Ambrose Evans Pritchard per The Telegraph
Redazione: AEP rappresenta per qualche verso una delle voci ufficiali dell’establishment britannico e quindi è sempre utile leggerlo con attenzione.
Per il resto, è nota la nostra posizione più che sui vaccini in generale, su quelli non adeguatamente testati.
E quelli in commercio (Pfizer e Moderna) a nostro parere non lo sono.
Ci giunge anche voce, e la riportiamo come fatto di cronaca, che gran parte della popolazione britannica nutra i nostri stessi timori.
*****
Il divieto per l’ingresso dei camion in Francia, imposto da Emmanuel Macron, vince il primo premio per il “gesto politico più inutile” dall’inizio di questa pandemia.
Il ceppo mutante B.1.1.7 è già presente in tutt’Europa.
Gli scienziati britannici lo hanno individuato in anticipo e lo hanno tracciato in tempo reale perché hanno sequenziato la genomica del Covid-19 quasi come tutto il resto del mondo messo assieme.
L’epidemiologo di Harvard William Hanage afferma che il Regno Unito ha il più avanzato regime di monitoraggio genomico del pianeta.
La Danimarca è uno degli altri (pochi) Stati in Europa ad aver effettuato un sequenziamento esteso e rapido. Ecco perché i danesi hanno trovato la stessa mutazione.
E’ da creduloni pensare che una variante del Covid raccolta nei campioni di settembre non sia già dilagata in Belgio, Paesi Bassi, Italia e Francia.
Ha avuto mesi di vita quando i confini erano spalancati, molto prima delle seconde serrate.
Lo spettacolo della Gran Bretagna tagliata fuori dal mondo, come se fosse uno “stato lebbroso in quarantena”, non durerà probabilmente più di qualche giorno.
Le ripercussioni sulla sterlina e sulle attività finanziarie britanniche sono solo la fugace reazione di mercati agitati che cercano di trovare la loro strada nella nebbia.
La sterlina, in effetti, è sottovalutata rispetto all’euro.
Christian Drosten, il “guru pandemico” di Angela Merkel, sostiene che la mutazione quasi certamente si sta già diffondendo in Germania ed è scettico sull’interpretazione dei dati sostenuta dal team del Prof. Neil Ferguson, che ha detto alla Deutschlandfunk: “Non sono particolarmente preoccupato”.
Forse per dare un colpo alla bio-isteria da prima pagina.
Il Prof. Drosten è stato attento a non violare il galateo scientifico, ma è arrivato molto vicino a rimproverare il governo britannico — e, implicitamente, i membri del Nervtag (New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group) — per aver supportato una conclusione ben al di là delle prove acquisite.
Egli mette in discussione la pseudo-quantificazione secondo cui il nuovo ceppo sia del 70pc più trasmissibile.
“Ci sono troppi ceppi ancora sconosciuti per sostenere una cosa del genere”, ha detto al giornalista specializzato sul Covid, Kai Kupferschmidt.
Un flop simile si era verificato su una precedente mutazione spagnola che, all’inizio, sembrava essere più contagiosa ma che, in realtà, si stava diffondendo più velocemente solo perché la gente aveva abbassato la guardia e viaggiava di più.
Il problema erano i comportamenti, non la mutazione.
Il Prof. Andreas Bergthaler dell’”Accademia Austriaca delle Scienze” è altrettanto scettico, minimizzando quello che ha definito “un folle allarmismo” e insistendo sul fatto che sia ancora troppo presto per sapere se il nuovo ceppo cambia radicalmente l’agente patogeno.
Ci sono certamente motivi di cautela. Otto mutazioni nella codifica della proteina sono insolite.
Due sono potenzialmente pericolose:
— una perché rende più facile per il virus legarsi al recettore ACE2;
— l’altra perché provoca una perdita di aminoacidi che hanno un ruolo cruciale nelle difese immunitarie.
Un ceppo correlato presente in Sud Africa sembra colpire sia i giovani che i vecchi.
