James Fite per Liberty Nation
La presidenza di Joe Biden è stata come nessun’altra finora. Il “giorno del giuramento” Washington era militarizzata (e lo è tutt’ora).
Inoltre, non s’è ancora rivolto al Congresso in “sessione congiunta” — essenzialmente il primo discorso sullo “Stato dell’Unione” del Presidente entrante.
Il nuovo Presidente ha trascorso la maggior parte del suo mandato più o meno come ha fatto per la maggior parte della sua “campagna“: segregato al sicuro lontano dal Covid — o invece era dall’occhio pubblico che voleva nascondersi?
Ora, però, ha finalmente rotto il silenzio presidenziale sedendosi con George Stephanopoulos della ABC per la sua prima intervista presidenziale.
Che cosa ha detto? Ha pronunciato tante parole ma ha dato poche risposte — e, in pieno stile Biden, non tutte le risposte erano accurate.
“Bè” — ha detto a un certo punto — “Sono qui solo da sei settimane, amico, ok? Dammi tregua”.
La virtù del vaccino
La storica intervista è iniziata come qualsiasi altra in tempo di pandemia: discutendo del virus.
Stephanopoulos gli aveva preparato la scena: “E così avete fissato gli obiettivi per il Paese. Cento milioni di dosi di vaccino entro la prossima settimana. Ogni americano eleggibile sarà vaccinato entro il 1 maggio. Qualcosa di vicino alla normalità per il 4 luglio”.
Ma Biden ha scelto di coprirsi: “Bè, innanzitutto non sarò in grado di rispettare la scadenza del 4 luglio a meno che la gente non ascolti, non indossi le mascherine, non si lavi le mani e non si distanzi socialmente … perché non tutti entro il 4 luglio saranno stati vaccinati”.
La risposta gli dà la possibilità di rivendicare il merito nel caso in cui entro il giorno dell’Indipendenza torni una qualche normalità — e gli permette d’incolpare gli americani che ignorano le linee-guida se ciò non avvenisse.
Poi ci sono le persone che non si vaccinano.
Biden fa una cosa da macho [ironico] e implora chiunque abbia intenzione di non farsi il vaccino di comportarsi da patriota e proteggere le altre persone.
A cos’è servito il vaccino di Biden? Bè, ora può abbracciare i suoi nipoti e averli in visita.
E i rapporti secondo cui il vaccino non garantisce l’immunità? Ignorateli, naturalmente — e anche tutte quelle denunce di lesioni e morti conseguenti all’inoculazione.
Confine ridotto a un colabrodo
Passando alla crisi sul confine con il Messico, Stephanopoulos ha tirato in ballo i migranti che sostengono di venire solo perché Biden ha promesso di migliorare le cose.
Innanzitutto, il Presidente ha tergiversato dicendo che c’era stata un’impennata nel 2019 e 2020 — glissando sul fatto che un numero sempre maggiore di migranti stia arrivando proprio adesso, perché si aspetta di restare nel Paese in attesa delle decisioni sull’asilo.
Biden ha fatto esplodere di nuovo la questione dei “bambini in gabbia” dell’epoca di Trump, ma ha anche detto che gli adulti sono stati rimandati indietro e che i bambini sono stati ospitati al meglio delle possibilità.
I rapporti resi pubblici mostrano che alcuni di quei bambini dormono su culle e altri sul pavimento. In altre parole, sono essenzialmente “bambini in gabbia”.
Come spiega Mark Angelides di Liberty Nation:
“Con la FEMA (un’agenzia che si occupa di emergenze) e con la richiesta da parte del DHS di un gruppo nutrito di volontari per aiutare a gestire l’enorme numero di ‘minori non accompagnati’ ora seduti in quelle che il Quarto Stato si rifiuta di chiamare ‘gabbie’, qualcosa è chiaramente in corso, in Messico”.
Ma Biden ha finalmente un nuovo messaggio per i migranti: “Non venite”.
Dovrebbero fare domanda di asilo da casa e aspettare lì una risposta. Vi suona familiare?
Sull’ostruzionismo del Congresso
Sul tema del pacchetto di aiuti Covid — e su come finanziarlo — Biden ha ammesso che le tasse saliranno per le aziende e per chiunque guadagni più di 400.000 dollari l’anno.
Interrogato sul sostegno Repubblicano, Biden ha risposto: “Oh, potrei non ottenere — ma otterrò — i voti democratici per un aumento delle tasse”.
