
Tom Luongo per Gold Goats ‘n Guns
Sono stato in Messico nelle ultime due settimane. Ma non è questo il motivo per cui il mio contributo è stato più scarso del normale.
Le vacanze, in effetti, dovrebbero servire a ricaricarci e a prenderci una pausa dalla routine.
Ma stamattina, mentre sedevo per scrivere, sono stato travolto dal senso dell’inutilità.
E non c’è niente che ti faccia venir meno la voglia di lavorare più del leggere i titoli dei giornali e notare la completa mancanza di coscienza dei media, della nostra leadership politica e, francamente, di chiunque abbia un po’ di cervello.
Oggi viviamo in un mondo in cui il Parlamento di uno degli Stati più importanti dell’Unione, la Pennsylvania, ha pubblicato un rapporto che certifica di come siano stati stati conteggiati più di 200.000 voti rispetto a quelli effettivamente espressi.
E nessuno dei nostri media sembra pensare per un solo attimo che questa sia una notizia.
Peggio ancora, la maggior parte degli americani non si preoccupa nemmeno di queste cose.
E, se dovessimo sbatter loro in faccia le prove, direbbero che deve pur esserci una qualche buona ragione perché tutto questo “non può essere vero”.
L’FBI, che per mesi non è riuscita a trovare niente d’interessante nel portatile di Hunter Biden (e per quattro anni non ha mai fatto niente di sostanziale con il portatile di Anthony Weiner), ha risolto in modo definitivo il caso dell’attentatore di Nashville in meno di 48 ore.
E questa è la stessa conclusione tirata fuori per ogni altro grande evento terroristico nella storia recente di questo Paese: “un pazzoide solitario si è fatto saltare in aria per lanciare un confuso messaggio politico”.
Almeno questa volta hanno avuto il buon senso di legare vagamente il capro espiatorio alla sinistra politica senza trasformarlo in un tardo-MAGA con il “Q-complex”.
Ma in qualche modo sembra che non importi a nessuno. Come a nessuno è importato della mancanza di conclusioni sulla sparatoria di qualche anno fa a Las Vegas.
Avete notato la tendenza?
Le storie che si suppone siano importanti vengono abbandonate nel momento stesso in cui si arriva a qualcosa di quasi scomodo per chi è al potere e che è stato scelto perché ci resti.
Ho sempre pensato che il più grande difetto di Donald Trump fosse quello di non avere il “senso della curiosità” ma, per carità di Dio, rispetto ai cosiddetti giornalisti dei nostri media, rappresenta la seconda venuta al mondo di Sherlock Holmes!
Ci sono irregolarità a tal punto grossolane da richiedere assolutamente una copertura mediatica reale.
E ancora, dopo averci perseguitato per le frodi elettorali avvenute in luoghi come la Bielorussia, la Crimea, il Venezuela, l’Iran, la Serbia, la Georgia etc., dovremmo ingoiare, senza nemmeno una bottiglia di ketchup, la grossolana bugia che questa sia stata l’”elezione più sicura nella storia del Paese”?
Non importa da quale parte dello spettro politico vi troviate, né chi sia il vostro spirito-guida su Twitter, tutte queste cose dovrebbero turbarvi a prescindere.
Eppure, sembra che non inquietino nessuno.
E quindi, non è una decisione della CNN e della Fox quella di non presentare servizi sui brogli perché non vogliono impegnarsi nella ricerca della verità. La decisione è la nostra.
Le udienze al Senato dello Stato della Georgia mi hanno fatto rizzare i capelli in testa, dipingendo un quadro di corruzione così dettagliato da far pensare che si tratti di un set di Mandelbrot.
Ogni tana di coniglio in cui scendete continua in una ancor più profonda, rivelando ulteriori informazioni su quanto siano veramente corrotti e disumani i nostri sistemi politici.
Eppure, i nostri media se ne stanno lì, come scimmie, a sbattere sulle tastiere dei loro iPhone, cercando di convincerci che quello che stanno producendo sia Shakespeare e non una sorta di Engrish autocorretto.

Se abbiamo raggiunto questo livello di sbianchettamento delle notizie e della verità, mi chiedo: “… perché la Corea del Nord è così odiata?”.
Non riesco a pensare a niente di meglio dell’invidia competitiva nello scrivere storie farlocche.
Centinaia di milioni di vite umane vengono distrutte da Governatori e da Capi di Stato troppo zelanti che emettono draconiani ordini di blocco per un virus, aspettando vaccini meno efficaci del nostro sistema immunitario.
Un’OMS compromessa e un confuso CDC emettono settimanalmente raccomandazioni contrastanti e il Dottor Mengele Fauci ammette apertamente di averci mentito.
