Tom Luongo per Gold Goats ‘n Guns
Il Congresso ha chiuso per l’estate senza approvare né le leggi “sulle infrastrutture” né quelle “sulla spesa”, nonostante siano state al centro dell’attenzione per settimane, grazie alla Senatrice (D) Kyrsten Sinema dell’Arizona.
Ha personalmente silurato il pezzo di legge firmato dall’Amministrazione Biden (nonostante avesse impiegato mesi per arrivare a quel punto), e poi ha dato al tutto un bel pollice verso alla John McCain.
La sospensione del tetto del debito non è stata rinnovata. Al momento siamo fuori di oltre 6.000 miliardi di dollari.
Il presidente-fungo Joe Biden ha alzato lo sguardo dalla sua tazza di gelatina abbastanza a lungo per implorare il Congresso di estendere la moratoria sugli sfratti, in vigore da più di un anno, per coloro che sono indietro con i pagamenti di affitti e mutui.
Si stima che 6,5 milioni di persone saranno sfrattate.
Le mucche da mungere americane hanno pesantemente attinto ai loro risparmi mentre affrontavano lo scoglio dello sfratto.
Ma, ehi, il “credito d’imposta per i bambini” si presenta ora sotto forma di assegno mensile, almeno fino a quando gli uffici postali resteranno aperti.
A proposito, il Post Office si rifiuta di seguire i piani di Biden per obbligare tutti i dipendenti del Governo a vaccinarsi contro un virus che non uccide più nessuno.
I senzatetto che vagheranno per le strade degli Stati Uniti nel corso del prossimo anno saranno usati dai Democratici e dai media per demonizzare i malvagi Repubblicani che non hanno fatto niente per questa nuova crisi.
Non importa che sia stata interamente prodotta bloccando il mondo e facendo saltare in aria sia i mercati finanziari che il naturale flusso dei beni, parte essenziale di un’economia funzionale.
Il panico che molti proveranno sarà reale: ma di chi è effettivamente la colpa?
Degli “sporchi divulgatori” e dei “perdenti anti-scienza” che si rifiutano di assumere un vaccino genico sperimentale, o di coloro che hanno ordinato questa follia per il loro guadagno personale e politico?
A volte, “perdere” significa solo “perdere”
Nell’ultima settimana, l’Amministrazione Biden ha perso importanti battaglie politiche … e questa è una buona cosa.
Ci assicura che la rabbia e la frustrazione saranno inarrestabili in occasione delle prossime “elezioni di medio termine”, in spregio anche alla frode elettorale.
Possiamo contarci, proprio come nel 2020!
Ma la domanda più grossa è se quelle elezioni si terranno davvero, se i sondaggi continuassero a dire che ci sarà una vittoria a valanga dei populisti.
Quello che il popolo vuole è la condanna della “Gente di Davos” e dei suoi distopici piani per l’umanità.
Così, la probabilità che le elezioni in Germania o in Francia possano essere sospese — anche per testare la reazione popolare in vista delle Mid Term del prossimo autunno — aumenta sempre di più.
Scommettete su questa previsione e raddoppiatela regolarmente. Potreste guadagnarci parecchio.
Se ci fermassimo un attimo a pensare, una domanda sorgerebbe spontanea: come potrebbero, Biden e Pelosi, ribaltare i loro fallimenti presentandoli come vittorie?
Impossibile. La verità è sotto gli occhi di tutti. Hanno mentito, imbrogliato, rubato e, prendendo razionalmente atto dei fatti, hanno inscenato un colpo di stato il 6 gennaio.
Hanno tutto quello che hanno sempre voluto. Tutto il potere dei rami legislativo ed esecutivo … con quello giudiziario ridotto all’irrilevanza.
… e, ora, una milf dell’Arizona fa saltare tutto con un semplice comunicato stampa?
Dopo questa serie di fallimenti, non c’è da meravigliarsi che la Pelosi stia pensando di rinunciare, finalmente, al suo Seggio alla Camera.
Del resto, cosa mai le resterebbe da fare dopo aver quasi distrutto, da sola, ogni aspetto della procedura legislativa degli Stati Uniti?
La sua noia è palpabile: … non ci sono più soffitti di vetro da rompere.
Nancy Pelosi aveva dimenticato che una divisione 50-50 al Senato — e un “fronte repubblicano” unito, consapevole che il prossimo anno avrà la maggioranza — significa che ogni singolo Senatore potrebbe assumere “il potere del martelletto dello speaker” … e ficcarglielo dritto nel suo cadente sedere.