Un colpo di scena di questo tipo — più simile alla pandemia influenzale del 1918 — sarebbe uno sviluppo davvero inquietante.
Che il nuovo ceppo sia o meno un falso allarme, sarà comunque l’Europa a dover affrontare le maggiori difficoltà nei prossimi tre mesi.
L’attenzione dei media tornerà presto sul “fiasco” delle vaccinazioni nell’UE.
Il Regno Unito ha già inferto il primo colpo vaccinando 500.000 persone e dovrebbe essere in grado di immunizzare le “case di cura”, il personale sanitario e i più vulnerabili in tempi relativamente brevi, con il vaccino tedesco BioNTech mRNA — di cui i tedeschi stessi non dispongono e non disporranno su scala adeguata per lungo tempo, grazie agli errori e all’autocompiacimento dell’”alleanza vaccinale” della Commissione Europea.
Supponendo che il vaccino Oxford-AstraZeneca venga approvato nei prossimi giorni, il Regno Unito sarà in grado di accelerare il ritmo fino a produrre diversi milioni di vaccini alla settimana in un crescendo di vaccinazioni che farà da guida al mondo intero e che spezzerà efficacemente la coda dell’epidemia entro la fine di febbraio.
***
Cronologia del nuovo ceppo Covid:
20 settembre — Il tampone di un paziente del Kent arriva al “Lighthouse Lab” di Milton Keynes e viene inviato a Porton Down per le analisi.
Inizio ottobre — Il tampone svela il nuovo ceppo e il Dipartimento della Salute viene informato.
Inizio novembre — Quasi il 30pc delle infezioni a Londra risulta positivo alla nuova variante.
14 dicembre — Il Segretario alla Sanità Matt Hancock annuncia alla Camera dei Comuni che sono stati identificati oltre 1.000 casi del nuovo ceppo.
18 dicembre — Il comitato Nervtag presenta al PM le prove secondo le quali il ceppo ha una trasmissibilità del 70pc più elevata.
19 dicembre –– Boris Johnson annulla il Natale per milioni di persone imponendo restrizioni Tier 4 a Londra e nel Sud Est del Paese.
***
Una volta che le 10 milioni di persone più a rischio saranno vaccinate, non ci sarà più alcuna giustificazione per chiudere l’economia o per sospendere le antiche libertà.
Il Ministro della Salute Matt Hancock non dovrebbe parlare di ulteriori e lunghe serrate. Dicendo questo sottintende la strategia dello “sradicamento zero” e spinge il principio di precauzione nel regno della follia.
L’effetto dimostrativo del “Blitzkrieg sulla vaccinazione” effettuato nel Regno Unito è suscettibile di provocare un forte mal di stomaco ai leader europei, compreso il signor Macron.
L’UE non darà inizio alle vaccinazioni prima della prossima settimana.
L’”alleanza per il vaccino” della Commissione Europea non ha avuto la possibilità di ordinare le dosi di BioNTech fino a metà novembre.
Questo ha spinto l’UE in basso nella lista delle consegne.
Ma anche così, Bruxelles ha ordinato troppo poche dosi, con grande furore del Ministro della Salute tedesco Jens Spahn.
Per lo più ha scommesso su una serie di vaccini che non saranno disponibili prima della metà dell’anno o della fine del 2021.
I prossimi tre mesi saranno un periodo molto imbarazzante per la classe politica europea — e sarà ancor più imbarazzante se la mutazione fosse così grave come si teme.
L’ironia è che solo il vaccino di Oxford sarà pronto, e in quantità sufficiente per evitare il peggio all’Europa, per la prossima primavera.
È la Gran Bretagna che salverà il Continente. Presto, i titoli di questa settimana lasceranno il posto a una storia molto diversa.
*****
Link Originale: https://www.telegraph.co.uk/business/2020/12/21/mutant-covid-strain-means-even-trouble-europe/
Scelto e tradotto da Franco
*****
Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.