Ma lo fanno tutti e senza alcun senso della vergogna, versando lacrime di coccodrillo così poco convincenti da esser degne di una seconda classificata a un concorso per Miss America.
Ma possiamo davvero pensare di esser salvi perché il Congresso ha deciso di darci un anticipo di 600 dollari per pagare le tasse del 2020?
Dicendo questo non sto nemmeno scalfendo la superficie.
Sappiamo perché lo stanno facendo — per sostenere l’’acquisizione ostile di ciò che resta dei mercati dei capitali privati e delle proprietà immobiliari, a sostegno del “Great Reset” del “World Economic Forum”.
Tuttavia, mi siedo e vedo persone, altrimenti ragionevoli e naturalmente scettiche, che vivono ancora nella loro normalità, rifiutando la verità e dando la colpa alle vittime.
“Non può essere una cosa così brutta, vero?” … “Nessuna cospirazione può essere così grande, giusto?” … “Si, c’è stata una frode, ma è una cosa banale” … “Voi siete solo dei lagnosi perdenti e Trump ha perso la sua base per la sua orribile politica estera”.
Giuro che non sono mai stato più triste di quanto lo sia ora nel definirmi un libertario.
Questa non è altro che una razionalizzazione fatta per eludere la realtà di ciò che è successo e di ciò che accadrà.
Perché la triste verità è che, non importa chi siate, di fronte a un male mostruoso la prima reazione della maggioranza è quella di rifiutarlo, ma non perché crede che le persone non ne siano capaci.
No, noi rifiutiamo un male di questa portata per mantenere il senso dell’immagine di noi stessi come esseri razionali.
Perché, preoccuparsi delle persone che ammettono la realtà, comporta la responsabilità di fare qualcosa al riguardo.
E fermare il male ci porta via il “tempo da dedicare a noi stessi”.
La stessa operazione è stata fatta con il Covid-19. Con tutti i dati ad esso associati, dalle statistiche sulle morti alla miracolosa immunità all’influenza che gli americani ora sembrano avere, etc.

E … se dobbiamo solo sederci, mascherarci, accettare i 600 dollari, abbassare la testa e “credere a tutte le teste parlanti”, che senso ha sottolineare l’ipocrisia di tutto questo?
Il nuovo Super-Covid è già arrivato ed è ora di credere di nuovo a tutto questo.
Non è questa la vera lezione del 2020?
Non combattete la pazzia aggrappandovi all’illusione che una mascherina non sia una museruola, che le pistole non possano proteggervi e che viviamo in una società con regole approssimative.
Non è a questo che serve tutta questa irrealtà? A desensibilizzarci ai loro oltraggi e a normalizzare le loro bizzarrie?
Insomma, qualcuno crede davvero a una sola parola che esce dalla bocca di Nancy Pelosi?
Non credevo che facessero maschere sufficientemente grandi da contenere il naso di Pinocchio, che a questo punto deve senz’altro avere.
Forse ha dovuto fare talmente tanti interventi di chirurgia plastica, per poterlo contenere, che il naso è crollato come quello di Michael Jackson e in realtà, ora, è solo spazio negativo.
Non so più che dire.
Andrebbe quasi bene assecondare tutte queste sciocchezze se fossero in qualche modo geniali.
Se potessi apprezzare, per qualche verso, le loro abilità di scrittori e di artisti, allora il doppio whisky andrebbe giù in modo un po’ più facile.
Potrei quasi digerirli se si sforzassero anche solo un po’ di convincermi con qualcosa che si avvicini a una buona performance.
Ma ho rinunciato ai loro tentativi secoli fa.
Un po’ di sincerità accompagnata da una segnalazione di virtù renderebbe il gioco degno di essere giocato, ma non possono più darci nemmeno questo.
Ecco quanto disprezzo hanno nei nostri confronti.
Ed è facile per loro nutrire questo disprezzo perché, francamente, è quello che dovremmo avere per noi stessi visto che procediamo come pecore verso la loro distopia.
A meno che il 2021 non sia l’anno in cui tutto cambia.
L’anno in cui finalmente mostriamo un minimo di rispetto verso noi stessi, togliendoci le mascherine, spegnendo gli schermi e preparandoci a combattere più duramente di quanto abbiamo mai fatto finora.
Io sarò qui anche se, a volte, mi sembra inutile.
Ma è una sensazione. E le sensazioni sono effimere e temporanee, come i flirt di Anderson Cooper con la verità.
Il che, credo, sia una buona lezione da assorbire dal 2020.
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Link Originale: https://tomluongo.me/2020/12/30/lesson-2020-whats-point-pointing-hypocrisy/
Scelto e tradotto da Franco