La Sen. Sinema, che è veramente uno spirito libero, sa anche che la situazione in Arizona è una polveriera e che non sia prudente trovarsi troppo vicino quando finalmente esploderà, dopo la verifica dei risultati elettorali.
Azione–Reazione
La reazione dei Democratici (gestiti da Davos) e dell’”establishment del GOP” a queste défaillance è sempre più stridente e disperata, anche per lo spauracchio costituito dalla “variante Delta” e da un Occidente sempre più stanco di quest’assurdità.
Poi — ricordate? — solo lunedì scorso Biden offriva 100 dollari “per prendere il vaccino” e poi, nel fine della settimana, abbiamo dovuto ascoltare questo ….
Onestamente, è il graffio più grande da quando i media, due mesi fa, si sono rivoltati contro la teoria del “Covid Lab Leak”.
E poi, all’improvviso, milioni di voci hanno gridato la loro rabbia, senza che potessero essere messe a tacere.
I vertici dell’Amministrazione Biden non perdono occasione per mettere in imbarazzo sé stessi, usando un linguaggio a dir poco ambiguo (dissonanza cognitiva?).
Non ci vorrà molto prima che una massa critica faccia semplicemente un passo indietro, pieghi le braccia e dica: “Sapete una cosa? No”.
Dire “No” a Davos, tuttavia, ha un costo terribile.
Basta chiedere agli inglesi — che sono rimasti bloccati per più di un anno quando, con la Brexit, hanno riconquistato la loro libertà.
Ora, se aggiungete a questo i capricci di Madre Natura (la danza sempre più precaria fra l’indebolimento del campo magnetico della Terra e l’aumento dell’attività del Sole), comprendiamo perché siamo precipitati in un tempo così estremo, dove ogni catastrofista climatico si ritrova con un pannolino in faccia e un bastone nel culo.
La metà occidentale degli Stati Uniti o è in fiamme o soffre di una siccità che distrugge i raccolti e decima le mandrie — di conseguenza, tutti stanno cercando aiuto a un Governo Federale disfunzionale, se non del tutto paralizzato.
Ma non ce n’è per nessuno.
Le catene di approvvigionamento dei beni di base — come la carne, il legname, l’elettricità e l’acqua — sono sconvolte e ci vorranno anni per rimediare ai danni.
Questi disastri naturali non sarebbero così difficili da affrontare se Davos non avesse perseguito innanzitutto il suo Grande Reset, spingendolo in tutti i primi sei mesi dell’anti-amministrazione di Biden.
Ma, si sa, che sia un penny o un milione di morti, tutto è lecito se si persegue un bene superiore.
Davos non si preoccupa nemmeno dei suoi più stretti sostenitori, figurarsi di quelli che vuole distruggere — mangiatori di carne, individualisti bianchi e cristiani. Sapete? La maggior parte degli americani.
Basta guardare il loro territorio d’origine, l’Europa.
In Germania, le inondazioni hanno spazzato via intere città mentre il presunto leader entrante, ovviamente in puro stile Davos, piangeva lacrime di coccodrillo su centinaia di morti e lanciava messaggi di virtù sul Cambiamento Climatico — ridendo al contempo di quella povera gente.
Al ritmo con cui stanno andando avanti le proteste in Francia, la BCE andrà in bancarotta solo per dover rifornire la gendarmeria di gas lacrimogeni e cannoni ad acqua!
Se non vi rendete conto che la “Variante Delta” esiste solo come pretesto per cancellare qualsiasi elezione che possa portare al governo forze contrarie a Davos, allora non state davvero prestando molta attenzione.
Avete davvero bisogno di essere inoculati?
Abbiamo raggiunto il momento in cui i piani di Davos per vandalizzare il popolo americano ed europeo stanno per realizzarsi.
Precipiteremo in uno “stato d’emergenza”, dove i media s’impegneranno ad aumentare la paura oltre ogni ragionevole livello.
Ma la gente dirà sempre più spesso: “Oh, ma che stronzate state scrivendo!”.
La situazione, da qui in poi, non potrà che peggiorare e la nostra unica possibilità è di puntellare le comunità locali, piuttosto che sperare in un qualche salvatore che arrivi a cavallo delle urne.
