La scomoda verità sui vaccini lentamente emerge, coi fatti. Naturalmente la grande stampa, evidentemente accondiscendete col progetto, non parla dei problemi legati ai vaccini sul COVID, in relazione a quelli basati sull’mRNA, ossia il RNA messaggero in grado di modificare il profilo genetico del paziente. Nessun vaccino basato su mRNA è MAI stato autorizzato prima, tanto meno dopo un periodo di studio ed ingegnerizzazione così breve. Ma il virus del COVID, si, è stato autorizzato. Peccato che l’EMA, l’agenzia sanitaria europea (del farmaco) scrive chiaramente sul suo sito che l’autorizzazione a commerciare tale vaccino è temporanea, in attesa delle verifiche – fatte in corsa, ossia anche, nel mentre, sulla pelle dei pazienti – che il vaccino stesso sia sicuro. Ossia, chi se lo farà inoculare farà da cavia?
Voi direte, solite fantasie… Non direi proprio, v3dasi anzi i fatti. Prendendo spunto all’analisi dettagliata di Marcello Pamio, a cui vi rimando (al LINK), arriviamo ai documenti ufficiali inerenti all’autorizzazione al commercio del vaccino Pfizer-Biontech, pubblicati sul sito dell’EMA (https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/comirnaty-epar-product-information_it.pdf), in cui al punto “E” della relazione si dice chiaramente:
“… La presente autorizzazione all’immissione in commercio è subordinata a condizioni; pertanto ai sensi dell’articolo 14-a(4) del Regolamento 726/2004/CE e successive modifiche, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve completare, entro la tempistica stabilita, le seguenti attività:
Per completare la caratterizzazione del principio attivo e del prodotto finito, il
titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire dati
supplementari: Luglio 2021 (Relazioni intermedie: 31 marzo 2021)
Per garantire una qualità costante del prodotto, il titolare dell’autorizzazione
all’immissione in commercio deve fornire informazioni aggiuntive per
migliorare la strategia di controllo, tra cui le specifiche del principio attivo e
del prodotto finito: Luglio 2021 (Relazioni intermedie: 31 marzo 2021)
Per garantire la coerenza del processo di produzione del prodotto finito, il
titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire ulteriori
dati di validazione: Marzo 2021
Per confermare il profilo di purezza, garantire un controllo di qualità approfondito e assicurare l’uniformità tra i vari lotti lungo tutto il ciclo di vita del prodotto finito, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire informazioni aggiuntive sul processo di sintesi e sulla strategia di controllo per l’eccipiente ALC-0315: Luglio 2021 (Relazioni intermedie: gennaio 2021, aprile 2021)
Per confermare il profilo di purezza, garantire un controllo di qualità
approfondito e assicurare l’uniformità tra i vari lotti lungo tutto il ciclo di vita
del prodotto finito, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
deve fornire informazioni aggiuntive sul processo di sintesi e sulla strategia di
controllo per l’eccipiente ALC-0159: Luglio 2021 (Relazioni intermedie: gennaio 2021, aprile 2021)
Per confermare l’efficacia e la sicurezza di Comirnaty, il titolare
dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire la relazione
finale sullo studio clinico relativa allo studio C4591001 randomizzato,
controllato verso placebo, in cieco per l’osservatore: Dicembre 2023. …”
BANG! (il grassetto nella citazione sopra è nostro, ndr).
