Mons. Carlo M. Viganò su Stylum Curiae
UNA SPELONCA DI LADRI
È di questi giorni la notizia che Bergoglio si stia dedicando ad una serie televisiva dal titolo “La saggezza del tempo”, prodotta da quella Netflix che proprio ieri pubblicava su Twitter un post che sintetizza quale sia il proprio riferimento ideologico: Praise Satan, ossia “sia lodato Satana”.
E non occorre ricordare quanto questa multinazionale sia coinvolta nella diffusione dell’immoralità e del vizio, ivi compreso lo sfruttamento sessuale dei minori.
È parimenti di questi giorni l’accordo siglato tra la Santa Sede e l’ONU per promuovere la sostenibilità e l’uguaglianza di genere, dando contestualmente supporto ad un’organizzazione che diffonde l’aborto e la contraccezione.
Nel giorno dedicato all’Immacolata (8 dicembre 2020), quasi come un indegno oltraggio alla Madonna, è stata ufficializzata la nuova partnership tra il Vaticano e il “Council for Inclusive Capitalism” promosso da Lynn Forester de Rothschild, grande amica di Hillary Clinton e di Jeffrey Epstein, dopo aver inviato un messaggio di elogio a Klaus Schwab, presidente del World Economic Forum e teorizzatore del Great Reset.
E, per non dare adito a equivoci, dopo i numerosi appelli ad obbedire alle Autorità nell’emergenza della psico-pandemia, pare che il vaccino contro il Covid sarà reso obbligatorio per tutti i funzionari della Città del Vaticano, nonostante sia prodotto con materiale fetale abortivo e non dia alcuna garanzia di efficacia e innocuità.
Credo si sia ormai compreso oltre ogni ragionevole dubbio che i vertici dell’attuale “gerarchia cattolica” si sono posti al servizio dell’”oligarchia globalista” e della Massoneria.
Al culto idolatrico della Pachamama nella Basilica Vaticana si affianca ora anche un sacrilego presepe, la cui simbologia pare alludere agli antichi riti egizi e agli alieni.
Solo un ingenuo o un complice può negare che in tutto questo concatenarsi di eventi non vi sia una chiarissima coerenza ideologica e una lucida mente diabolica.
Ma come ho già fatto notare, sarebbe fuorviante limitarsi ad una valutazione degli eventi interni alla Chiesa senza inquadrarli nel più vasto contesto politico e sociale: vi è una sola regia in cui gli attori protagonisti e le comparse seguono il medesimo copione.
Lo scopo è ormai dichiarato: distruggere dal loro interno le Nazioni tramite il Deep State e la Chiesa di Cristo tramite la Deep Church per poter instaurare il Regno dell’Anticristo con l’aiuto del Falso Profeta.
L’Accordo segreto sino-vaticano, fortissimamente voluto da Bergoglio e rinnovato poche settimane fa, si colloca perfettamente in questo quadro inquietante, confermando il “pactum sceleris” che consegna i Cattolici cinesi alla persecuzione, i dissidenti alla rieducazione, le chiese alla demolizione, la Sacra Scrittura alla censura e all’adulterazione.
Non è un caso se questo Accordo, sempre rifiutato con sdegno dai Pontefici, sia stato reso possibile grazie agli uffici dell’ex cardinale McCarrick e dei suoi complici, con l’ausilio determinante dei Gesuiti: gli attori, lo sappiamo, sono sempre gli stessi.
Corrotti e corruttori, ricattati e ricattatori, accomunati dalla ribellione alla dottrina e alla morale e tutti indistintamente asserviti a poteri anticattolici. Anzi, anticristici.
La Cina comunista costituisce il braccio armato del Nuovo Ordine Mondiale, tanto nella diffusione di un virus mutante creato in laboratorio, quanto nell’interferenza nelle elezioni presidenziali americane, nell’arruolamento di quinte colonne al servizio del regime di Pechino e nel promuovere l’apostasia dei vertici della Chiesa, impedendole di proclamare il Vangelo e di porsi come antemurale contro l’attacco dell’élite.
Che questo comporti vantaggi economici per il Vaticano rende ancor più vergognoso l’asservimento della setta bergogliana a questo piano infernale, creando un significativo contrappunto al business dei migranti, anch’esso parte del processo dissolutorio della società che un tempo fu cristiana.
Sconcerta che tale scandaloso tradimento della missione della Chiesa Cattolica non meriti la condanna ferma e coraggiosa da parte dell’Episcopato, il quale — dinanzi all’evidenza di un’apostasia perseguita con sempre maggior determinazione — non osa levare la voce per pavidità o per un falso concetto di prudenza.
Le parole del dott. Arthur Tane, Direttore del “Council on Middle East Relations”, possono suonare ardite e forti, ma hanno il merito di evidenziare senza falsi timori la sovversione operata sotto questo infaustissimo “pontificato”.
C’è da sperare che con la pubblicazione della lettera di Tane al Cardinale Parolin vi sia chi finalmente apra gli occhi, prima che il piano dei congiurati si compia.
È per questo lodevole e condivisibile la denuncia che il Card. Burke ha lanciato alcuni giorni fa, a proposito dell’uso del Covid per gli scopi del Great Reset: una denuncia che si affianca a quella da me formulata sin dallo scorso maggio (e più volte reiterata) e a quella di altri Pastori fedeli alla Parola di Dio e solleciti verso il loro gregge.
La lettera di Arthur Tane al Segretario di Stato si chiude con una citazione evangelica quanto mai appropriata:
«Se la Chiesa non comprenderà il significato della sua missione, diventerà un tempio di cambiavalute. Poiché Gesù ha detto: È scritto che la mia casa sarà chiamata casa di preghiera, ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri (Mt 21, 12-13)».
Come Vescovi non possiamo tacere: il nostro silenzio costituirebbe una intollerabile connivenza e complicità con quei mercenari che, abusando di un potere usurpato, rinnegano Cristo e consegnano le anime al Nemico del genere umano.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
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Link Originale: https://www.marcotosatti.com/2020/12/21/vigano-cina-braccio-armato-del-nuovo-ordine-vaticano-complice/
Scelto e tradotto da Franco
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