Abbiamo intervistato l’ambientalista Michael Shellenberger. Scrittore di successo, è autore di numerosi best seller, tra cui “Breakthrough” e “L’apocalisse può attendere”.
Importante ricordare che Michael Shellenberger ha chiesto perdono per l’allarmismo causato dagli ambientalisti negli ultimi trent’anni in merito al cambiamento climatico.
Il Foglio stesso ha recensito il suo ultimo libro: L’apocalisse può attendere, nel quale smonta punto per punto l’ideologia Green.
Ha parlato al Ted Talks:
È apparso al Colbert Report, programma televisivo statunitense (in onda dal 2005 al 2014) presentato dal comico Stephen Colbert.
https://www.cc.com/video/qdf7ec/the-colbert-report-michael-shellenberger
È stato citato da numerosi giornali quali il New York Times, il Wall Street Journal, il Financial Times, il Guardian.
Scrive regolarmente su Forbes:
https://www.forbes.com/sites/michaelshellenberger/?sh=4e33ca9cb1b8
Personaggio controverso e dalla forte personalità, in questa intervista ha chiaramente inquadrato le problematiche legate all’utilizzo isterico e forsennato delle energie rinnovabili. Le energie rinnovabili ci riporterebbero indietro al Medioevo. Ma forse qualcuno vuole che ritorniamo a una sorta di Medioevo 2.0.
L’energia nucleare è la soluzione. Chiediamoci perché l’Italia non vuole utilizzare l’energia nucleare.
Cito:
“Ma le destabilizzazioni a danno dell’Italia partono da molto prima. Ed hanno tutte matrice francese.
Prima di tutto il caso Ippolito, ossia da quella Parigi che MAI volle che l’Italia si dotasse di centrali nucleari, ossia di conserva l’arma atomica. Il motivo? Non sarebbe più stata contendibile. ossia conquistabile. Un incubo per un paese che vive da sempre al disopra delle proprie possibilità propri grazie alle ricchezze altrui, Piedi Neri insegnano.
Tenete presente che, sebbene nessuno lo dica, sia la Spagna che la Svizzera che la Germania sono Paesi in grado di avere l’atomica di difesa, alla bisogna. Magari non ottimizzata, ma ce la possono avere. L’Italia, tra i grandi paesi, è l’unica a non averne di proprie, dovendo dipendere dagli USA”
Poi rimando alla lettura dell’intero articolo:
L’agricoltura industriale e intensiva è l’unico modo per Michael Shellenberger per uscire dalla povertà, che lui considera la vera piaga del nostro mondo.
Le nazioni devono cooperare e al tempo stesso mantenere una propria identità. Non possiamo fare del mondo un’unica amalgama: l’Italia è l’Italia; la Germania è la Germania; gli Stati Uniti sono gli Stati Uniti e così via.
Che cosa rende speciale l’Italia? Che cosa rende unica la nostra nazione? Coltivatelo. Ecco il consiglio di Michael Shellenberger.
Un’intervista ricca di significato, con uno dei più discussi ambientalisti del mondo.
La stessa Repubblica, ci ha detto, non ha voluto pubblicare una sua intervista. Perché? Si chiede e ci chiediamo.
Noi invece non abbiamo problemi con nessuno e parliamo con tutti.
Infatti l’intervista è disponibile su Rumble:
O su YouTube:
Ringraziamo Michael Shellenberger per il suo prezioso contributo.
Per maggiori informazioni su Michael Shellenberger potete cliccare:
https://environmentalprogress.org/founder-president
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l’Alessandrino
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