Come descritto nell’articolo precedente, le elezioni presidenziali del 2020 sono state caratterizzate dalla privatizzazione del meccanismo di controllo delle elezioni in tutte le loro fasi.
Il tutto in funzione di influenzare in modo improprio le elezioni presidenziali del 2020 per conto di un particolare candidato.
Il democratico Joe Biden.
Finanziate dal fondatore di Facebook Mark Zuckerberg e da altre compagnie high-tech, organizzazioni di attivisti hanno creato a proposito un sistema elettorale a due livelli che trattava gli elettori in modo diverso a seconda che vivessero in roccaforti storicamente democratiche o repubblicane.
Il denaro privato imponeva la gestione delle elezioni delle città e delle contee contro qualsiasi legge federale.
Le leggi elettorali devono essere approvate dai parlamenti dei singoli stati ed essere coerenti con la costituzione federale.
Inoltre, i governatori e i funzionari degli swing states hanno facilitato, attraverso contratti privati senza approvazione del parlamento locale, la condivisione di informazioni private e sensibili sui cittadini e hanno promosso attivamente i candidati e le agende democratiche.
Questa condivisione ha consentito l’accesso diretto ai dati di valore politico unico ai democratici e ha creato manipolazioni dei registri elettorali statali e dei sistemi e delle macchine di conteggio dei voti.
Questi Stati e i loro funzionari elettorali locali non hanno fatto nulla per mantenere il diritto legale di accedere ai registri elettronici delle macchine di conta dei voti.
Il primo passo per svolgere una elezione corretta è quello di ottenere l’accesso ai registri della macchina, ma i funzionari di questi stati, non sono riusciti a mantenere nemmeno il diritto di revisione.
In effetti, tali Stati hanno privatizzato i sistemi elettorali vendendo ai privati anche il diritto di controllare i registri elettronico per controllare la regolarità dei conteggi.
Con l’escalation di COVID nel marzo del 2020, si è assistito a preoccupanti revisioni con l’intento di minare l’integrità delle elezioni soprattutto tutelando e favorendo il voto postale.
L’uso di schede postali è particolarmente vulnerabile alle frodi, come descritto in dettaglio in uno speciale rapporto bipartisan congressuale redatto dall’ex presidente Jimmy Carter e da James Baker. Qui alcuni link informativi.
http://people.reed.edu/~gronkep/docs/Carter%20Baker%20Report-publicrelease.pdf
Il voto di persona avviene con la presenza di funzionari elettorali addestrati.
Questi funzionari scoraggiano le intimidazioni e sono addestrati per aiutare senza trarre in inganno l’elettore nell’esercizio del suo diritto di voto.
Inoltre, votando di persona si consente l’identificazione degli elettori.
Quando il tutto è esercitato da una società privata senza controlli governativi, ci sono pochi controlli di identità e nessuna garanzia che lo scrutinio sia stato completato senza intimidazioni, coercizioni o addirittura da una persona diversa dall’elettore.
Di conseguenza, gli stati hanno leggi che proteggono l’integrità del voto anticipato o per posta.
A partire dalla primavera del 2020, le organizzazioni affiliate al partito democratico hanno presentato un numero enorme di azioni legali per contestare queste leggi sull’integrità.
Cause legali che hanno cercato di bypassare con l’emergenza Covid i requisiti di identificazione, le scadenze, le condizioni di consegna delle schede, le scadenze di scrutinio e i requisiti di firma.
Anche i governatori degli swing states hanno iniziato a emettere ordini esecutivi di emergenza per favorire il voto per posta o anticipato.
I dati dei sondaggi hanno rivelato che questo sistema ha favorito gli elettori democratici a scapito degli elettori repubblicani che hanno preferito votare di persona.
Queste azioni legali rappresentano l’inizio della formazione di un sistema elettorale a due livelli che favorisce un gruppo di elettori a scapito di altri.
Nel marzo 2020, David Plouffe, ex responsabile della campagna per Il presidente Barak Obama, ha pubblicato il suo libro dal titolo “Una Guida per il Cittadino a Sconfiggere Donald Trump”.
