Redazione: Secondo alcuni analisti, la potenza economica e militare cinese è chiaramente sopravvalutata (lo stesso errore compiuto dagli americani nei riguardi della Russia, ai tempi della Guerra Fredda) e, quindi, potrebbe essere pericoloso, per la Germania, contarci troppo, anche come mero mercato di consumo.
Basti pensare alle ultime mosse del PCC — dirigiste e antiborghesi — che sembrano rigettare i metodi e gli stili di vita delle moderne democrazie occidentali.
Di conseguenza, sfuggire alla “morsa anglosassone” per precipitare in quella cinese non crediamo sia uno sviluppo così positivo (per i tedeschi. Per il resto degli europei … chissà), particolarmente quando tutti brancolano nel buio — e una reazione americana sarebbe inevitabile (sono davvero strane le morti di alcuni politici tedeschi … in particolare quella dell’Ambasciatore a Pechino!).
In chiusura, è francamente imbarazzante l’idea dell’idrogeno-verde da produrre ad esempio nel Sahara (con l’energia solare), per poi essere portato in Europa. Ricordiamo a Strategic Culture che i cinesi continuano pragmaticamente a costruire centrali a carbone … e che le “iniziative verdi” sono solo di mera facciata.
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Cynthia Chung per Strategic Culture
Come già detto da Pepe Escobar nel suo saggio “Requiem for an Empire: A Prequel”, gli anni delle pacchiane celebrazioni della “fine della storia” sono finiti …
Escobar valuta giustamente che, oggi, “ … è lo spettro di un’intesa Russia-Cina-Germania a terrorizzare gli Stati Uniti, perché il trio eurasiatico è in grado di porre il dominio globale americano nella pattumiera della Storia”.
Per poi aggiungere che “… i player-chiave dell’heartland hanno visto chiaramente attraverso la nebbia della propaganda imperiale. Sarà una strada lunga e tortuosa ma l’orizzonte, alla fine, svelerà un’alleanza Germania-Russia-Cina-Iran in grado di riequilibrare la scacchiera globale”.
In effetti, lo scorrere degli eventi è diventato frenetico.
Alla luce di tutto questo, la morte (5 settembre 2021) davvero strana dell’Ambasciatore Tedesco in Cina (e consigliere di punta della Merkel), Jan Hecker, due settimane dopo aver assunto l’incarico — insieme allo strano ricovero in ospedale (il giorno dopo) del Ministro Federale tedesco dell’Economia e dell’Energia, Peter Altmaier — è motivo di preoccupazione.
Come scritto a suo tempo da China News:
“La nomina di Hecker come Ambasciatore tedesco in Cina — fra le ribollenti tensioni bilaterali sui diritti umani e sul Mar Cinese Meridionale — è stata considerata dagli osservatori come una mossa della Merkel per stabilizzare le relazioni e dare continuità all’impegno tedesco verso la Cina, alla vigilia della fine del suo mandato da Cancelliere, dopo 16 anni di governo.
La Germania terrà le elezioni il 26 settembre per decidere il successore della Merkel e gli osservatori hanno avvertito che ci saranno turbolenze nelle relazioni fra Cina e Germania”.
I dettagli sulla causa della morte di Jan Hecker non sono ancora stati resi pubblici.
Anche Thomas Schäfer (Ministro delle Finanze in Assia) è stato oggetto di una morte piuttosto strana (28 marzo 2020) che, si dice, potrebbe essere un suicidio.
La versione data in pasta al pubblico è che non era riuscito a gestire serenamente lo stress finanziario causato dalla pandemia di Covid-19.
Molti, però, sostengono che si tratti solo di un comodo pettegolezzo. Il suo corpo fu trovato vicino alla ferrovia ad alta velocità Colonia-Francoforte — e la Polizia si limitò a “ipotizzare” che si fosse ucciso. Se volete, chiamatela pure un’intuizione …
Inoltre, il giorno dopo la morte dell’Ambasciatore Hecker, il Ministro Federale tedesco dell’Economia e dell’Energia, Peter Altmaier, è stato ricoverato in un ospedale di Berlino, dopo una cena di rappresentanza — i commensali hanno riferito che non riusciva più nemmeno a parlare.
