Mi capitò solo alcuni anni fa per il folle vaccino sul morbillo da inoculare ai bambini, per una malattia che causa diciamo in Italia circa 5 morti all’anno, soprattutto tra i debilitati: anche allora lo Stato fece in modo di mettere italiani contro italiani. Vivendo all’estero, ai tempi ho – fortunatamente – potuto farmene un baffo del decreto Lorenzin, essendo mio figlio straniero. Rimase l’amaro in bocca per un aspetto: la gente che aveva vaccinato il figlio era poi avvelenata da chi voleva/poteva non vaccinare il proprio.
Si trattava di un sentimento misto-invidia tipico italiano: della serie, assodato che il vaccino poteva – come tutti i medicinali – avere effetti collaterali avversi, dopo averlo accettato per la propria prole, sangue del proprio sangue, la reazione postuma fu, circa: “ma se mio figlio dovrà avere dei danni dal vaccino, perchè tuo figlio che non si è vaccinato non ne avrà? Dunque, io voglio che anche tuo figlio sia “sfortunato” come il mio….
A parte che col “Mal comune, mezzo gaudio!” un paese implode, come ritengo ormai farà l’Italia…
Estendendo il discorso ad oggi, da una parte va considerato l’effetto deflagrante là da venire, con i vaccinati questa volta di COVID ormai terrorizzati non solo di prendere il COVID, vedasi i casi aversi ormai anche in TV; ma addirittura di aver fatto la cazzata della propria vita a farsi inoculare un vaccino con seguenti caratteristiche:
1. è di fatto sperimentale, nel senso che NON ha ottenuto l’autorizzazione EMA standard di utilizzo, visto che non ha terminato le fasi canoniche di test di sicurezza, con tutte le ripercussioni del caso (…);
2. gli effetti collaterali deleteri del vaccino ormai sono mainstream;
3. in Israele tra l’85% ed il 90% degli ospedalizzati per COVID sembra essere vaccinato, dunque il vaccino di fatto sembra non funzionare a dovere.
E senza considerare gli effetti a lungo termine, che una terapia genica come il vaccino mRNA assolutamente innovativa – e dunque relativamente sconosciuta – in ogni caso comporta. Ieri consideravo che ormai, come sito, grazie alle nostre preziose interviste (QUI), l’asimmetria informativa che va a scapito del 99% degli italiani, per noi della redazione del sito riteniamo vada a nostro pieno e totale vantaggio. Anche rispetto a politici e giornalisti italiani anche importanti (…).
La nostra intervista al Dottor Robert Malone, l’inventore della tecnologia dietro al vaccino mRNA. “I vaccini contro il Covid sono stati assemblati con troppa fretta”
Ossia, grazie al fatto di aver interpellato DIRETTAMENTE e senza filtri esperti di livello mondiale come ad es. il dr. R. Malone, padre del vaccino mRNA, piuttosto che il prof. Giulio Tarro, due volte candidato al Nobel per la medicina, noi riteniamo di avere chiari i rischi della vaccinazione di massa mRNA sul COVID.
Rischi potenziali del tutto sovrapponibili al famigerato effetto talidomide per altro, un farmaco tedesco con test incompleti che causò come effetto secondario avverso la comparsa dei bambini focomelici, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, in particolare ricordo il Brasile, terra dove guarda caso si rifugiò il criminale nazista Mengele (la talidomide era un medicinale creato dai nazisti, da Otto Ambros, ndr). Resta il fatto che l’Italia ha fretta di vaccinare, tutti, soprattutto gli anziani, oggi, pur in presenza di una mortalità da COVID bassa.
Perchè succede questo?
Certamente esiste una spinta a comunicare all’italico popolo “una versione in particolare“; da parte della categoria oggi verrebbe da dire più derelitta ormai della scena italiana, i giornalisti, che in periodo di crisi se non si piegano alle realtà imposte dagli editori non sfamano i propri figli. Solo così si spiegherebbe ad esempio la performance di Mario Sechi qualche settimana – di cui abbiamo parlato QUI – che, senza contraltare alcuno, su Rai3 Linea Notte, comunicava senza possibilità di smentita, in quanto”lui sapeva” (essendo giornalista virologo evidentemente) che sono i non vaccinati a creare le varianti e non il contrario.
Peccato che il Nobel prof. Montagnier scopritore del virus dell’HIV, e il dr. Robert Malone sopra citato, dicano il perfetto contrario, ossia che sono i vaccinati a creare le varianti, anche mortali nel caso (vedremo…).
Assimilata la follia mediatica di cui sopra, resta la domanda di fondo: cui prodest cotanta ragionata e perseverante follia?