A quel tempo, Plouffe lavorava per le iniziative di beneficenza di Mark Zuckerberg e sua moglie Priscilla Chan.
A pagina 81 del suo libro, Plouffe identifica correttamente che l’elezione presidenziale del 2020 si ridurrà a una lotta di strada senza quartiere concentrata nei grandi centri cittadini che di solito sono le roccaforti del partito democratico.
Plouffe ha in particolare evidenziato un’elevata affluenza alle urne a Milwaukee, Detroit e Philadelphia come chiave per una vittoria democratica.
Subito dopo, è stata “dissotterrata” una organizzazione benefica senza fini di lucro chiamata Center for Tech and Civic Life (CTCL).
Nella storia, i ricavi annuali di CTCL non hanno mai superato 1,2 milioni di dollari mentre nel 2020 ne ha registrati 500 milioni solo da Zuckerberg.
CTCL ha iniziato a inviare agenti negli stati per reclutare le roccaforti democratiche e preparare sovvenzioni ai governi.
Ad esempio, CTCL, nel maggio 2020, ha assegnato una sovvenzione di 100.000 dollari al sindaco di Racine nel Wisconsin indirizzando il sindaco ad accordarsi con altre quattro città (Green Bay, Kenosha, Madison e Milwaukee) per fare una richiesta di sovvenzione congiunta a CTCL.
Queste città, quindi presentano un “Piano elettorale sicuro del Wisconsin” il 15 giugno 2020 a CTCL che provvede a versare 6,3 milioni di dollari per attuare il piano.
Questa privatizzazione di elezioni indebolisce l’Help America Vote Act (HAVA), che richiede che i piani elettorali statali siano presentati ai funzionari federali per l’approvazione.
Inoltre, tale approvazione richiede il rispetto della legge federale sulla protezione e sicurezza del voto.
La fornitura di fondi Zuckerberg-CTCL ha permesso a queste roccaforti democratiche di spendere circa 47 dollari per ogni elettore democratico rispetto a 4 (o in alcuni casi 7) dollari che venivano spesi per gli elettori delle aree repubblicane.
Il “Piano elettorale sicuro del Wisconsin” non è stato scritto dallo stato ma dai privati che, in perfetto stile neoliberista, consideravano le leggi sull’integrità delle elezioni statali come ostacoli e fastidi.
Quindi leggi statali e federali sono state o ignorate o aggirate sfruttando l’emergenza Covid.
Inoltre, CTCL aveva il diritto di richiedere la restituzione di tutti i fondi se i beneficiari non avessero condotto le elezioni secondo le direttive di CTCL stessa.
In effetti, CTCL ha gestito le elezioni in queste cinque città e questi piani hanno violato le leggi federali in vari punti :
1) Il piano ha aggirato i requisiti di identificazione degli elettori per votazioni postali tentando di classificare tutti gli elettori come “confinati a tempo indeterminato” causa COVID e successivamente, avendo ricevuto le critiche della Corte Suprema del Wisconsin, ha ordinato agli impiegati elettorali di non mettere in discussione tali affermazioni.
2) Il piano ha concesso l’uso di cassette postali non presidiate per la raccolta delle schede elettorali.
3) Il piano ha chiuso i centri di conteggio periferici e ha accentrato tutto in pochi grandi centri, giustificando il flusso di centinaia di migliaia di schede elettorali in una sede e l’emarginazione degli osservatori repubblicani che non potevano accedere ai centri di conteggio in quanto privati.
Questi sono solo esempi di cambiamenti radicali nei processi elettorali che ha aperto la porta a frodi significative.
L’impatto dei finanziamenti dei coniugi Zuckerberg è presente anche nell’analisi dei finanziamenti CTCL in Pennsylvania.
Documenti ottenuti tramite ordinanza del tribunale, hanno rivelato una comunicazione tra le autorità di Filadelfia e CTCL e hanno scoperto che CTCL ha pagato moltissimi giudici elettorali a Filadelfia.
