Abbiamo intervistato Patrick Wood, il fondatore di Technocracy.News.
Che cos’è la tecnocrazia? Quali sono le sue basi storiche e culturali? Patrick Wood ci accompagna nei dedali di questa idea, di questo concetto.
La tecnocrazia è il governo dei burocrati. Un regime disumanizzato, dove il bene comune predomina su tutto. Per il bene comune si può compiere qualunque male. Perché anche se si fa male a qualcuno, lo si fa per il bene. Qualcuno diceva sull’Unione Europea: “Fare il male delle parti, per il bene del tutto”.
L’Unione Europea: un modello tecnocratico. La politica dei singoli stati: svuotata di ogni significato. Meri esecutori di ordini dettati appunto da tecnocrati.
In questo contesto cupo si inserisce quel movimento di dissidenti, di ribelli, di esclusi, che ogni anno aumenta sempre di più le sue fila: il populismo. Populismo che viene definito come la sciagura numero uno, come il male estremo, come tutto ciò che si deve combattere.
Spesso sentiamo i vari esperti (per l’appunto i tecnocrati) che discutono di questo male. Mai provando a capirlo. Sempre ponendosi in una posizione conflittuale nei confronti di questo concetto.
Perché il populismo è un concetto, che racchiude nella sua sfera di influenza, tutti colori che sono stati esclusi dal bene comune deciso a tavolino forse trent’anni fa, da una piccola minoranza di tecnocrati.
Riflettiamo sul valore della nostra libertà. A causa di una tecnocrazia ottusa e ignorante stiamo affondando. “Nel fango affossa lo stivale” cantava il grande cantautore siciliano scomparso recentemente. L’inflazione che rischia di travolgere il giochino dei tecnocrati, viene vista con occhio sospetto dagli indiscreti burocrati europei che potrebbero perdere il loro Bengodi.
Che cosa fare per scongiurare l’inflazione? Come può la tecnocrazia vivere e prosperare? Uccidendo completamente i consumi. Quindi? Lockdown permanenti. Solo così si potrà allontanare l’incubo inflattivo che preme entro i confini martoriati di un’Unione che appare sempre di più una disunione, o che forse lo è sempre stata.
Ma quanto potrà durare questo? Per quanto si potrà ritardare un effetto coinvolgente e sferzante che come un’onda avanza inesorabile? I cittadini del blocco UE (se ancora così li posso chiamare) dovranno vivere chiusi nelle loro case per sempre? Per salvare la dis-Unione Europea?
Noi di MittDolcino stiamo lavorando giorno e notte per creare un network di esperti a livello nazionale e internazionale in grado di commentare, analizzare e predire ciò che avverrà nel mondo. Sappiamo essere un progetto ambizioso, ma sta prendendo piede: abbiamo cominciato una collaborazione attiva con il sito inglese TheDuran.
Nelle prossime settimane ci saranno molte novità, statene certi. Perché noi crediamo nel nostro Paese, crediamo che l’Italia possa farcela. Ma siamo consapevoli che abbiamo bisogno della sfera anglosassone per uscire da questo “pasticciaccio”.
Potete seguire l’intervista su Rumble:
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Ringraziamo Peter Wood per questa bellissima intervista. Potrà contare su di noi e sul nostro aiuto per ogni cosa.
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l’Alessandrino
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