Le campane della vittoria stanno già suonando a Twitterville e nei media mainstream. Ma leggete attentamente la dichiarazione del Presidente Trump. Non c’è bisogno di QAnon per capire che la sua non sia una vera e propria concessione
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J.D. Rucker per noqreport
In una dichiarazione rilasciata dal “Vice Capo di Stato Maggiore della Casa Bianca per le Comunicazioni e Direttore dei Social Media”, Dan Scavino, sembrerebbe a prima vista che Donald Trump abbia concesso la vittoria a Biden.
Dopo tutto, ha detto che ci sarà una transizione ordinata il 20 gennaio:
Ad essere realisti, potrebbe essere interpretato come un indizio che il Presidente abbia accettato il suo destino, pur non credendo di aver effettivamente perso.
Non dobbiamo illuderci troppo, vero?
Ma l’attenta formulazione della dichiarazione potrebbe anche indicare (almeno a quanti di noi sono ancora speranzosi) che si tratti di un tentativo per placare chi sta chiedendo la sua rimozione attraverso il 25° emendamento, mentre lui continua a lottare.
Leggete bene la dichiarazione. Ho evidenziato alcuni punti chiave:
“Anche se sono in totale disaccordo con l’esito delle elezioni — e i fatti lo stanno confermando — ci sarà comunque una transizione ordinata il 20 gennaio.
Ho sempre detto che avremmo continuato a lottare per garantire che fossero conteggiati solo i voti legali.
Anche se questo rappresenta la fine del più grande ‘primo mandato’ della storia presidenziale, è comunque solo l’inizio della nostra lotta per rendere l’America di nuovo grande (MAGA)”.
Analizziamo ogni passaggio della dichiarazione.
In primo luogo, c’è scritto che “ci sarà una transizione ordinata”, che è quello che doveva essere detto per placare il nemico.
Ma non dice che ci sarà una “transizione pacifica del potere”, che è quello che normalmente ci si aspetta di leggere in queste dichiarazioni.
Potrebbe essere, una “transizione ordinata”, la rimozione di coloro che hanno mostrato i loro veri colori, compreso il Vicepresidente Mike Pence?
La successiva e cospicua parte della dichiarazione non è affatto ambigua.
C’è scritto che: “continueremo la nostra lotta per garantire che siano contati solo i voti legali”.
Mancano due settimane al giorno dell’inaugurazione. Questo significa che continuerà a lottare.
È importante che il Presidente abbia menzionato i voti che “sono stati” contati e che non abbia fatto una dichiarazione dove dice che “in futuro” si batterà per elezioni più eque.
Quindi, se sta ancora lottando, pensa che ci sia ancora una possibilità.
Forse, sulla base della cosiddetta “Italy connection”, sa che c’è ancora una possibilità per poter vincere.
In modo meno ovvio, il Presidente ha detto che è la fine del “miglior primo mandato”.
Che creda alla possibilità di vincere si potrebbe dedurre dal fatto che non abbia detto “singolo mandato” o, semplicemente “mandato”. Ma forse è un ragionamento un po’ esagerato.
Tuttavia, in senso generale, è esattamente quello che dovrebbe dire se non avesse alcuna intenzione di andarsene.
Infine, ha detto che è “solo l’inizio della nostra lotta”.
Possiamo prenderla in due modi.
Quello più ovvio è che egli intenda continuare a lavorare per rendere l’America “di nuovo grande” attraverso i suoi sforzi futuri, compreso il lancio della “Trump TV” per sostituire Fox News (e altre reti) come canale di notizie televisive di destra.
L’altro modo è che egli intenda restare alla Casa Bianca e continuare a lottare.
In quest’ottica, la dichiarazione è stata fatta per difendersi dalla minaccia di rimozione attraverso il 25° Emendamento.
Per la prima volta nella storia, questa è un’opzione che potrebbe avere successo.
Non perché sia così inadatto da dover essere allontanato meno di due settimane prima dell’Inauguration Day, ma per un motivo molto più brutto.
La paura più grande della “Palude” e del Deep State è che il Presidente Trump si senta messo all’angolo.
Dopo l’ultimo tentativo per correggere le elezioni attraverso il Congresso, molte creature della “Palude e del Deep State” temono che possa fare l’impensabile: declassificare la sporcizia che il Presidente ha su di loro.
Per questo hanno svelato il piano per la rimozione anticipata, quando hanno pensato che Trump avrebbe cominciato a sentire la puntura della sconfitta.
Era una minaccia, ma non a vuoto.
Mi chiedo se il presunto e precipitoso spostamento del Presidente, da Washington DC al Texas (come riportato da diverse fonti), sia dovuto al tentativo di zittirlo mentre davano inizio ai loro piani per rimuoverlo.
Twitter lo ha già oscurato [https://noqreport.com/2021/01/06/twitter-suspends-president-trump-for-12-hours-threatens-to-make-it-indefinite/].
Se riuscissero a scollegarlo dal suo Gabinetto e dai suoi alleati, potrebbero lavorare per rimuoverlo prima che faccia qualcosa di veramente drastico.
Abbiamo parlato di questa possibilità nell’ultimo episodio di noqeport [https://podcasts.apple.com/us/podcast/noq-report/id1509059063].
https://www.facebook.com/watch/?v=1069962770134137&ref=external
Siamo la casa di un numero crescente di conservatori e di patrioti che sostengono Trump, così ho concluso che non fosse un problema parlare della mia teoria.
Prima della dichiarazione del Presidente, pensavo che la possibilità di una “bomba probatoria” sarebbe diminuita nel corso del tempo.
Ora che “Trump ha ammesso” e ha promesso una “transizione ordinata”, sono sicuro al 70% che sarà ancora Presidente il 21 gennaio.
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Link Originale: https://noqreport.com/2021/01/07/today-youll-hear-trump-conceded-he-didnt-hes-likely-just-buying-time/
Scelto e tradotto da Franco