Dedicato a tutti coloro che proclamavano a gran voce che la Svizzera avrebbe ceduto ai ricatti del Covid e che avrebbe applicato le illogiche restrizioni che sono all’ordine del giorno in Italia, diciamo che la Svizzera non vuole il Green Pass.
La svizzera non vuole discriminare i suoi cittadini, forse memore dell’orrore che investì l’Europa circa ottant’anni fa e che qui in Italia sembra abbiamo dimenticato.
Vera Sharav, che noi abbiamo intervistato lo ha detto: coloro che non vogliono mettere in discutere dell’Olocausto e lo trattano come una religione, un dogma al quale appellarsi quando fa comodo, ecco costoro sono i veri negazionisti.
Perché dobbiamo riflettere. Ma dobbiamo farlo velocemente. Dobbiamo capire velocemente cosa ci aspetta se continuiamo su questa china.
Gli svizzeri, popolo pacifico e neutrale per eccellenza, rigettano in massa il Green Pass. Non ne vogliono sapere assolutamente.
La misura è colma. E questo razzismo sanitario non è più tollerabile. Condanniamo ovviamente la violenza in ogni sua forma. Contrasteremo l’insorgere di questa dittatura con ogni mezzo legale.
Riportiamo alcuni fatti che potrebbero farci riflettere su quanto le élite hanno tirato la corda, che forse è lì lì per spezzarsi.
L’ultima notizia che riporto è quella di Ueli Maurer, politico di spicco svizzero, nonché ex Presidente della Confederazione, che si mostra con una maglietta con la quale mostra il suo dissenso alle restrizione illogiche e dementi volte a contenere il Covid.
https://www.laregione.ch/svizzera/svizzera/1534926/federale-maurer-misure-maglietta-ueli
Con tutto il rispetto per la carica del Presidente della Repubblica Italiana, secondo voi chi sta veramente difendendo gli interessi nazionali? Mattarella o Maurer?
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l’Alessandrino
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