Scrissi in passato su Euro, Dollaro, bilance commerciali degli stati, vedasi oltre. La faccio breve: se sale oro e argento il dollaro si schianta, sta nelle correlazioni degli AI e nella mole della speculazione a credito (leva), regole che valgono da decenni. La grande inflazione degli anni ’80, con Reagan, coincise con la speculazione sull’argento al rialzo dei fratelli Hunt. Dunque, Ag = inflazione, che poi si tira dietro anche l’oro come correlazione. Questo è un dato di fatto che chiunque mastichi finanza conosce.
Ma il punto è un altro: se Ag e Au salgono, il dollaro crolla, nel medio termine. Se non ci credete guardate al post subprime: il dollaro era a 1,50 sull’euro, con oro e soprattutto argento che volavano; tale cambio stava per fracassare la Germania, paese con export ad alto valore aggiunto (l’Italia, con basso valore aggiunto, tutto sommato trova sempre acquirenti per il suo parmigiano reggiano ad esempio, …). Tanto che l’EU, per sopravvivere, tutta l’EU, UK inclusa, fu costretta a fare il sacco dell’Italia, unico paese per altro uscito indenne dalla crisi subprime (…).
Il risiko globale ed il dollaro tenuto alto ad arte, impedendo a Trump di svalutare. In attesa del macroevento
Oggi ci risiamo: gli USA sono messi male e stano svalutando, vogliono svalutare (ultima volta: dopo la crisi subprime; penultima volta: durante l’era Carter, in entrata nell’era Reagan, ndr). Come vi dico da anni, è in piedi un sistema per evitare la svalutazione del dollaro, che fracasserebbe il sistema globalista; non a caso lo stesso sistema globalista che fu ed è anti Trump. Ossia il sistema che trae linfa dagli acquisti di USA e mondo anglosassone di beni per prodotti soprattutto da Cina e Germania.
[Dollaro debole = riduzione consumi USA = riduzione import USA = crollo di benessere e potere di Cina e Germania, che esportano nel mondo anglo]
In realtà, coscienti dello status attuale, i globalisti hanno messo in atto da anni strumenti per evitare la svalutazione del dollaro, per loro mortale. Dunque, Svizzera e Cina riciclano i dollari provenienti dal loro export senza cambiarli in altre monete; ossia evitando il riacquisto delle loro monete coi dollari, monete considerate anche giustamente come relativamente solide, comprando azioni USA (CHF su tutti, ma ormai anche RMB e €, ndr).
Infatti la Banca Nazionale Svizzera (SNB) è il primo acquirente diciamo statale di azioni USA, comprate coi dollari che la SNB acquista sul mercato vendendo franchi svizzeri per evitare che il franco si rivaluti troppo, ossia evitando che il dollaro debole fracassi i propri esportatori.
In tale modo Cina, Germani, e Svizzera evitano di vedere dollari sul mercato e dunque il dollaro resta forte, suicidando l’economia USA a vantaggio dei paesi esportatori (…). Questo è il piano, ormai il segreto di Pulcinella per gli addetti ai lavori.
Ma……
Perfetto, dal post Nixon, quando gli USA smisero di essere esportatori seriali, post Vietnam, gli USa sostengono l'export di Cona e Germania!
— mittdolcino.com (@mittdolcino) February 1, 2021
Con l'accordo del Plaza, Reagan mise una pezza; poi, PRECISAMENTE, andarono su i Clinton e ci fu il crollo del trade balance USA! https://t.co/DlY2BCy7T5
Ma… esiste un problema! Da sempre il dollaro e l’argento sono i guardiani dell’inflazione, o meglio della variabili all’inflazione correlate (…). Sale l’argento e l’oro, dunque crolla il dollaro. Assioma valido da decenni, che ha un suo fondamento materiale, dato dalla scarsezza dei beni fisici reali vs. carta stampata in abbondanza (…). Sfruttata dalle grandi banche e fondi a leva, ossia anticipando 1/100 o anche meno di margine per “shortare” i metalli preziosi per evitare che il dollaro si svaluti (= Ag e Au proxy al contrario del valore del dollaro, ndr).
Dunque per evitare che i metalli preziosi si alzino di prezzo, causando, per il gioco delle correlazioni, una discesa del dollaro, i globalisti, molto probabilmente di concerto con le bullion banks (le banche che gestiscono il trading fisico-finanziario dei metalli preziosi) sembra abbiano messo in piedi una rete di protezione sulla salita di detti metalli.
https://scenarieconomici.it/leu-cadra-con-la-rivalutazione-delleuro-e-del-petrolio-per-sopravvivere-berlino-dovra-svalutare-la-moneta-unica-ossia-mantenere-i-periferici-in-crisi-costante-con-collasso-a-term/
Per fare questo, chiaramente ci sono speculazioni, pesanti, anche punite con condanne, dalle autorità, vedasi la multa miliardaria a JP Morgan, dunque non è più complottismo la manipolazione di detti mercati, ma realtà (dal 2020, con Trump, vedasi sopra)!! In pratica, nel caso specifico si è manipolato il prezzo dell’oro ad esempio, per anni, con condanne sonanti a vaticinare il sistematico atto, a carico delle grandi banche mondiali, una truffa organizzata (LINK, LINK, LINK, LINK, LINK).
Dunque, oggi non è detto che i redditers vinceranno cercando di far saltare il banco comprando argento. Ma vi posso assicurare che quando partono i margin call non c’è Supremo che tenga: o aggiungi soldi al conto o compri lo short.
NOTASI BENE: per raggiungere gli scopi di eliminare la manipolazione finanziaria dei mercati, ad es. per il sottostante di cui al titolo, è nel caso ipotizzare di comprare argento FISICO, non argento via ETF (ossia, ad es., monete!)
Rischiamo di essere vicini al redde rationem.
Il mio piccolo contributo l’ho dato, una scelta personale che NON è assolutamente sollecitazione al pubblico risparmio nè tanto meno un consiglio di acquisto (visto che lo scopo NON è quello di guadagnare dei soldi, vedasi oltre). Al limite se andasse male fonderò il metallo per farci posate, ma la soddisfazione di dire che anche io “ci ho provato” a ripagare pan per focaccia il clan delle finanza dei derivati [in antitesi all’economia reale, ossia ai prodotti “fisici”, ndr] me la voglio togliere, già assunto il costo (compro argento da tempo, non da oggi ndr).
Chiaro, dell’argento a me frega pochissimo, idem della speculazione al rialzo del metallo. A me interessa fare saltare il banco, prima di tutto facendo saltare l’€, tornando all’economia reale. Come sempre.
MD
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Disclaimer (*)
Quanto contenuto nell’articolo sopra NON vuole essere in alcun modo, nè in alcun modo rappresenta – nè deve rappresentare – sollecitazione al pubblico risparmio, nè una sollecitazione a prendere posizioni simili. Quanto sopra rappresenta una scelta personale, dettata da motivi che ritengo siano parte dell’etica dell’autore, dunque avulsi da qualsiasi volontà di proselitismo finanziario. Ben notando che, nel caso specifico, lo scopo NON è lucrare sui movimenti dei mercati, ma dare seguito alla convinzione di poter contribuire personalmente a correggere la pratica bizzarra a dir poco di manipolazione dei prezzi di mercato ad es. dei metalli preziosi coi derivati, come evidenziato dalle sentenze sopra citate.
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