CTCL ha ordinato ai funzionari elettorali di Philadelphia di aumentare i seggi nei quartieri a maggioranza democratica e di utilizzare cassette di raccolta non presidiate e addirittura delle unità mobili.
Nella contea democratica Delaware, in Pennsylvania, è stata collocata una casella di raccolta ogni quattro miglia quadrate e ogni 4.000 elettori.
Nelle 59 contee repubblicane c’era una casella di raccolta ogni 1.100 miglia quadrate e ogni 72.000 elettori.
Queste irregolarità esistevano ovunque fosse concesso il denaro di Zuckerberg ai funzionari elettorali locali.
Quindi, nelle sale di conteggio dei voti, Mark Zuckerberg contava più del popolo americano che, a tutti gli effetti, è stato cacciato.
Inoltre, sono stati fatti “accordi di condivisione dei dati” che davano accesso addirittura ai registri elettorali.
Ci sono state organizzazioni che hanno stipulato accordi per l’aggiornamento dei registri elettorali.
Una di queste si chiama Rock the Vote.
Quindi una organizzazione privata con un nome comico ha sostituito gli impiegati statali e federali nell’aggiornamento dei registri elettorali.
Questa è una cosa inaudita in quanto in precedenza, le registrazioni degli elettori venivano inserite esclusivamente da impiegati statali o federali ferreamente controllati dalle autorità ed erano tutti responsabili legalmente e politicamente.
Nessun controllo di questo tipo è stato applicato alla Rock the Vote in quanto organizzazione privata.
Nel Michigan, il direttore sanitario ha accettato un contratto a favore di una filiale di NGP VAN.
NGP VAN è una società affiliata al partito democratico specializzata in raccolta fondi e servizi di elaborazione dati per conto di organizzazioni non-profit autorizzate direttamente dal partito democratico.
Il Michigan ha concesso il contratto di tracciabilità COVID alla filiale del Michigan di NGP VAN.
Il contratto ha permesso questa organizzazione di richiedere informazioni sensibili ai cittadini del Michigan arrivando addirittura alla minaccia di arresto per chi si rifiutava.
Potevano ordinare ai cittadini di consegnare le cartelle cliniche, le informazioni sugli spostamenti e i viaggi, i nomi dei collaboratori e degli amici e altre informazioni di significativo interesse per la privacy e di significativo valore monetario per la raccolta fondi politica.
In base al Freedom Of Information Act o FOIA sono state ottenute delle e-mail che dimostrano che anche il capo politico del Governatore Whitmer è stato coinvolto in questo.
Lo staff del governatore Whitmer ha quindi raccomandato a NGP VAN di creare una filiale nel Michigan a cui sarebbe stato assegnato un contratto di subappalto in modo da nascondere il coinvolgimento di NGP VAN in quanto legata al partito democratico.
Quando queste informazioni sono diventate pubbliche, la Governatrice Whitmer ha affermato di non essere a conoscenza del fatto e di fronte alle pressioni dell’opinione pubblica, ha risolto il contratto.
Per concludere possiamo affermare che il neoliberismo, dopo avere privatizzato tutti gli asset strategici dello stato è arrivato addirittura alla privatizzazione delle elezioni presidenziali del 2020.
Questo rapporto di Amistad rivela quelle relazioni e il metodo in cui i funzionari pubblici hanno collaborato con interessi privati per influenzare impropriamente le elezioni.
Tutto questo mina la democrazia, fa tacere la voce dell’elettorato e mina l’integrità elettorale.
Queste preoccupazioni dovrebbero essere importanti per tutti indipendentemente dall’appartenenza ad un partito o ad un altro.
Siamo al grande reset come lo hanno definito a Davos.
Ma il grande reset deve essere fatto a favore della democrazia, della distribuzione del reddito e del lavoro. Questi oligarchi diventati iper-miliardari con l’inganno e la finanza e non con il lavoro devono essere fermati.
Ollie Savio
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