Inutile cercare di interpretare gli eventi attuali, troppo complesso il quadro. Tra un Biden che compare in TV una volta più giovanile, una volta più invecchiato, sarà l’età o il doping mediatico con ceroni vari (…), le cose va detto che si muovono davvero sotto traccia. Dunque, ad un provvedimento dem per i transgender nell’esercito, un dettaglio tutto sommato coi tempi che corrono, se ne aggiungono 5 che rispecchiano la vecchia linea Trump. Intanto in Europa, dove si pensava di aver vinto, qualcuno inizia ad avere dubbi…
Che Washington sia oggi diversa da come eravamo stati abituati, assai diversa in questi giorni, è chiaro: mai si è visto restare di stanza al Campidoglio una rappresentanza militare armata così numerosa. Ufficialmente per difendere il Campidoglio da Antifa, in pratica molti temono ci sia dell’altro. Ossia, un Biden sotto tutela, come sembrerebbe dalle prime mosse bideniane: blocco della circolazione con l’Europa; una sorta di MAGA malcelato con acquisto prioritario di beni USA; venti di guerra in Iran dove Obama e Clinton invece volevano la pace; collaborazione a tutto tondo con Tel Aviv per la guerra a Tehran. E ferri corti con la Cina, che chiaramente – invece – dovrebbe poter ricattare la famiglia Biden a ben vedere, dai video emersi del figlio Hunter.
Sorge onestamente il dubbio che i militari USA, avendo analizzato e capito la situazione elettorale dello scorso novembre, abbiamo messo un cordone sanitario attorno ai Bidens. E dunque costui, il Presidente intendo, forse non è poi così prono a prender oggi decisioni importanti e sgarbate nei confronti del proprio Paese.
"Biden told CNN he believed the outcome would be different if Trump had six months left in his term, but said he doesn't think 17 Republican senators will vote to convict Trump." https://t.co/tWRgwCPSJD
— Nicholas Fandos (@npfandos) January 26, 2021
“House Delivers Impeachment Article To Senate But Biden Doesn’t Think Trump Will Be Convicted” -MONDAY, JAN 25, 2021 – 22:50
Su Twitter seguo un ex ambasciatore francese che, stizzito, ha manifestato immediatamente la sua amarezza per la piega presa da Biden, obiettivamente inattesa nei rapporti diventati subito durissimi ad esempio con l’EU. Appunto, proprio ieri la NATO Europa ha inviato dei bei video su esercitazioni congiunte di incursori in…. Grecia! Un pensierino agli amici turchi di Angela Merkel è un passo dovuto ed anche immediato….
Insomma, voi sapete quanto siamo rimasti sorpresi – e delusi – dal fatto che gli USA avessero permesso, permettetemi, uno sputtanamento globale e mondiale del proprio sistema elettorale post novembre scorso. Lo stesso gen. Flynn lo ha detto chiaramente, in pubblico, che gli spiaceva vis a vis con i partner esteri, che da novembre scorso vedevano dall’esterno gli USA non più come la patria della democrazia…
Anche noi non ne abbiamo fatto mistero: se un paese come gli USA permette la violenza prima di tutto, notate bene, elettorale e sistemica, significa che non ha più lo spessore nè etico nè morale per gestire e comandare il mondo di mezzo. Infatti quello che tutti noi abbiamo “comprato” dalla guerra fredda è il sogno di meritocrazia americana. E non l’appiattimento sovietico, con annessi brogli elettorali.
Non era e non è possibile pensare che, per fare ricchi 4 miliardari, in Russia si chiamavano oligarchi, e dare la cadrega a 400 politici, si mandasse/mandi a quel paese uno Stato ricco e potente, certe cose succedono solo in paesi colonia come l’Italia, non negli USA!
Dunque osserviamo stupiti gli accadimenti di questi giorni, sotto molto aspetti incredibili. E meditiamo sugli eventi là a da venire. Con un Trump tranquillissimo, certo che fino a quando il Campidoglio sarà circondato di militari sarà obiettivamente difficile votare la censura o l’impeachment ritardato. Forse in attesa del fatidico “incidente”, molti dicono – anche nella finanza – che oggi siamo nel 1941 (l’anno di Pearl Harbour, ndr).
In Europa le cose intanto vanno sempre più selvaggiamente. Il COVID, utile ad abbattere Trump, ora sta corrodendo alla radice la crescita economica in EU. Con l’Italia pronta a saltare per aria, tempo un anno. E forse con lei la stessa EU, gli avvoltoi sono già disposti attorno alle spoglie italiche. E con un Matteo Renzi, baldanzosissimo appena Biden è stato eletto – ed appena prima -, immediatamente dopo la conferma del 20.1 rimbalzato dal sistema tutto e dai media quasi fosse un appestato, nel suo tentativo non tanto di far cadere il governo Conte, un atto dovuto post Trump, quanto di cercare di riciclarsi.
No, il sistema ha detto no, Renzi deve stare fuori. E quando queste cose succedono, con tutti i media d’accordo, pur avendo vinto le elezioni il proprio teorico sponsor USA, vuol dire che niente è come sembra.
Lo abbiamo detto in tempi non sospetti: chi ha tramato contro gli USA, ieri per oggi, dovrà renderne conto, la pace è solo apparente, forse la guerra è già iniziata (ed in guerra sono i militari a tirare le fila, ndr). E dunque, ci si dovrà riferire forse non direttamente a Biden ma a chi ce l’ha sotto tutela, a difesa degli States. Forse varrebbe la pena di ripartire dal caso dei fratelli Occhionero, finiti loro malgrado in un cul de sac nel bel mezzo del tentativo di affossare Trump da pare di governi stranieri teoricamente alleati, che dite?
Scommetto – ed un po’ temo – che tale dossier ritornerà in auge fra qualche tempo.
Il tempo ci dirà.
MD
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