Anche M. Draghi, come G. Conte, non è stato votato da nessuno….
Ormai c’è il governo Draghi! Tutti sul suo carro dunque, nessuna opposizione! Solo Giorgia Meloni ci ha provato! Peccato che appena ha osato rifiutare il supporto al governo dell’amico fraterno di Francesco Cossiga, si sa che c’era molta stima con Draghi, subito è stata attaccata dalla stampa MSM (anche tra Draghi e Paolo Savona c’è/c’era smisurata amicizia e deferenza reciproca, …, …). Addirittura facendo emergere chiaro il messaggio altrimenti indicibile: che il compagno della leader di FdI, nonchè padre della sua prole, lavora per il gruppo imprenditoriale di Berlusconi… Da buon intenditore…
Or dunque, pensiamoci un attimo: oggi “loro” vogliono un paese senza opposizione; dunque tutti devono essere d’accordo con Draghi e con le sue ricette! Anche se le ricette NON le si conosce.
Appunto, domandatevi – libro di storia alla mano – come va a finire un paese che non mette in discussione le ricette del proprio governante? Non a caso, tale regime senza opposizione si chiama dittatura.
Bene, andiamo per gradi: ma a cosa serve un dittatore?
Facile, a fare cambiare le abitudini al popolo, di norma, tagliando col passato e peggiorando le condizioni di vita della plebe. I politici italici, onde evitare di essere tagliati loro stessi, si sono dunque allineati al dittatore, sembrerebbe, oggi, in Italia. Sacrificando il volgo e le promesse elettorali fatte, per sopravvivere – appunto – loro stessi, i politici.
L’Argentina avvertì anche la Grecia prima dell’arrivo della troika…
Ecco dunque spiegato il trend in atto: si sta cancellando l’opposizione appoggiando a 360 gradi Mario Draghi, ormai diventato il Salvatore della Patria, l’uomo della Provvidenza. E anche oltre….
Il più grande storico mondiale dei fascismi, Robert O. Paxton, tanto bravo da far digerire ai francesi che il regime di Vichy era il riflesso quasi pavloniano di una radice proto-fascista-(nazista) delle elites d’oltralpe, ci spiega infatti che i fascismi nascono di norma a sinistra e per nobili fini, poi degradano verso la dittatura.
Gli esempi sono tantissimi: Pol Pot, Stalin, Mussolini, Hitler. Lo stesso Peron, il cui degrado portò al regime dei generali Videla et al.. Ben ricordando che all’inizio del processo involutivo la radice del fascismo, inteso in senso generico ossia come movimento e non legandolo personalmente ad es. alla figura di Benito Mussonini, (si tratta infatti di spiegare i fascismi, non “il fascismo”) è un regime sempre democratico sulla carta, addirittura con vittorie elettorali diciamo in elezioni libere. Questo all’inizio del processo dittatoriale, nel caso….
Cosa porta la dittatura…
Andando però a vedere cosa succede alla “fine del regime“, ossia cosa succede alle popolazioni durante la dittatura, praticamente non ci sono eccezioni: c’è il crollo del livello di vita e si perde generalmente la libertà, questo è quanto la storia ci insegna. Crollo che di norma prosegue per svariati anni dopo la scomparsa del dittatore. Con una forte asimmetria tra come stanno gli “amici del regime”, una piccola minoranza, e tutti gli altri…
Si noti che durante la dittatura anche la giustizia è adattata alle esigenze del dittatore, ossia con una cooptazione di fatto dei giudici nelle loro sentenze; dunque in dittatura non esistono – strettamente parlando – degli abusi legali, visto che è tutto a norma di legge. Con giudici a supporto.
Oggi in Italia non esiste alcuna opposizione, i falsi sovranisti si sono sciolti come neve al sole, comprati da una comoda cadrega. Sono diventati cfr. “oppofinzione“
Provate ora ad immaginare se una crisi economica e/o dello spread, giustificata ad es. da un rapporto debito/PIL senza economia sommersa superiore al 180%, costringesse l’Italia a misure lacrime e sangue fra qualche mese…. (cfr. durante il semestre bianco, quando Draghi sarà inamovibile).
…
Spero con questo breve intervento di aver stimolato il vostro intelletto ad approfondire l’argomento, anche e soprattutto nell’interesse di chi ci legge. E di chi in Italia ci vive.
Auguri
MD
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