Le regole sono cambiate. La Democrazia è stata bandita e i Tribunali sono stati neutralizzati.
La spinta per il controllo totale dei vostri movimenti, dei vostri pensieri e del vostro diritto fondamentale a farvi strada nel mondo, non è più protetta dalla Legge, diventata apertamente ostile alla vostra stessa esistenza.
Basta chiedere agli australiani e ai canadesi.
Abbiamo sempre saputo che la salute pubblica sarebbe stata il codice per indurre la tirannia.
Ora, però, c’è un’urgenza che prima non c’era.
Nei giorni successivi alla neutralizzazione di Trump Davos aveva fatto un passo indietro pensando che ci fosse più tempo (ovvero più di un anno) per poter gradualmente aumentare la pressione su di noi.
Ma poi si è scoperto che il Covid-19 non era sufficientemente letale e che le terapie fossero comunque abbastanza efficaci.
Tutto questo ha contribuito a smascherare l’agenda posta dietro a tutta l’operazione.
Quindi, Don Lemon può andare a farsi fottere se pensa che rinunceremo ai nostri mezzi di sostentamento, potendo semplicemente comprare in una qualsiasi Farmacia l’Ivermectina e comportarci da uomini. Ma in questo Don non è bravo.
Così, mentre pensano che sia il momento giusto per trasformare i non-vaccinati in capri espiatori (colpa loro se non possiamo avere tutte cose belle), non capiscono che la cosa finirà con il ritorcersi rapidamente contro di loro.
Potrei sorridere e dire loro qualcosa di conciso, come ad esempio ”venite a prenderci”, ma sarebbe un po’ troppo scontato.
Long Dark o solo Long Dollar?
Alla fine, non tutto è negativo. Ci sono dappertutto dei segnali che i legami che tengono insieme questo cartello di oligarchi si stiano rompendo.
Ne ho parlato in alcuni articoli precedenti.
Onestamente, bisogna davvero essere degli ingenui per pensare che Jamie Dimon e i narcisisti di Wall St. passeranno la mano a Herr Schwab senza far prima qualche round nella versione oligarchica dell’ottagono dell’UFC.
La Yellen può cercare di distruggere Wall St. per conto di Schwab, ma Powell e il FOMC sono ancora al lavoro — anche se sembrano incoerenti sull’inflazione.
Vi chiedo di pensare alle ultime due riunioni della Fed.
Nella prima ha deciso di drenare dollari dai mercati d’oltremare alzando il Reverse Repo Rate allo 0,05%. Poi, questa settimana, ha creato una Repo Facility per le controparti straniere, per restituir loro quei dollari.
Le controparti ci stanno solo perché ne hanno un disperato bisogno. Ma quest’operazione li svuoterà del collaterale Repo di alta qualità, ovvero gli US Treasuries.
La Fed sa benissimo che non ci saranno nuove emissioni di Treasuries nei prossimi mesi — conseguenza dell’irrisolto problema del “tetto del debito” — e che quindi ha bisogno di una buona scorta, per poterli restituire alle banche commerciali che ne avessero bisogno.
Il risultato è stato la stampa di oltre 1.000 miliardi di dollari nell’ambito del Reverse Repo Facility interno della Fed, per restituire i Treasuries alle banche in cambio di dollari, fornendo loro un collaterale diventato molto scarso.
Quest’operazione, a valle, dovrebbe destabilizzare ulteriormente i mercati d’oltremare (leggi: Europa) mentre consegna a Wall Street e alle banche nazionali tutto il collaterale di cui potrebbero aver bisogno per coprire il pericoloso periodo in cui stiamo entrando.
Di conseguenza, a me non sembra che Powell stia giocando nello stesso cortile della Yellen.
La mia scommessa è che qualsiasi cosa la Fed dica a Jackson Hole, sarà l’indicazione di dov’è che si trova in questo momento — capiremo immediatamente se abbiamo ancora qualche amico nelle alte sfere.
La tempesta creata da Davos si è abbattuta sul mondo. I prossimi due mesi ci diranno “chi è” e “chi non è” sul suo libro paga.
Per me la chiave di tutto è la Fed. Scopriremo abbastanza presto se Wall St. stia davvero con il Comintern.
In ogni caso, il tempo per prepararci è finito.
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Link: https://tomluongo.me/2021/07/31/we-have-entered-the-eye-of-davos-storm/
Scelto e tradotto da Franco
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