Lo diciamo da anni: l’Italia nell’euro non ha futuro, questione di matematica. Nel post COVID aggiungiamo: sarà fame e miseria. Non per colpa degli italiani, ben inteso, a condizione di dare le enormi colpe ai politici romani che si sono succeduti negli ultimi 25 anni: dal banchetto alle privatizzazioni, da quando ex politici leader comunisti iniziarono a comprare terreni ed aziende per intenderci, è stato un magna magna unico. Oggi arriva il conto: con l’euro di nuovo austero dal 2023, con l’inflazione enorme in arrivo, con un debito colossale, senza crescita del PIL REALE (ultimamente vi confondono con la crescita NOMINALE del PIL, vi prendono per stupidi, ndr), sarà semplicemente l’implosione italica. Poi usata come piano B dall’EU, per impossessarsi degli asset italici. E forse anche del paese, cfr. E. Semmour.
Da quanto sopra deriva l’apoteosi degli scorsi giorni , appunto, quando il transalpino Eric Zemmour, soggetto che forse sarà candidato presidente francese, seguitissimo in terra d’oltralpe, ha affermato che il nord Italia dovrebbe esser francese. Ed aggiunge “fino a Milano”, davvero interessante.
Noi da tempo aggiungiamo anche che sarà l’INPS il vaso di coccio, che è insostenibile. Lo abbiamo ripetuto svariate volte ed in modo chiarissimo, vedasi oltre. Fatalmente ecco arrivare il COVID, l’innesco, quello che annienta le pensioni per intenderci, col mirino di precisione sugli anziani che prosciugano le casse dello Stato. Un caso?
Resta chiaro che se qualcuno attenterà alle nostre famiglie, certamente bisognerà ricordarsi le famose parole del Presidente Cossiga, l’ultimo vero patriota a Colle, questo va detto (…). Come Pertini, che suo malgrado non sopportava i bambini, anche Cossiga ebbe reazioni umanissime e “radicali”, dopo il caso Moro, che venne in continuità col caso Leone, in troppi lo dimenticano purtroppo, dove il patriota pagò il prezzo più alto (…).
Resta l’aspetto cruciale dei media, che mentono bellamente, oggi in particolare, come fossimo in guerra. Fino ad un certo però: ieri il Sussidiario cominciava a mettere le mani avanti sull’inflazione, dicendo più o meno “non commentiamo oltre, aspettiamo le rilevazioni successive“. Ossia facendo finta di non aver visto che l’aumento dei prezzi dell’elettricità sono aumentati del 15% nell’ultima rilevazione, ma dovevano aumentare del 20%, delta che verrà recuperato nei prossimi trimestri. E che base forward ci sono altri 30 punti percentuali di aumento nei prossimi mesi.
Italia e Argentina, stessa strada con 4 lustri di differenza
Della serie: possono anche taroccare i numeri dell’inflazione, ma l’aumento dei costi della vita farà in modo che non ci saranno più soldi per i consumi e per vivere. Ovvero crash del commercio locale, disoccupazione esplosiva, aumento criminalità, stop ai servizi per mancanza di fondi dello stato determinato dal non pagamento dei contributi, dramma socio economico. E chi più ne ha, più ne metta… Un moderno libro “La pelle” ma esploso a livello nazionale e non solo partenopeo insomma.
In tale contesto la categoria più derelitta di questo secolo, i giornalisti , che per non essere licenziati devono raccontare le balle che gli impongono i grandi possidenti degli stessi giornali, di norma gente che perde i soldi a tenere tale media ma gli servono per manipolare l’opinione pubblica (che altrimenti vorrebbe giustizia sociale e non ingiustizia), iniziano giustamente a preoccuparsi. Perchè capiscono che ci sarà posto per il Paolo Mieli della situazione sulla scialuppa del Titanic Italia, ma non per tutti.
E dunque iniziano a dire le cose come stanno, o quanto meno a mettere e mani avanti.
Tesauro, morto a seguito di un ematoma (…), significa che la pensione forse più alta dello Stato non verrà più pagata
Per una ragione fondamentale: anche loro, famiglie incluse, verranno sacrificati nel caos economico e dunque sociale che seguirà. E poi , le bugie che vengono dette quotidianamente stanno raggiungendo livelli parossistici, dal COVID all’inflazione che c’è solo se serve..
Dunque, vedere oggi un articolo come quello di oggi su Il Giornale dove , sebbene filtrato, comprare il sunto vero del tonfo INEVITABILE PER L’ITALIA RESTANDO NELL’EURO e della mazzata inflattiva in arrivo significa che siamo vicini all’epilogo. Lo leggete sopra, sotto il titolo riportato.
Chiaramente la colpa è degli USA. Anzi di Trump.
Davvero eh! Si perchè il Presidente USA quando prese il potere e vide i soldi pagati da decenni ail’establishment romano, per tenere bordone agli USA, disse più o meno: “sono loro ad avere bisogno di noi, non viceversa”. Dunque smise di pagare.
La risposta dei romani, sempre i soliti da 2000 anni, fu di andare da chi pagava di più al posto americano; e dunque si accasarono soprattutto coi francesi, ma anche con cinesi, tedeschi e iraniani, vedete il numero di cambi di casacca nei media degli ultimi 5 e capirete cosa intendo, nuove testate ecc. (E vendita del made in Italy in Cina sui portali cinesi….).
Chiaramente dopo il tradimento italiano della politica romana diventata nemica di Washington (vedasi caduta di Trump), ovvero causa assenza di fondi anti-USA, gli americani hanno capito che non c’è più nulla da salvare a Roma. E dunque in un mix di vendetta e pragmatismo, post elezioni 2020, assieme ad Italygate vari, hanno capito che se salta l’Italia, salta l’EU. E che, sempre a Washington, il modo più pulito per fare un lavoro sporchissimo resta quello di fare aumentare l’inflazione, oggi, The Italian Job.
L’articolo sotto in effetti aggiunge tutti gli ingrediente, assieme al timore.
Fare click sull’immagine per andare all’articolo irrinunciabile de Il Giornale
Il metodo, sempre il solito, da decenni in fondo…
Lascio a voi capire se la colpa sia dei politici italiani che hanno tradito la casacca o degli USA trumpiani/marziali.
Anche se conta pochissimo cosa pensate voi, i fatti contano, solo quelli.
Gli stessi fatti che oggi anche Il Giornale inizia a dirci, fra le righe.
Bene direi.
MD
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