I fatti non mentono mai: l’attacco suicida con i razzi da parte dei palestinesi è stato iniziato una decina di giorni fa dai palestinesi, vedasi sopra. Israele, in modo ritengo assai fesso (mi si scusi), ha risposto con enorme durezza. In realtà è davvero sembrata una intemerata palestinese, quella dei razzi, ben sapendo che avrebbero causato la dura reazione israeliana. Che chiaramente i media mondiali hanno puntualmente stigmatizzato, dimenticando però di sottolineare che Israele – nel caso specifico – si è semplicemente difesa, pur essendo ben più forte dell’avversario.
La domanda che bisogna porsi è però un’altra: perchè i palestinesi hanno voluto suicidarsi? E perchè proprio ora? E se tale atto apparentemente folle lato palestinese non fosse un suicidio, ma anzi un piano assai ampio direi ben congegnato? In molti ritengono ormai che il motivo dell’attacco “suicida” palestinese era quello di sviare l’attenzione sul vero problema di queste settimane, in crescendo ma in sottofondo, ossia l’Iran che sta approntando la sua bomba atomica. Dunque una bella crisi che metta sotto pressione mediatica Tel Aviv serve, eccome! Anche per prevenire raids militari contro le centrali nucleari iraniane, raids che verrebbero immediatamente condannati a dir poco…
E tutto questo – mi raccomando – senza mai dimenticare che il piano nel caso è davvero globale.
Partiamo dalle fondamenta:storicamente le bombe atomiche furono pensate come arma totale per primi di nazisti, che però non riuscirono (fortunatamente) a costruirle. In realtà proprio i nazisti sono stati i più esperti in materia, ad es. in tema di inneschi nucleari, polonio docet, ai tempi (come ci ha ben spiegato R. Karlsch, “Hitlers bombe”). Anzi, elaborarono senza saperlo anche le bombe ad uranio diciamo senza fallout, fortunatamente senza capirlo, le stesse bombe che un grande fisico italiano spiegò al mondo pochi anni, solo per morire poco dopo, il prof. Emilio del Giudice. Più molti altri inventi (…), che per fortuna Hitler non poté sfruttare per i suoi atroci fini.
La verità però è che la tecnologia nucleare tedesca si è perpetrata, memento il fatto che le centrifughe usate dagli iraniani per arricchire l’uranio da usare nelle bombe prima di Stuxnet erano tecnologia Siemens (…).
In realtà l’incrocio culturale/strategico/affaristico/di potere tra Israeliani e tedeschi è molto più intimo e profondo: dalle pistole Luger degli ufficiali nazisti concesse agli iraniani con scritture addirittura in farsi, all’aiuto del ministro diretto riporto di Hitler, H. Schacht, a Mossadeq prima della sua deposizione.
Anzi a ben vedere gli iraniani sono il popolo che Hitler considerava ariano, da Iran… Con tutte le connessioni alchemiche e magiche con un certo nazismo che questo comporta, ben spiegato dal grande Giorgio Galli nel suo splendido libro “Il Nazismo Magico“, be conosciuto nei magici cerchi anche italiani.
A ben guardare l’Iran fu l’unico paese che non condannò a fine II. guerra mondiale le malefatte dei nazisti, su tutte l’Olocausto. Anzi negandolo. Oltre ad essere Paese ed anzi cultura alleata dei nazisti da quasi cent’anni, superato nell’alleanza coi tedeschi solo dalla Turchia, la cui simbiosi data dagli albori della prima guerra mondiale (…).
In tale contesto sembra chiarissimo che non possa correre buon sangue tra ebrei e iraniani: i primi, quasi sterminati 75 anni fa dai nazisti. I secondi, che sotto sotto covano ancora un odio di stampo hitleriano contro gli israeliti. Basti leggere cosa dicono dello Stato Ebraico i governanti iraniani, nelle immagini proposte.
Ben sapendo come sia radicato l’antisemitismo in Iran, ancora oggi, vedasi sempre le immagini proposte.
Anzi, a ben guardar su Wikipedia in inglese sulle relazioni Iran-Germania, è ben chiaro come la pensi l’Iran su Israele. Traduciamo alcuni passaggi, di seguito:
“… Nel 1936 il capo della Reichbank e la mente finanziaria della Germania nazista si recò a Teheran e molti importanti accordi commerciali furono firmati tra i due paesi. Nel 1939, la Germania nazista inviò più di 7500 libri con toni razziali che propugnavano una maggiore collaborazione tra persiani ariani e tedeschi. Nel 1936, gli iraniani furono chiamati ariani puri e furono esclusi dalle leggi di Norimberga. La ferrovia iraniana fu costruita da ingegneri tedeschi. Alla compagnia ferroviaria fu specificamente ordinato di evitare di impiegare qualsiasi persona di origine ebraica in qualsiasi delle sue suddivisioni. Hitler promise personalmente che se avesse sconfitto la Russia, avrebbe restituito tutte le terre persiane prese dai russi durante il diciannovesimo e ventesimo secolo. Molti gentili antisemiti si stavano preparando per il Johoudkoshan (Massacro degli Ebrei) e avvertivano gli ebrei per le strade di lasciare l’Iran finché potevano. La Germania nazista aveva trasmissioni notturne in persiano e chiamava cripto-giudei molti dei principali politici iraniani che avevano tendenze anti-tedesche. Bahram Shahrukh, che era impiegato alla radio tedesca, eseguiva infuocate trasmissioni antiebraiche ogni notte. Nel Purim 1941, Shahrukh promosse l’idea di vendetta per il massacro del Purim nei tempi biblici, e suggerì ai suoi seguaci iraniani di attaccare gli ebrei. I giornali notturni furono distribuiti a Teheran e le svastiche furono spesso dipinte sulle case e sui negozi degli ebrei. Così molti ebrei persiani accolsero con favore le truppe britanniche per catturare l’Iran nel 1942, poiché l’alternativa era di essere conquistati dai tedeschi …”.