Invece di affrontare le questioni economiche molto reali sottostanti l’aumento, Biden ha accusato i Repubblicani di attaccare i poveri.
Così, con ben scarse possibilità di qualsiasi supporto repubblicano per l’aumento delle tasse, o per il John Lewis Voting Rights Act, cosa riserva il futuro all’ostruzionismo?
Biden dice che non cercherà di tagliarlo del tutto — ma è un fan del ritorno all’ostruzionismo-parlante.
Per mantenerlo, i Parlamentari dovrebbero “alzarsi e ‘command the floor’” [parlare ai Parlamentari per un tempo molto lungo, impedendo agli altri di farlo].
“Vlad il pazzo” e i vantaggi del potere
A un certo punto, Stephanopoulos ha tirato in ballo Putin.
Il leader russo pagherà il prezzo dell’ingerenza nelle elezioni americane? “Sicuramente sì”, assicura Biden. Quale prezzo? Bè, “lo vedrete presto“.
Biden ha poi detto che crede di poter camminare e masticare gomma allo stesso tempo — il che significa che l’America può sia punire la Russia che, in qualche modo, lavorare con Putin, se ne avesse bisogno.
A tal fine, ha persino rinnovato l’accordo nucleare START.
Ma non fate errori: il nostro Presidente conosce Putin.
Quando gli è stato chiesto se pensa che il leader russo sia un assassino, Biden ha risposto: “Uh-huh. E’ così”. Tuttavia, a suo dire, hanno un’intesa.
Il Presidente George W. Bush disse una volta di “aver guardato Putin negli occhi” e di averci visto un’anima.
Biden ha poi affermato di aver fatto la stessa cosa, ma di aver sperimentato risultati diversi.
In ogni caso, Biden sostiene che lavorerà con Putin quando ne avrà bisogno, indipendentemente dal comportamento dell’uomo verso l’America.
Un altro leader straniero che ottiene un lasciapassare gratuito è Mohammed bin Salman dell’Arabia Saudita.
Biden ha confermato che lo crede responsabile dell’uccisione di Jamal Khashoggi e che ha intenzione di chiederne conto a quel Paese.
E il Principe ereditario?
No, “Che io sappia, quando abbiamo un’alleanza con un paese, non siamo mai andati dal ‘capo di stato in carica’ per punirlo”.
Che dire? “Il rango ha i suoi privilegi”.
La bara di Cuomo
Una delle più grandi bombe dell’intervista è stata la presa d’atto di Biden delle denunce a Cuomo.
Tradizionalmente, quando un Repubblicano è accusato di cattiva condotta sessuale, i Democratici chiedono che si dimetta o che si ritiri da qualsiasi elezione o incarico.
Quando si tratta di un collega Democratico, bè, tendono a ricordare quella piccola cosa che si chiama “giusto processo” e insistono sull’”innocenza fino a prova contraria”.
Significa credere a tutte le donne — a meno che non stiano tradendo il Partito Democratico.
Ma Biden — come molti altri Democratici — non è stato troppo duro.
Il Presidente ha dichiarato che c’è un’indagine in corso ed è importante che quest’indagine abbia luogo.
Se le accuse si dimostrassero credibili, allora Cuomo dovrà dimettersi — e potrebbero anche esserci accuse penali.
Potrebbe sembrare un argomento insignificante rispetto ad altri, ma è degno di nota che il Presidente abbia usato la sua prima intervista per piantare un altro chiodo nella bara di Cuomo.
Un giorno nella cuccia
Stephanopoulos ha concluso con una nota più leggera, chiedendo se il cane del presidente, Major, era “fuori dalla cuccia”.
A quanto pare, il cane presidenziale aveva morso qualcuno alla Casa Bianca ed era stato mandato a casa per un addestramento comportamentale.
Dopo essersi dilungato su quasi tutte le questioni discusse nell’intervista e aver incolpato Trump e i Repubblicani per tutti i problemi, Biden potrebbe scoprire che gli americani desiderano mettere lui nella cuccia, almeno per un po’.
Anche se, dopo così tanti anni nella Palude, è improbabile che qualsiasi addestramento possa insegnare a quel vecchio cane a comportarsi bene.
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Link: https://www.libertynation.com/bidens-big-reveal-so-many-words-so-few-actual-answers/
Scelto e tradotto da Franco