasi diabolico addirittura da mons. Viganò, arcivescovo, nunzio emerito negli USA.
In mezzo, una massa di pecore che non ci capiscono più nulla, la gente, che leggono i giornali – in perdita – degli stessi che appoggiano il Grande Reset; ed ascoltano le TV come la CNN e i media di regime direi ormai cooptati al progetto, tranne rare eccezioni.
Unico baluardo, come ebbe a dire Viganò, Donald J. Trump, l’uomo imperfetto – come tutti gli uomini d fede, vedasi San Paolo e San Francesco pre-conversione – destinato a fare come se fosse l’arcangelo Michele, sempre seguendo la traccia data dall’arcivescovo sopra citato.
Arriviamo alla vittoria di Maduro: non c’è nulla da festeggiare per detta supposta “vittoria della democrazia” in Sudamerica; in quanto in tale paese la democrazia è defunta. E la gente lo sa, dunque non va a votare, se non il 31%, circa i dipendenti statali. A seguire, si arriverà temo agli scontri anche in Argentina, tra Pro-Reset e Anti-Reset, il paese di Jorge Bergoglio che da quando è vescovo di Roma non ha MAI visitato, pur avendo visitato il resto del sud America, chiedetevi il perchè di cotanta “inspiegabile” asimmetria.
In Italia non si starà meglio, visto che le macchinette SMARTMATIC sono state usate anche in Lombardia, nel 2017. Ossia dalla regione più filo tedesca, visto anche che la sede della RSI era a Salò, vicino a Pontida, parlo dello Stato Fantoccio nazi-tedesco che portò la guerra civile in Italia, anche se in pochi hanno il coraggio di ricordarlo ai nipoti. Stato Fantoccio non a caso sorto in una regione che dal 1500 non è più stata indipendente; e MAI fu Stato, giusta preda ambita e rifugio dei longobardi che arrivavano da oltre Reno.
La Storia matrigna.
Vi insinuano essaggi che, “è meglio cedere”…
Forse qualcuno in Italia sogna di avere elezioni come in Venezuela. O come in Cina. Sappiate che il 99,9% della popolazione avrà seri danni con tale scellerato indirizzo, basta che ne siate cosci.
Per il resto, sappiate che le prossime settimane temo che avremo una delle classiche cuspidi della storia che i nostri nipoti ed oltre studieranno a scuola. Cercate di fare bella figura, perchè sarete proprio voi gli attori che verranno giudicati dalla vostra progenie.
MD
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