Tutta la nostra società sta vivendo una grande bugia, che parte da lontano. Bugia che vede politici scellerati tra i primi responsabili, che oggi negano ad es. l’inflazione per non prendersi le colpe del disastro da loro stessi ingenerato. E grandi imprenditori che hanno cooptato tali politici per portarsi via pezzi dello Stato a basso prezzo, a parimenti negare l’inflazione per evitare di condividere le ricchezze acquisite diciamo indebitamente. O debitamente, ma che comunque ora andrebbero in parte restituite, le grandi ricchezze, via tasse “a chi ha denaro”, non “a chi non ne ha”.
In tale contesto il COVID ed i vaccini (di enorme potenziale rischiosità, vista la quasi nulla sperimentazione in termini canonici, ndr) potrebbero avere un ruolo fondamentale, almeno in teoria: eliminare quella parte di società diventata, per errori politici/economici, in eccesso; parlo degli improduttivi anziani percettori di pensione, il vero freno dell’Occidente soprattutto EUropeo.
Lascio perdere le decine di esempi e le riprove, pleonastiche ormai (…). Sta di fatto che l’Italia è di nuovo il fulcro sia del problema che della soluzione, moderno laboratorio come fu per il fascismo poi esportato in Germania in termini addirittura esoterici (…).
Una soluzione economica e sociale conclusiva, anzi una soluzione finale, sembrerebbe essere in corso?
Forse.
Infatti l’Italia, paese dove ci sono più pensioni pagate che persone impiegate a sostenere dette pensioni con i loro contributi, non può che saltare per aria.
Ma se salta per aria perchè lo Stato dichiara le proprie colpe, ossia fa un crack economico per eccesso di debito, i responsabili politici verrebbero messi al muro. E, nella rivoluzione che seguirebbe, anche i potentati economici che vogliono restare in Italia verrebbero disintegrati.
Dunque COVID e post COVID in teoria potrebbero essere parte del “problema risolto”.
(…)
Arriviamo alla grande inflazione, che può sparigliare le carte…
Prima di tutto ricordiamo che l’inflazione nell’occidente nasce oggi precisamente nella stessa maniera in cui nacque dopo che le ingerenze straniere che misero fuori gioco Nixon, soprattutto ingerenze franco-inglesi ai tempi.
Anche Roosevelt, secondo molti, dovette subire l’ira funesta britannica, tanto da non riuscire a terminare il suo mandato di guerra. Speculazioni queste ultime, ben s’intende.
Su Nixon invece la situazione è chiara: fu il deep state con radici diciamo esterne al Paese a volerlo far cadere.
La reazione militare, anzi dei militari USA, fu in risposta di supportare a breve giro l’attacco Egiziano ad Israele, solo per vedersi superati, gli egiziani, da un Israele che già allora si scoprì avere la bomba atomica, fornita dagli USA per altro, e con un supporto militare a stelle e strisce inatteso (ma pianificato, evidentemente).
Il risultato fu la sconfitta araba e la vittoria israeliana, con una subitanea salita del prezzo del petrolio come ripercussione (e con passaggio del testimone a Tel Aviv nella difesa degli interessi USA nell’area, ndr). Ossia ciò si traduesse, ai tempi, in inflazione ed austerity nell’occidente non americano, visto che gli USA hanno il dollaro a risolvere ogni problema.
Dopo la caduta di Trump, chiaramente un’ingerenza (…), mettetela come volete, l’inflazione puntualmente è ripartita, come l’altra volta.
Gli USA nel contesto ne sono più o meno immuni, hanno il dollaro. E sono il primo produttore mondiale di petrolio, più o meno come l’altra volta.
Dunque ecco l’inflazione falcidiare economie che, al contrario di inizi anni ’70, sono piene di debiti.
Ed in presenza di una struttura neocoloniale apicale, la zona euro, a danno dei paesi europeriferici; che se l’inflazione continua a salire imploderà letteralmente, a partire dalla periferia.
Perchè?
Con tassi a zero ed inflazione al 5% i tassi reali diventano negativi ossia si brucia valore, i tedeschi non possono permetterlo, post grande inflazione anni ’20 dello scorso secolo. E anche la crescita del PIL, che per definizione è reale (o meglio PIL nominale MENO inflazione, detta semplice) diventa negativa se l’indice dei prezzi al consumo sale!
Dunque con l’inflazione saltano gli schemi per interi sistemi Paese, andati in subitanea recessione in termini di PIL (ossia PIL reale), altro che crescita italiana del 4% con il Recovery Fund (si, 4% ma con inflazione stimata su dati OCSE per l’Italia, mediamente a meno dell’1% nel 2022! Follia pura! ndr).
Io spero che la gente si renda conto dello tsunami in arrivo: bollette che raddoppiano o quasi, benzina in salita verticale. E soprattutto cibo che scarseggia, ossia sale esponenzialmente di prezzo, complice il blocco delle supply chains. Basta aspettare questo inverno.