L’Agenzia di Stampa DPA ha riferito che, mentre prendeva parte a una cena fra i membri della Commissione Economica del Bundestag in un hotel di Berlino, ha improvvisamente richiesto cure mediche di emergenza, per poi essere trasportato in ospedale per ragioni che nessuno conosce.
Il 25 gennaio 2021 Altmaier era stato criticato per aver acconsentito a un “accordo per gli investimenti” fra UE e Cina. Alcuni sostenevano che la Germania avrebbe dovuto aspettare fino a dopo l’inaugurazione della Presidenza Biden.
In un’intervista alla CNBC gli era stato chiesto se l’accordo fosse stato, da parte della Germania, un “errore tattico”, dalla “tempistica imbarazzante”.
Altmaier così aveva risposto:
“Penso che non si sia trattato di un errore perché abbiamo firmato accordi simili a quelli che gli Stati Uniti hanno già stretto con la Cina.
Si trattava di creare condizioni di parità. Quindi, sono molto ottimista sul fatto che si possano sviluppare e firmare altri accordi di questo tipo”.
Per poi continuare:
“Abbiamo capito che è l’idrogeno-verde l’anello mancante della transizione energetica nella maggior parte dei Paesi Industrializzati.
Dovremo importarlo da altri Stati. Quindi, se potessimo organizzare un’infrastruttura internazionale di idrogeno-verde, prodotto in luoghi con molto sole e vento, per poi trasportarlo nei nostri Paesi … allora potrebbe esserci un effetto molto stimolante per l’economia mondiale”.
L’idrogeno-verde verrebbe estratto dall’acqua, utilizzando l’elettrolisi alimentata da energie rinnovabili. Un sistema palesemente più pulito del carbone o del gas naturale.
Coerentemente, la regione cinese della Mongliolia Interna ha approvato un enorme progetto energetico che userà il solare e il vento per produrre idrogeno-verde.
Ha dato il via libera a una serie di impianti nelle città di Ordos e Baotou, che utilizzeranno 1,85 gigawatt di energia solare e 370 megawatt di energia eolica per produrre 66.900 tonnellate di idrogeno-verde l’anno.
L’Enel, inoltre (una fra le più grandi utility europee — ENEI.MI), sta sviluppando un progetto per l’idrogeno-verde in Russia, come parte del piano per espandere il business delle energie rinnovabili in quel Paese, secondo il Responsabile per l’Europa Simone Mori.
La Russia, ricca di petrolio e gas, sta cercando di ottenere una quota fino al 20% del mercato globale dell’idrogeno.
La Germania, inoltre, è riuscita a terminare il Nord Stream 2 (contro il quale gli Stati Uniti si erano fortemente mobilitati), che dovrebbe raddoppiare il gas proveniente dalla Russia (per un totale di 110 miliardi di m3), di cui i tedeschi hanno un disperato bisogno.
In ogni caso, relazioni tese della Germania con la potenza anglo-americana non sono certo una novità.
Il 14 gennaio 1963, ad esempio, il Presidente Francese de Gaulle dichiarò in una conferenza stampa di aver posto il veto all’entrata della Gran Bretagna nel Mercato Comune.
Subito dopo, fu firmato il Trattato dell’Eliseo tra la Francia e la Germania Ovest (Konrad Adenauer), che ebbe enormi implicazioni: fu una chiara denuncia del controllo anglo-americano sull’Europa Occidentale, in atto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Avvicinandosi sempre più al multipolarismo russo-cinese, riuscirà la Germania a evitare l’ultima stretta della morsa mortale dell’impero anglo-americano?
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Scelto e tradotto da Franco