E’ uscito oggi report sulle varianti covid dell’ MHRS (https://www.gov.uk/government/publications/investigation-of-novel-sars-cov-2-variant-variant-of-concern-20201201) con 2 evidenze e conferme principali.
- La letalità della Variante Delta che sta prendendo sempre più piede in Uk, ma non solo, risulta attualmente molto bassa, intorno allo 0,3%, quindi simile a quella di una normale influenza.
2. la letalità è molto più pronunciata tra la popolazione Vaccinata (118 decessi; 1,1%), rispetto a quella non vaccinata (92 decessi; 0,1%).
(warning punto debole: per la fascia sopra i 50 anni il CFR oltre 50 anni è del 5,6% nei non vaccinati e 2,2% nei vaccinati; da capire se la non vaccinazione in questa fascia non sia sintomo di una situazione già compromessa per altre ragioni)
Da tenere conto che ad oggi oltre il 50% della popolazione britannica è vaccinata, ed ha superato il 40% già ad inizio giungo.
Questa differenza di mortalità, pur tenendo conto che le 2 popolazioni non sono omogenee (vaccinati sono mediamente più anziani) risulta comunque allarmate in particolare se messa insieme alla già grave situazione di segnalazioni di reazioni avverse dei vaccini ed una numerica molto elevata di persone decedute in associazione ad una segnalazione di reazione avversa. Attualmente in Eudravigilance sono segnalati 1 decesso ogni 10.000 vaccinati in Europa.
Più in generala, in Europa, con l’avvento dei vaccini COVID, la numerica di reazione avverse a farmaci e vaccini è balzata da 20.000/mese a oltre 90.000/mese con una incidenza delle reazioni avverse segnalate come “significant” di circa il 30%.
Per il solo Vaccino Pfizer le segnalazioni dall’Italia sono ora oltre 50.000.
Guardando alla situazione in Italia, si rilevano altre anomalie
In primis il grave ritardo dell’istituto statistico nazionale ISTAT nel fornire i dati di mortalità generale, ferma con dati consuntivi a fine Aprile, mentre la maggior parte dei paesi oramai forniscono il dato a due settimana.
Idem per l’ISS che non rende disponibili (e rifiuta di fornire) i dati relativi ai decessi e reazioni avverse di dettaglio (sarebbe necessario rendere pubblico un database con data vaccinazione, data segnalazione di reazione avversa, data decesso, livello di gravità, età, regione), ma solo aggregazioni di dubbia trasparenza.
Con i dati oggi disponibili si può dire che il profilo di decessi covid NON segue il profilo della mortalità generale, ponendo seri dubbi sull’attribuzione del decesso effettivamente al virus.
E l’andamento Italiano dei decessi (dichiarati) Covid è assolutamente speculare a quello dell’anno passato (in assenza di vaccini disponibili)
Inoltre i dati preliminari (purtroppo di aprile) non paiono indicare che l’introduzione della vaccinazione abbia effettivamente portato a una riduzione della mortalità nelle fasce per cui tale dato è già significativo
Ricordiamo che in Italia la probabilità di morire di Covid per le fasce più giovani è estremamente bassa (infatti l’eccesso di mortalità generale è fino negativa per queste fasce)
Eppure, in modo inspiegabile la vaccinazione per le fasce giovani sta procedendo spedita: ad esempio per la fascia 20-29 anni si stanno vaccinando 70.000 persone al giorno, una fascia che NON presenta alcun aumento del rischio di decesso significativo (anzi)
Infine l’efficacia (almeno in UK) dei vaccini nel ridurre i contagi pare ridursi di giorno in giorno, probabilmente proprio per il fatto che favoriscono l’emergere di varianti
Riassumendo.
Perdita di efficacia nel ridurre le infezioni, Dubbia efficacia (se non addirittura peggioramento) nel ridurre la letalità, Elevate reazioni avverse, Bassa mortalità covid in particolare tra i giovani, richiedono un rapido ripensamento quantomeno sulla strategia vaccinale.
E’ bene ricordare che in USA e UK questi vaccini hanno solo ricevuto una autorizzazione all’uso emergenziale e anche EMA ha concesso solo una approvazione temporanea (12 mesi), che di fatto è un maquillage di una autorizzazione di emergenza.
ADE, Pathogenic Priming, Vaccine Escape, Tossicità della proteina spike sono solo alcuni dei gravissimi rischi che nessuno può escludere si presentino in modo prepotente in futuro. E non sono piccoli dolori ma rischi mortali/altamente inabilitanti, che in virtù di una valutazione/osservazione necessariamente troppo breve potrebbero emergere, in particolare se si continuano a vaccinare miliardi di persone.
Luke
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