Libera riduzione dell’articolo di John W. Whitehead & Nisha Whitehead per The Rutheford Institute
“A loro non si chiedeva altro che un po’ di patriottismo primitivo al quale poter fare appello tutte le volte in cui era necessario far loro accettare un prolungamento dell’orario di lavoro o la riduzione delle razioni.
E, qualora fossero insoddisfatti, come a volte accadeva, lo scontento non aveva sbocchi perché, privi di una visione generale dei fatti, finivano per convogliarlo su rivendicazioni del tutto secondarie.
Il male maggiore sfuggiva alla loro comprensione” — George Orwell, 1984
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Vediamo di esser chiari su un punto: l’impeachment di Donald Trump è uno spreco di tempo e di denaro.
Questo processo non porterà ad alcun risultato e non migliorerà la condizione dell’americano medio.
Non farà altro che rimarcare la farsa, che oggi è diventata sinonimo di politica.
Mentre la nazione viene distratta dalla politica del “panem et circenses”, la kakistocrazia (*) continua a risucchiare gli americani in un universo parallelo, dove la Costituzione non ha valore e il Governo cumula tutti i poteri, generando caos e seminando follia su tutto ciò e su tutti coloro che ricadono sotto la sua sfera d’influenza.
Di conseguenza, ecco cosa propongo: processiamo il Deep State e la sua cabala di agenti governativi accusandoli di cospirazione per voler espandere l’influenza federale sui cittadini.
Il processo di erosione delle nostre libertà è stato così lungo (**) che è difficile determinare con esattezza il momento in cui tutto cominciò ad andare in malora.
Stiamo andando a fondo e anche con una certa celerità.
Il Deep State ci sprona verso una guerra civile non perché siamo veramente divisi, ma perché questo è il modo in cui i governi corrotti controllano la popolazione: il classico “divide et impera”.
Questi sono tempi pericolosi ma non per i crimini violenti (che sono ai minimi storici), per il terrorismo (che, statisticamente, è raro), per un’invasione straniera, per la pandemia o perché gruppi di persone infuriate (i cosiddetti “terroristi interni”) stanno cercando di ribaltare il risultato delle elezioni.
No, il vero pericolo da affrontare viene dal Deep State degli Stati Uniti.
Il pericolo che “We the People” deve affrontare viene dagli impostori infiltrati nel Governo, che si sono presi il diritto di sfondare le porte di casa nel cuore della notte, di sparare ai nostri cani e di terrorizzare le nostre famiglie.
Questo pericolo proviene da burocrati avidi e affamati di potere che non si fermeranno nemmeno davanti alla Costituzione … da politici avidi e da conglomerati economici il cui solo pensiero è il profitto … da uno “stato di sorveglianza” sempre più pervasivo.
Provate a considerare tutte le strategie (meschine, deviate, diaboliche, pericolose, debilitanti, disoneste, disumane, demoniache, depravate, disonoranti, disilluse, discriminanti, dittatoriali) inflitte a “We the People” da questo regime burocratico e totalitario che ha cessato di essere “a government of the people, by the people and for the people”.
Se c’è una massima che sembra guidare l’operato della “palude” è che il contribuente americano vada spennato.
I contribuenti sono obbligati a finanziare guerre senza fine che non servono a tutelare la nostra libertà e la nostra sicurezza, ma a gonfiare i bilanci segreti delle Agenzie Governative, come quella per la Sicurezza Nazionale, con i suoi obiettivi occulti e le sue attività clandestine.
Gli Americani non sono più innocenti fino a prova contraria: questo diritto è stato usurpato da una nuova norma secondo cui tutti i cittadini sono sospetti a prescindere.
Basti pensare alla pratica di fermare e di perquisire chiunque stia camminando lungo la strada, senza alcuna evidenza d’infrazione.
Questo è ciò che vuol fare il nuovo Governo che, in combutta con i collusi conglomerati economici, vuol sottomettere gli Americani a una sorta di scansionamento e alla registrazione digitale delle loro vite (peraltro senza consenso), salvo immagazzinare quei dati per un utilizzo sconosciuto.
In questo modo, realizzerà la “società del sospetto” cui aspira, efficiente e pervasiva, in cui tutti noi siamo potenzialmente colpevoli di una qualche infrazione.
Gli Americani non hanno più diritto alla legittima difesa.
Conseguenza delle sparatorie degli ultimi anni, l’argomento del “controllo delle armi da fuoco” è diventato scottante.
Chi sostiene la necessità di una riforma ritiene che il Secondo Emendamento debba essere valido solo per gli Agenti governativi.
Quindi, gli Americani che posseggono legalmente un’arma da fuoco vengono trattati con sospetto e, talvolta, con una prepotenza eccessiva.
Gli Americani non hanno più diritto alla proprietà privata
Se gli Agenti governativi possono irrompere nella vostra casa, sfondare la porta, uccidere il cane, danneggiare i mobili e terrorizzare tutta la famiglia, questo significa che la vostra proprietà non è più un bene privato ma appartiene al Governo.
Allo stesso modo, se gli Agenti governativi possono multarvi se coltivate ortaggi nel vostro giardino, se pregate con gli amici nel vostro salotto, se installate pannelli solari sul tetto e se allevate polli nel retro della casa, non siete più proprietari della vostra casa.