Impressionante, vero? Ed ancora:
“…Nel 1939, la Germania fornì all’Iran la cosiddetta Biblioteca scientifica tedesca. La biblioteca conteneva oltre 7500 libri selezionati “per convincere i lettori iraniani… della parentela tra il Reich nazionalsocialista e la cultura ariana dell’Iran”.[13] In varie pubblicazioni filonaziste, conferenze, discorsi e cerimonie, furono tracciati parallelismi tra lo scià e Hitler, e furono elogiati il carisma e la virtù del Führerprinzip.[14]
Per molti decenni, l’Iran e la Germania avevano coltivato legami, in parte per contrastare le ambizioni imperiali della Gran Bretagna e della Russia (poi Unione Sovietica). Il commercio con i tedeschi piaceva all’Iran perché non avevano una storia di imperialismo nella regione, a differenza dei britannici e dei russi.
Dal 1939 al 1941, il principale partner commerciale estero dell’Iran (quasi il 50% del suo commercio totale) fu la Germania, che aiutò l’Iran ad aprire moderne comunicazioni marittime e aeree con il resto del mondo”
Penso emerga chiara la convergenza di interessi, ora come allora, tra Germania e Iran. Anti-mondo anglo, ossia anti-USA.
Dunque, assimilato quanto sopra, è facile comprendere come l’attacco suicida dei palestinesi contro Israele di qualche giorno fa sia stato molto probabilmente un evento organizzato, magari anche una parte del piano. Un amo a cui Israele ritengo abbia abboccato.
Dunque Tel Aviv ha contrattaccato con enorme durezza, facendosi poi spezzare le gambe dai media, media che ogni giorno ci informano sui tragici effetti dei bombardamenti israeliani. Ma non ci dicono come era iniziata la diatriba…
Gli USA eliminano Soleimani e l’Iran risponde – quasi pavlovianamente – che cancellerà Israele dalle cartine geografiche…
In pratica la posta in gioco del caos causato ad arte tra Israele e Palestina, come indicato sopra, sembra davvero essere l’Iran e la sua bomba atomica addivenire. Infatti Teheran è molto vicina ad avere tale bomba, qualche settimana ancora…
Dunque la provocazione contro Israele da parte palestinese sembra essere collegata ad un piano superiore, diciamo anche globalista se volete, per cui bisogna spostare l’attenzione via da Teheran, tenendo occupati i media.
Dunque mettendo sul banco degli imputati Israele che questa volta, al contrario di casi precedenti da condannare senza se e e senza ma (ad esempio l’esproprio di terra palestinese senza motivo), sembra essere vittima due volte. Anche perchè se Israele oggi facesse un raid anti-bomba nucleare sull’Iran vedrebbe moltiplicati gli attacchi mediatici verso di se…
Occhio alla sequenza di date (col 90% di Uranio 235 di fatto si costruisce una bomba atomica, sebbene non ottimizzata, ci siamo quasi, ndr)
Quello però che non è ancora emerso è come sia sempre lo stesso “giro“, quello tedesco intendo, ad avere in uggia Trump, a sfidare gli USA nel suo potere globale, a fare affari con la Cina mettendo a rischio l’asse occidentale. Ed ora a sperare che Teheran abbia la bomba che a Berlino fu sempre negata, dunque sfidando per via indiretta di nuovo gli israeliani, (i nipoti delle vittime della Shoah forse direbbero, “dopo non essere riuscita a sterminarli tutti…”). Ossia oggi nei fatti Berlino sembra di nuovo alleata con l’Iran, in veste tanto anti USA quanto anti Israeliana.
Il motivo? Sempre il solito, potere, soldi, interessi, vedasi gli ultimi passaggi tratti da Wikipedia, sopra, in virgolettato.
Infatti fino a quando ci sarà Israele a supervisionare l’area più ricca di petrolio sulla terra – e fino a quando gli USA li supporteranno – l’Iran non andrà da nessuna parte. Ben notando come da almeno un anno Israele ed i sunniti, ossia il mondo arabo – che era considerato inferiore dai nazisti, ndr – siano di fatto alleati.
Contrapposizioni chiare.
Sappiate che la sfida sta per arrivare al dunque: una bomba atomica iraniana causerebbe infatti un cambio epocale negli equilibri dell’area.
Attendiamoci sorprese. Ma avendo ben chiaro come stiano veramente le cose. Ben sapendo che la terza guerra mondiale scoppierà certamente dove tutto è nato, quando sarà…
MD
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