Ho avuto il piacere di sciare diverse volte questo inverno. A parte il freddo e la tanta neve, che non si vedeva da 30 anni, coincidenza vuole proprio nell’anno in cui i jet hanno smesso di volare (in larga parte causa COVID, ndr), ho rilevato interessanti elementi di discussione. Ad esempio un limitatissimo numero di jet che emettono “scie” sopra la Svizzera. Non posso dire lo stesso dell’Italia, dove amici mi hanno inviato immagini di jet che vanno in direzione contraria, jet con ampie ed evidenti scie, strano no? Comunque, [meno aerei = meno scie], ossia meno inquinamento, comunque di quello si tratta. Siamo veramente sicuri che non ci sia dell’altro?
Come spero sapete cerco di essere fattuale, partendo da fonti e da dati, poi facendo in conclusione alcune pensate, senza cadere nella rete dell’immaginazione “estesa”, che odio. Con questo metodo si sgombra i campo dal complottismo: infatti farsi domande è lecito, rispondere è cortesia. Il problema nasce quando le domande, se ben indirizzate e ben argomentate, poi svelano la malafede non di chi le ha fatte ma di chi doveva rispondere e ha invece glissato.
Prima di tutto, il generale Mini tempo fa aveva espresso in concetti semplici la sua tesi secondo cui la guerra del clima, la manipolazione del clima, c’è già, è in corso. Un fatto questo, proveniente da uno dei generali italiani più decorati, ne scrivemmo in passato.
Parimenti sappiamo che esistono tecniche per riscaldare il pianeta inducendo anche minori piogge. Ad esempio iniettando solfati in alta troposfera, uno scienziato come Bernie Levin ne “Searching for the Catastrophe Signal” lo ha anche spiegato, è nozione comune ormai che si “possa fare”. Altra cosa poi è farlo davvero.
Per vostra informazione, conto della serva, sappiate che le nuvole basse raffreddano il pianeta, che poi sono le stesse nuvole che generano la pioggia; quella alte invece, i simil cirri, innalzano la temperatura, innescando nel caso reazioni complesse in atmosfera che riducono le precipitazioni. Chiaramente i cirri sono circa all’altezza dove viaggiano gli aerei commerciali.
Dunque, la ratio è “crea i simil cirri e alzi la temperatura, riducendo le precipitazioni“, più o meno così. Quest’anno causa COVID abbiamo avuto ed avremo meno jet (quindi meno scie di inquinamento) e dunque guarda caso ci sono state assai più precipitazioni, nevicate che direi non si vedevano da decenni. E temperatura attorno alle Alpi decisamente fredde. Anche questo un fatto su cui bisogna interrrogarsi.
Un altro fatto saliente avvenuto quest’anno è stato anche il ritiro degli USA dal trattato Open Skies, effettivo da novembre scorso. La Russia si è affrettata a ritirarsi anch’essa giorni fa, di fatto facendo decadere detto trattato. Anche questo un fatto, pesantisssimo. Del Trattato citato conosciamo solo le parti pubbliche, non i protocolli segreti, che non sono stati pubblicati, come ovvio. Protocolli che esistono sempre in trattati del genere, dove l’intelligence si mescola con i commerci e coi militari. Speriamo che tali protocolli, se esistenti, non prevedessero anche la manipolazione concordata e congiunta del clima, (per scaldarlo?). Chissà, questa è una domanda che già so – per il momento – resterà senza risposta.
Ora, torno agli aerei sopra la Svizzera contrails-free (senza scie) di questi giorni e mi chiedo: ci sarà una correlazione tra neve, freddo vs. meno scie date anche da meno aerei? Anche pensando all’Italia, dove – che so – magari lo stesso aereo che emette zero contrails in Svizzera, poi invece le emette in Italia…
Facciamo ora una breve analisi causa-effetto, per capirci qualcosa. Nel caso ipotetico, possibile che siano stati usati solfati in atmosfera in passato per scaldare il clima? E nel caso, quale sarebbe il famoso cui prodest? Certo, maggiore temperatura percepita uguale.… nuove tecnologie! Ad esempio l’auto elettrica: sebbene sia un aborto termodinamico in termini di efficienze e di riduzione dell’inquinamento da CO2, quanto meno con le tecnologie attuali continua a d essere spinta dai media e dall’establishment politico-economico, senza porsi domande di dove stiamo andando (varie e rinomate fonti hanno dimostrato ormai l’auto elettrica emette più CO2 di un diesel di nuova generazione, ndr).