Se andate al supermercato e conservate gli scontrini di qualche anno prima vedete cose pazzesche: alcuni cibi sono saliti del 50% da settembre scorso!
Ma purtroppo ancora c’è qualcuno che la nega, l’inflazione!
Che sia chiaro anche negandola non si risolve nulla: chiaramente si farà come in Argentina: i media ripeteranno prima di tutto “NO INFLAZIONE”, le statistiche verranno nel caso taroccate (ad es. la salita dei prezzi dell’energia in bolletta in Italia dovevano essere oltre del +20% ma l’ARERA ne ha sterilizzato una parte, lo può fare per 6 mesi, ndr). Ma alla fine i prezzi faranno il lavoro sporco: senza lavoro, con stipendi fermi se non più bassi, la gente non avrà da che mangiare.
Uguale: distruzione della residua classe media. E gente incazzata.
Da qui a prevedere sommosse di piazza è semplicissimo, non ci vuole un genio.
A giugno 2021. Ora si parla di 7,5-8%…
Prima di arrivare alle conclusioni va detto che l’inflazione ci sarà certamente e non sarà temporanea, ormai questo concetto è diventato mainstream, per fortuna. Parimenti tale inflazione farà salire il Misery Index, ossia la disoccupazione, nel momento in cui le imprese non potranno recuperare la salita dei costi sui prodotti. Purtroppo col COVID e coi lockdown, ossia con gente che sta a a casa e viene anche licenziata, è chiaro che sarà quasi impossibile recuperare tali costi.
Da qui ad arrivare alla bomba sociale il passo è breve. Con stagflazioni varie nei paesi che possono svalutare la propria valuta; e depressione inflattiva nei paesi, come Italia e Grecia, che stando nell’euro non possono farlo.
Facile, no?
Tragico direi.
La cosa incredibile è che la politica, che sa bene che se parte l’inflazione è morta, dovrà nel caso dichiarare il proprio fallimento e la propria resa. Assieme ai miliardari che dovranno condividere le loro ricchezze.
Dunque per evitare che ciò succeda che fanno? Da una parte negano l’inflazione, sui media, sui social, assoldando persone con promesse e/o cadreghe ecc. per ripetere no inflazione, negando la realtà. E dall’altra tolgono domanda al sistema, ossia impongono inutili lockdown.
Inutili per evitare la diffusione del virus, ormai una scusa, quanto meno a livello economico. Ma necessari per evitare che l’inflazione esploda come dovrebbe (ricordo infatti che nei panieri che calcolano l’inflazione non importa se voi comprate un kWh o un m3 di gas o un litro di benzina, in quanto troppo caro: essendo un prezzo esogeno l’inflazione replicherà l’effetto sull’indice dei prezzi, ANCHE SE VOI NON CONSUMATE ALCUNCHE’ di tali prodotti necessari ed esogeni!)
Ossia questi politici, con miliardari a tirare le fila e vari soggetti mediatici a fare i kapò, rileviamo che preferiscono ammazzare il Paese piuttosto che trovare una soluzione al problema socio-economico attuale.
Anche perchè – COMUNQUE VADA – l’inflazione per il paniere basilare e di sopravvivenza delle famiglie, su tutti cibo ed energia, è destinato AD ESPLODERE, checchè possa sperare la politica. Parimenti molte famiglie finiranno sul lastrico a causa delle chiusure dei locali da cui traevano sussistenza.
Della serie: per i politici e la casta in genere invece, gli interessi personali resteranno sopra tutto e sopra tutti, il resto del Paese “non è importante“.
O anche, “Mors tua, vita mea“, più o meno.
Ma chi sono i negazionisti dell’inflazione?
Semplice: a parte le due categorie distinte dei fessi e dei pasdaran della “MMT a tutti i costi”, che oggi in presenza di inflazione sempre più galoppante diventa inapplicabile (e sottolineo, purtroppo), ci sono i politici e soprattutto gli imprenditori arricchitisi in Italia e che hanno in Italia il proprio fulcro vitale e non vogliono mollarlo (perchè ad. es se emigrassero, fuori dalle connivenze locali, sarebbero condannati, ndr). Oltre a tutti quelli a cui, per il supporto dato alla causa negazionista, è stata promessa una contropartita.
L’FMI approvò il tarocco dell’inflazione argentina nel 2008, che portò all’implosione della classe media locale: oggi nel paese sudamericano la gente per sopravvivere arriva a a rapire per un giorno i bambini chiedendo piccoli riscatti…
In realtà la domanda da farsi è un’altra: in una contingenza come quella sopra indicata, da che parte staranno militari e forze dell’ordine, una volta che la rivolta sociale esploderà? Dalla parte della gente e delle loro stesse famiglie, che inevitabilmente passeranno bruttissimi periodi? O dalla parte dei politici corrotti e dei miliardari loro sponsor?
Corsi e ricorsi storici.
Come in ogni grande crocevia della storia, di quelli che bisogna rispettare, la domanda da farsi è solo quest’ultima, …
Basta aspettare.
MD
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