Gary Gindler
La Cina e la Russia stanno alzando la posta in gioco contro Taiwan e l’Ucraina. Perché? Per rispondere, basta dare un’occhiata all’America di Biden, in guerra con se stessa.
La Cina e la Russia sono arrivate a una conclusione pragmatica: l’America del 2021 non ha né il desiderio né il coraggio né la volontà politica di proteggere se stessa e i suoi alleati.
È sotto Biden che i lavori del gasdotto Nord Stream 2 sono continuati, che i preparativi cinesi per la presa di Taiwan sono entrati nella fase finale, che il sequestro del Mar Cinese Meridionale (sospeso da Trump) è vicino al completamento.
Sotto Biden, sia la Russia che la Cina hanno deciso qualcosa che era semplicemente impensabile sotto Trump — hanno forzato i preparativi per l’aggressione dei loro vicini.
Trump, al termine di una cena con il leader cinese e a soli tre mesi dalla sua presidenza, sparò 60 missili Tomahawk contro la Siria.
Quei missili erano destinati ai leader di Cina e Russia, anche se furono sparati in Siria.
Un anno dopo, nel febbraio 2018, un plotone di Rangers americani sconfisse un battaglione tattico di mercenari russi in Siria.
Delle 500 persone, solo poche sopravvissero — i carri armati e i veicoli blindati furono tutti distrutti, in una battaglia durata quattro ore.
Cina e Russia compresero immediatamente che, con Trump, era necessario restare nei limiti della decenza.
Sotto Biden, nessuno resterà entro quei limiti.
Al contrario, Pechino e Mosca sanno bene che Biden è piombato alla Casa Bianca in modo accidentale e che è necessario battere il ferro finché è caldo.
Sotto Biden, i piani espansionistici di Pechino e Mosca sono destinati a realizzarsi.
Russia e Cina sono unite contro un nemico comune.
L’obiettivo territoriale n. 1 della Cina è la presa di Taiwan. Il compito territoriale n. 1 della Russia è la presa dell’Ucraina.
Trump è stato un ostacolo insormontabile ai loro piani per quattro anni.
Ad ogni primavera Putin ammassa truppe al confine con l’Ucraina ma, poi, non succede nulla. Più precisamente, non è successo nulla durante la presidenza Trump, ma con Biden la situazione potrebbe esplodere.
Trump diede all’Ucraina la possibilità di armare e rafforzare il suo esercito con le moderne armi della NATO. Come userà l’Ucraina i prossimi quattro anni?
La situazione a Taiwan è spettacolarmente simile a quella dell’Ucraina.
Anche a Taiwan c’è un gruppo influente che cerca protezione sotto l’ala del Grande Fratello. Per Taiwan, il Grande Fratello è Pechino, per l’Ucraina è Mosca.
Gli hacker, tradizionalmente chiamati “i Russi”, hanno attaccato il sistema di controllo di un oleodotto di 5.000 miglia sulla costa atlantica degli Stati Uniti.
Perché?
Perché sapevano bene che, sotto Trump, la risposta sarebbe stata così terribile che era meglio non provarci nemmeno. Ma, sotto Biden, potrebbe non esserci affatto una risposta.
I “Russi” hanno pensato, abbastanza sobriamente, che il fermo dell’oleodotto avrebbe fatto il gioco di Biden e del suo entourage che, probabilmente, useranno quest’episodio per portare avanti il loro “Green New Deal” (si noti che Joe Biden ha chiuso più oleodotti in tre mesi che tutti i cyber-attacchi del 2021 messi insieme, spingendo i prezzi della benzina, in America, ai massimi di sei anni).
E così è andata. L‘Amministrazione Biden ha preso apertamente le distanze da questo problema, affermando che il cyber-attacco non era contro gli Stati Uniti ma contro una società privata e, quindi, “lasciamo che questa società privata se lo risolva da sola”.
Come nella maggior parte dei casi, dovremmo usare la parola “russi” tra virgolette perché, al giorno d’oggi, qualsiasi scolaretto può cambiare il suo indirizzo IP a piacimento.
Gli hacker usano quasi esclusivamente indirizzi IP di altre nazioni per sviare i sospetti da loro stessi.
Di fatto, la maggior parte dell’hacking professionale assomiglia alle matrioske russe — un’operazione false flag incapsulata in un’altra operazione false flag ancora più estesa.
Non sono solo la Russia e la Cina a muoversi. Anche i terroristi palestinesi hanno cominciato ad agitarsi.
Il Presidente dell’Autorità Palestinese ha chiesto a Biden che gli Stati Uniti ribaltino la decisione del 1987 del Presidente Reagan, che considerava l’”Organizzazione per la Liberazione della Palestina” un movimento terroristico.
Mahmoud Abbas ha aspettato a lungo — è stato in silenzio sia sotto Obama che sotto Trump — ma è con Biden che si è scatenato.
Inoltre, sembra che la costruzione della prima bomba nucleare iraniana sia in anticipo sui tempi.
Hamas, a sua volta, ha impiegato molto tempo per prepararsi, ma ora ha capito che deve sbrigarsi.
Migliaia di razzi hanno colpito Israele pochi giorni dopo che Biden si era lamentato che, nel 2024, Trump sarebbe stato ancora in campo.
La possibilità di un ritorno di Trump alla Casa Bianca ha costretto Hamas ad accelerare i suoi piani.
Non bisogna poi dimenticare che il bombardamento d’Israele ha avuto luogo poche settimane dopo che Joe Biden aveva ripristinato i finanziamenti alle organizzazioni palestinesi, dopo che Trump li aveva congelati.
Comprendere la relazione causale fra “nessun finanziamento ai terroristi — nessun attacco missilistico” e “finanziamento ai terroristi — attacchi missilistici” è un qualcosa d’irraggiungibile per i Democratici … perché richiede un livello d’intelligenza non previsto dal dogma Liberal.
Se i Democratici avessero ancora un qualche residuo del loro intelletto, avrebbero chiesto ad Hamas — che si lamenta continuamente di non avere soldi per un vaccino contro il coronavirus –– da dove vengono i soldi per acquistare decine di migliaia di razzi.
I dittatori di tutto il mondo temono Trump, ma non Biden.
Hamas non teme Biden. L’Autonomia Palestinese non teme Biden … anche la Guardia Terroristica Rivoluzionaria dell’Iran non ha paura di Biden.
L’America, ai loro occhi, è debole e decrepita, come lo stesso Presidente.
Dopo solo tre mesi che Biden si era trasferito alla Casa Bianca, improvvisamente e quasi contemporaneamente — sembrerebbe a comando — sono sorte molte crisi interne e internazionali.
Si noti che tutti sembrano avere molta fretta. La debolezza del nemico rassicura sempre coloro che hanno venduto l’anima al diavolo.
Diciamo grazie a Biden, quindi. 0ra sappiamo con certezza com’è fatto un mondo in cui nessuno deve fare i conti con l’America.
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Link: https://noqreport.com/2021/05/15/the-beasts-smell-blood/
Scelto e tradotto da Franco
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