In effetti tutti sappiamo che in questi anni il sole si sta raffreddando, con una riduzione elevata di macchie solari – ne parlammo tempo fa -, dunque che senso ha pensare di schermare il cielo per proteggerci dai raggi solari sempre meno forti?
Forse sarebbe più utile, in caso di raffreddamento del clima causato dal raffreddamento della stella sopra di noi, di cercare di non fare scappare il calore terrestre, non l’inverso. O sbaglio? Ossia scaldare il pianeta. Notasi: che il sole si stia diciamo raffreddando, lo fa ciclicamente, è un dato di fatto facilmente rilevabile con qualsiasi motore di ricerca, causa riduzione delle macchie solari (…).
Sta di fatto che, secondo la teoria mainstram, sarebbe la CO2 la colpevole del riscaldamento climatico. Sarebbe… E la CO2 da autotrazione sarebbe la colpevole in particolare. Sebbene la CO2 di tale settore specifico – autotrasporti, per lo più privati – rappresenti qualche punto percentuale delle emissioni totali di CO2 in atmosfera, antropogeniche e non. Dunque la soluzione sarebbe secondo alcuni l’auto elettrica che, con le tecnologie attuali, produce più CO2 dei motori termici tradizionali. Qualcosa non torna.
Tutto questo va sommato alla famosa teoria dell’Hockey Stick del prof. Mann, in cui si correla l’aumento della temperatura terrestre con la CO2: sappiate che è stata clamorosamente sbugiardata dalle Corti Canadesi, visto che lo stesso autore è stato incapace di ricostruirla in modo convincente. Ossia, difatto, tale grafico è incosistente con le prove scientifiche. Questo capita dopo le bugie del Climagate/Climategate attorno al 2008-2011, in cui più o meno gli stessi cattedratici oggi impegnati a a difendere la teoria del riscaldamento causa CO2 furono sorpresi a manipolare i dati per dimostrate un riscaldamento che invece non c’era, quanto meno nei termini in cui venivano presentati. Storia anche questa.
Torniamo a noi.
Fa freddo E c’è molta neve, oggi. E non ci sono aerei. Ed il sole si raffredda. Dunque, che fa in tale contesto il solito Bill Gates? Si impegna in un progetto atto a schermare il cielo dai raggi solari, “per evitare il riscaldamento climatico” iniettando sostanze non in alta troposfera – dove viaggiano i jet – ma addirittura in stratosfera, direttamente (in teoria, CaCO3, si dice; cosa venga/verrà/verrebbe immesso veramente non è dato al momento sapere). Con lo scopo di raffreddare il pianeta, secondo le ipotesi di progetto.
In effetti pensandoci bene, avevo già letto da qualche parte la teoria di iniettare in stratosfera particelle che non si ossidino in grado di riflettere i raggi del sole. Anzi no, in grado di riflettere i raggi termici verso l’interno, ossia nel caso nostro verso la terra. Quale era il libro?
Rothshild’s boat
Ah si, ora ricordo, era un libro visionario di un certo Zecharia Sitchin, dove parlava di alieni che avrebbero iniettato particelle di oro in alta atmosfera per tenere il pianeta diciamo “caldo”, una storia davvero visionaria, che discute di alieni di altri pianeti che ogni migliaia di anni arriverebbero vicini alla terra. Per chi ci crede, io mi astengo dalle valutazioni del caso…. Ma la simmetria delle spiegazioni sue e di Bill Gates fa un po’ pensare, che dite?
La cosa che però incuriosisce è che lo stesso Bill Gates di cui sopra, assieme ai suoi accoliti – Rothschild in primis – stia pagando lo sviluppo di un telescopio in Cile che dovrebbe dare i primi risultati nel 2023; telescopio che dovrebbe indagare pianeti in avvicinamento alla terra precisamente nella zona di cielo che il visionario Sitchin indicava, nel suo libro.
Un caso, certamente un caso, lasciamo perdere ogni considerazione in riguardo, vi prego.
Sta di fatto che sul clima sono tante le cose strane che stanno accadendo, altrettante le verità che forse ci tacciono. Da qui in avanti temo bisognerà avere la mente molto aperta onde evitare di essere travolti dagli eventi (e dalle bugie interessate).
Intanto godiamoci la neve! Senza aerei sulla testa e senza le loro scie, diciamo oggi soprattutto fuori dalla Svizzera.
MD
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