Come capite la sicurezza del vaccino sembra tutt’altro che garantita e verrà comunque testata in 3 anni, ossia DOPO la vaccinazione di massa durante il 2021 ad es. in Italia; ovvero sui pazienti che si saranno fatti inoculare il vaccino. A pensar male, ora potrebbe anche essere chiara la follia – secondo lo scrivente – dello scorso passato di voler far vaccinare obbligatoriamente gli italiani (all’estero/in EU non esistono gli stessi obblighi per fortuna!, ndr) per una malattia tutto sommato innocua nel mondo occidentale come il morbillo, che causa pochissimi morti in Italia ogni anno, fatto successo solo pochi anni fa con la ministra Lorenzin (molto vicina anche allora a Ranieri Guerra, ndr). Ossia si voleva forse testare già allora la resistenza degli italiani agli obblighi vaccinali? In vista di quello che sarebbe successo dopo, ossia ai nostri giorni? Chissà…
Ooops! La Cina considera potenzilamente pericoloso il vaccino su base mRNA (al LINK)
Certo, tutto considerato i dubbi non solo permangono, mi sa che addirittura si moltiplicano! Per fortuna all’estero le vaccinazioni non sono obbligatorie, ripeto, dunque esiste la reale possibilità di scelta su vaccino SI vaccino NO. In Italia non saprei dirvi, ormai la Penisola “va selvaggiamente“.
Va infatti ben specificato che le vaccinazioni possono avvenire, in termini assolutamente generali e semplicistice – e per quello che ci è dato sapere anche in relazione ai vaccini COVID -, utilizzando principalmente due strategie di immunizzazione: (1) la prima strategia di immunizzazione è quella classica, alla Louis Pasteur insomma, ossia far entrare in contatto il corpo imano con un virus indebolito in modo da far sviluppare immunità semplicemente allertando il nostro corpo a reagire. Questa è la base di tutti i vaccini che noi storicamente conosciamo, un approccio molto sicuro in termini medico-farmaceutici.
Due pesi e due misure: una spinta a utilizzar i vaccini mRNA in Occidente e nella vecchia EUropa in particolare? Puzza di eugenetica? Il seme del dubbio…
Un’altra strategica operativa è invece agire in modo mai fatto prima, ossia – seconda strategia di immunizzazione – (2) usare il vaccino base mRNA in cui, per il tramite di nanoparticelle (…), viene modificato via mRNA il codice genetico del nostro corpo al fine di fargli produrre alcune proteine ad esempio utili ad allenare il corpo a reagire al virus (…): tale metodo non è MAI stato applicato prima ai vaccini in commercio, ossia non siamo consci delle reazioni a lungo termine.
Per maggiore dettaglio, nella prima categoria, quella dei vaccini classici (come ci ha insegnato Louis Pasteur per intenderci) ci sono i vaccini COVID cinesi, SINOVAC ad esempio, intrinsecamente più sicuri in quanto si conosce bene il processo di immunizzazione. Nella seconda categoria, quella con mRNA, sono compresi principalmente i vaccini COVID di Pfizer-Biontech e anche quelli di Moderna. Precisamente quelli selezionati dallo stato italiano per l’inoculazione ai pazienti italici.
Faccio notare che esiste una terza strategia di immunizzazione, che è quella ddei vaccini COVID di i AstraZeneca ad esempio, che non è basata su mRNA ma su un virus vettore (…): non approfondisco in questa sede tale tipologia di vaccino (britannico) in quanto, faccio notare, il vaccino di AstraZeneca non sarà comunque disponibile in Italia per – si pensa – i prossimi 6 mesi almeno (che caso…).
E’ comunque bene che i documenti ufficiali EMA sui vaccini a base mRNA di cui sopra (nel caso specifico, Pfizer-Biontech) vengano divulgati, in modo che chi vorrà sottoporsi alla vaccinazione COVID con strategia di immunizzazione basata su mRNA sia conscio dei problemi che possono insorgere. In generale è assolutamente un bene essere informati sulle vaccinazioni, ossia anche sui loro rischi visto che restano dei farmaci; in modo da saper pesare i vantaggi e gli svantaggi nella decisione se vaccinarsi o meno (e anche – direi – su quale vaccino autorizzare per l’uso su se stessi, ndr).
In tale contesto resta irrinunciabile il documentario messo in onda qualche giorno fa sulla TV di Stato della Svizzera italiana, al LINK.
MD