Gli Americani non hanno più diritto all’integrità del loro corpo
Le Sentenze della Corte Suprema, volte a indebolire il Quarto Emendamento e a giustificare perquisizioni invasive, ci hanno lasciati indifesi contro la Polizia — che è legittimata a prelevare forzosamente il nostro sangue, a fare indagini corporali e a sondarci intimamente.
Non è poi così inusuale sentire storie di uomini e donne che vengono sottoposti a violenze da parte della Polizia durante il corso di un “normale” controllo stradale.
Quello che resta da capire è come verrà gestita questa iper-vigilanza riguardo le vaccinazioni per il Covid-19 — e come impatterà sull’integrità dei nostri corpi.
Gli Americani non hanno più diritto alla privacy
Nonostante lo stupefacente numero di testimonianze sulle Agenzie che spiano le chiamate telefoniche, le attività sui social, le ricerche di Google, le email, gli acquisti on-line, i conti bancari, i trasferimenti per lavoro etc, niente è stato fatto per controbilanciare questi abusi.
Al contrario, siamo sempre più assuefatti all’idea di questi campi di concentramento elettronici.
Gli Americani non possono più fare affidamento sulle nostre Corti per avere giustizia
La Corte Suprema venne fondata per intervenire e proteggere i cittadini dal Governo e dai suoi Agenti, qualora avessero superato i limiti.
Nonostante questo, i Governi hanno trasformato la Corte Suprema nell’Architetto dello “stato di polizia americano” nel quale viviamo.
Tutto questo a fronte delle Corti Minori che si sono autoproclamate “gestori dell’ordine costituito”, per far avanzare l’agenda del Deep State a prescindere da quanto sia effettivamente legale.
Gli Americani non hanno più un Governo di rappresentanza popolare
Abbiamo superato l’età della rappresentanza popolare e siamo entrati in una nuova epoca, quella dell’autoritarismo.
In un suo studio, la “Princeton and Northwestern University” ha concluso che il Governo non rappresenti più la maggioranza dei cittadini Americani.
Il Governo, piuttosto, è nelle mani dei più ricchi e dei più potenti: la cosiddetta “élite economica”.
In più, quei ricercatori hanno puntualizzato che le politiche attuate da questa élite sono state quasi sempre a favore degli interessi delle lobby e dei gruppi finanziari.
In altre parole, siamo governati da un’oligarchia camuffata da democrazia e siamo presumibilmente sulla buona strada che ci porta verso il fascismo: una forma di governo guidata dagli enormi interessi dei privati, dove sono i flussi economici a decidere le politiche e le persone sono considerate meri soggetti da controllare.
Se il fascismo s’imponesse in America, resterebbe comunque un’ombra della vecchia democrazia: sarà in ogni caso un fascismo amichevole.
I legislatori continuerebbero a riunirsi. Ci sarebbero le elezioni e i media continuerebbero a trasmettere programmi d’intrattenimento e di politica.
Il consenso dei governati, tuttavia, non sarà più richiesto.
Il vero controllo passerà nelle mani di una ristretta oligarchia che guiderà il Governo da dietro le quinte.
Vi ricorda qualcosa?
Senza ombra di dubbio, in questo momento siamo governati da un’oligarchia che ha interessi comuni nel Governo e nell’Impresa.
Ci siamo mossi verso un “corporativismo” che, per il momento, è sulla strada per arrivare a una completa fioritura fascista.
Il corporativismo, ricordiamo, si realizza quando gli interessi economici dei pochi prevalgono su quelli dei molti.
La storia ci mostra che, dopo aver abbandonato qualsivoglia sembianza di Governo Costituzionale, si entra in uno “stato totalitario” dove tutti i cittadini sono sospetti e la necessità di sicurezza è anteposta alla libertà.
Anche con i suoi continui cambi di casacca, questa perversa pagliacciata è diventata la nuova normalità dell’America.
E’ come se fossimo in un circolo continuo, costretti a rivivere sempre le stesse cose: aggressioni alla nostra libertà, disprezzo per le leggi, sottomissione al Deep State, solito Governo corrotto e opportunista.
Come ho detto nel mio libro “Battlefield America: The War on American People”, il Deep State al potere ci vuole distratti, alienati, divisi sulle questioni politiche, sulle questioni economiche, sulla religione, sulla questione razziale e sul sistema dei valori.
Come ha osservato George Orwell, “La vera divisione non è fra conservatori e rivoluzionari, ma fra autoritarismo e libertà”.
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(*) Governo gestito da politici senza principi e da istituzioni disoneste che assecondano i peggiori vizi della natura umana e non hanno alcun riguardo nei confronti dei diritti delle persone.
(**) Ci hanno abbindolato sventolandoci in faccia la necessità di una sicurezza nazionale e di una pace globale che devono essere preservate anche con leggi marziali. Sono state presentate sotto le mentite spoglie di un’esigenza di ordine pubblico, consolidate da uno “stato di polizia” sempre più pervasivo ed infine volute da un’élite politica determinata a concentrare su sé stessa tutto il potere e ad ogni costo.
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Link Originale:
Scelto e tradotto da l’Alessandrino
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