Al LINK
Importante è in certi casi andare alla fonte dei dati. E la fonte dei dati per i vaccini COVID è l’EMA. Peccato che ha un sito direi illeggibile, dove i dati non si trovano. Dunque un uccellino mi ha suggerito dove cercarli; condivido volentieri con voi questi dati, sperando ne facciate buon uso.
Al 10.4.2021
In pratica quello che succede è che i vaccini Pfizer stanno dando ben più grattacapi di quelli Astra Zeneca. Ma i media sembrano spingere per i danni del vaccino svedese…. tacendo i danni collaterali da vaccino di Pfizer, che – essendo ogni vaccino un medicamento – esistono sempre, va compreso con quanta perseveranza e quanto danno. Strano no?
Quello che dovete guardare in realtà non sono tutti gli effetti collaterali ma solo quelli Fatali (Fatal) e Non Risolti (Not Resolved). Gli altri si ritengono essere effetti collaterali passeggeri e risolvibili.
L’altro aspetto interessante è che, spulciando il sito, sembra che l’Italia sia al top delle segnalazioni per gli effetti avversi, assieme all’Olanda (…).
Al 10.4.2021
Bene, se guardate tali dati capirete che il vaccino Pfizer, come numeri, è molto più temibile di quello Astra Zeneca in termini di effetti collaterali. Tutti dati reali e certificati, tutto documentato.
Parimenti va considerato che il vaccino Pfizer, come quello Moderna, ha anche un problema intrinseco aggiuntivo: è una terapia genica, definirlo un semplice medicamento è sbagliato. Ossia per definizione i vaccini mRNA hanno effetti collaterali praticamente sconosciuto nel lungo termine, semplicemente per il fatto che test sul vaccino prima di utilizzarlo su larga scala non sono stati fatti come la regola dell’arte vuole. Il motivo? L’emergenza, infatti tali vaccini sono stati considerati emergenziali in USA. Invece in EU – erede dei tedeschi di 80 anni or sono? – hanno preferito una forma più soft: hanno cambiato le regole togliendo il termine “emergenziale” e permettendo test di verifica del vaccino assai più rapidi ma per nulla scrupolosi direi, rispetto a solo qualche mese fa.
Bambini focomelici
Un caso che ricorda molto quello della talidomide, altro medicamento tedesco (Chemie Grünenthal) “elaborato” e soprattutto testato in soli anni (il vaccino COVID in circa soli 6 mesi, ndr) da gente che aveva studiato coi colleghi di Mengele, per età, elaborando un medicamento che fece danni enormi ai bambini degli anni sessanta, vi ricordate i bambini focomelici?
Vale la pena ricordare chi fondo la Chemie Gruenethal, che Hermann Wirtz, un devoto nazista cattolico (vedasi al LINK). Lascio perdere che la famiglia Wirtz aveva tratto beneficio dal programma di arianizzazione di Hitler per prendersi aziende di proprietà ebraica in Germania, secondo la fonte citata al LINK.
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Ma la cosa interessante è che tale talidomide, che la mancata analisi degli effetti collaterali portò ai bambini focomelici, fu sviluppata proprio dai nazisti PRIMA del 1944 da Otto Ambros, il capo della divisione nazista per gli agenti chimici di guerra, guerra chimica insomma, sopra la foto, il criminale di guerra Ambros (…).
Dunque, penso che studiare la storia sia sempre e comunque la chiave di volta per capire il presente, cari lettori…
Appunto, la procedura seguita ai tempi della talidomide ricorda – purtroppo – molto, troppo quanto accade oggi col COVID; direi anzi che i vaccini COVID oggi rischiano di essere anche molto peggio in termini di carente test sul medicamento.
Questo è un messaggio ai vaccinati ed ai vaccinandi: auguri! Noi per correttezza riportiamo fatti e dati, anche un test se volete: in modo che possiate dimostrare che il cervello lo avete anche voi, credetemi, è così!
MD
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