Avendo avuto la costanza di analizzare le tracce lasciate nei due anni scorsi mi sono accorto di una cosa: noi scrivemmo in modo chiaro e circostanziato, a più riprese (era il 2019), che l’INPS sarebbe fallita. Calcolammo ai tempi che sarebbe bastata una piccola recessione ed i conti sarebbero saltati definitivamente, vedasi oltre. In realtà di crisi ne è arrivata una grossissima, la peggior recessione concentrata in un anno della storia moderna, peggiore del 1929 per intenderci. Dunque, senza correttivi, che salti prima l’INPS e poi l’Italia a breve giro, paese pieno di anziani da mantenere, è ormai matematicamente certo.
I conti dello Stato sono già saltati da tempo: alla prima recessione l’Italia farà crack, causa tasse troppo alte che deprimono il PIL. Spieghiamo dunque cosa possa significare “fare crack”
Pensate che in Italia ci sono più pensioni da pagare dallo Stato che persone occupate, vi basti questo dato…
La logica mi porta a dover giocoforza considerare una spiegazione appunto logica per tutto quello di pazzesco che vediamo davanti a noi, oggi. Giustificazione che sebbene assolutamente cinica funzionerebbe (purtroppo) nel contesto, a pensar male (“ma spesso ci si azzecca…“, diceva una volta un saggio).
Ossia, l’unico modo – ed ecco forse perchè la casta sembra coalizzata pro-vaccini – per salvare i privilegi di Stato, ossia per salvare i conti del Paese, potrebbe essere vaccinare tutti, soprattutto gli anziani. Salvo “sperare” però/magari in una moria successiva degli stessi… Per salvare i conti dell’INPS, che non pagherebbe così più le troppe pensioni?
Ragionamento forse troppo cinico, lo comprendo.
Il dubbio però resta, altrochè se resta…
A guardar nei dettagli, i tre paesi in EUropa che, a causa o di una concentrazione di anziani improduttivi eccessiva unita a bassa crescita sistemica (l’Italia o la Grecia) o ad un welfare troppo generoso (la Francia) o da un mix dei due effetti (l’Austria), sono gli stessi che impongono folli restrizioni in EU sui green pass.
Da qui forse la follia italica di imporre leggi nazionali che sono in contrasto con le stessi disposizioni EU, che – LO RICORDO – restano superiori alle leggi italiane. E dunque arriviamo alle assurdità di cui al titolo, sopra.
D’ogni modo, va detto una volta per tutte: il sistema occidentale, fatto di welfare e di vecchi improduttivi da mantenere, è tecnicamente morto in quanto insostenibile.
Viene dunque da chiedersi se la casta elitaria, quella dei privilegi abbondanti, quella romana per intenderci, sarebbe anche pronta ad atti di estremo cinismo come quelli sopra citati per sopravvivere alla grande redistribuzione che sarebbe in questo caso necessaria….
Questa ritengo debba essere la domanda da farsi nei prossimi mesi.
Ben sapendo che, man mano che si diffonderà l’intervista del dr. Malone – oltre a quella del prof. Montagnier – in cui si evidenziano i rischi della vaccinazione mRNA fatta in questo modo secondo molti scellerato (ad es. secondo il prof. Montagnier, che per altro non si vaccina sul COVID, sue parole, ndr), potrà nel caso configurarsi il dolo nelle azioni vaccinali intraprese. Nel senso, nel momento in cui i policy makers saranno eruditi del rischio associato ai vaccini stessi, in caso – speriamo non succeda! – di danni collaterali da vaccini estesi e consistenti, il dolo diventerà tecnicamente provabile (ecco forse perchè, onde prevenire l’eventuale “contagio delle responsabilità”, c’è oggi un militare ad eseguire il compito, non solo in Italia, visto che i tribunali militari competenti lo giudicheranno nel caso sempre con la solita scappatoia, “eseguiva ordini superiori”, …).
Ossia, vista l’assenza di cautele canoniche/test canonici dell’EMA e dell’FDA in termini di sperimentazione previa dei vaccini, fatto universalmente conosciuto, unitamente al rischio evidenziato da due scienziati cruciali nella spiegazione dei rischi del vaccino COVID citati sopra, nel caso di rilevanti danni da effetti collaterali associati ai vaccini [SPERIAMO DI NO, ma ad oggi non siamo in grado di escluderlo] poi non si potrà dire “non lo sapevo“.
(ATTENZIONE: quella sopra non è una interpretazione peregrina, vi basti leggere l’opinione informata del costituzionalista Alessandro Mangia, al LINK)
Dunque, da qui in avanti, avendo l’opinione autorevole di esperti come Malone e Montagnier, il rischio che si configurerà per i policy makers/esecutori – se i vaccini saranno massivamente deleteri negli effetti collaterali, ripeto, speriamo di no! – sarà di diventare essi stessi responsabili personalmente degli effetti collaterali, nel caso che i tali danni associati ai vaccini COVID dovessero emergere possenti fra qualche tempo.
Ecco perchè l’intervista al dr. R. Malone, sopra (e quella del prof. Montagnier, di fatto dicono la stessa cosa), vanno diffuse capillarmente, sta a voi!
In bocca al lupo a tutti.
MD
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