E’ necessaria un’alternativa reale al sovranismo, che resta mera protesta. Solo ricostruendo un sistema meritocratico all’interno delle istituzioni possiamo sperare di salvare l’Italia.
L’affermazione sopra, un po’ il simbolo dell’intervista, è da incorniciare. Domandiamoci: vogliamo un governo di mandarini che controlla un popolo inebetito e assuefatto a regole illogiche?
Abbiamo intervistato il Professor Massimo Cacciari, persona che non ha bisogno di alcuna presentazione.
Il Professore ha indicato un percorso preciso al superamento della crisi in corso. Se non vengono riattivati determinati centri istituzionali (quali ad es. i sindacati e la stessa Confindustria) secondo una modalità meritocratica l’Italia sarà incatenata a un modello spietato di governo nel quale una casta di mandarini controllerà una massa inebetita, pronta a tutto pur di conservare la “nuda vita”.
Non possiamo più permettere l’insipienza al potere, pena la dissoluzione del sistema Paese, per chiunque copra cariche istituzionali. E’ necessaria un’adeguata formazione, specifica per i ruoli. Ad es. non si può eleggere sindaco la prima persona che capita a tiro (…).
Resta la considerazione di fondo, chiara e netta: la vera risposta alla sterile protesta mascherata da sovranismo, (un treno a cui troppo spesso nuovi cabarettisti della politica si sono aggregati, per lo più per fini carrieristici, ndr), arriva dalla competenza. In tale contesto, è una considerazione quasi rivoluzionaria rilevare che i pilastri del cambiamento che avrebbero in teoria desiderato i cd. sovranisti, post implosione economico-etico-morale-sociale del Paese tanto simile alla Spagna pre-Franco (…), viene oggi formalizzata nei termini implementativi [i più importanti per altro] da gente di spessore come Cacciari, di sinistra. Solo con persone cd. competenti si sarà in grado di ristabilire i necessari “punti fermi”(aggiungiamo, sempre che il vincolo esterno non decida per uno spezzatino peninsulare, …, ndr).
Abbiamo posto alcuni quesiti allo stimato professore, una vera folgorazione la nostra nei suo confronti per certi versi.
La prima domanda riguarda l’introduzione del Green Pass e il Professore rimarca che dobbiamo ragionare a proposito dell’introduzione del Green Pass e dice che “queste norme accentuano il prepotere dell’esecutivo su tutti gli organi rappresentativi e sull’assemblea rappresentativa ed è di certo una tendenza che non va bene”
Abbiamo per altro analizzato come il cittadino italiano non abbia accesso diretto alla Corte Costituzionale in Italia; questo è un grave vulnus nel nostro ordinamento, tanto evidente oggi in tema di Green Pass impossibile – lato cittadini – da far vagliare dalla Consulta (…).
Citiamo l’articolo introduttivo alla nostra intervista ad Alan Dershowitz, così da rendere chiaro e conciso quello che noi intendiamo sottolineare:
“La fonte del diritto di ogni Stato occidentale, la Corte Costituzionale, deve essere accessibile ai cittadini. Nonostante ci siano numerosi ordinamenti giuridici nel mondo, una Corte Costituzionale accessibile dai cittadini, per moto proprio o tramite enti appositi, possiamo affermare che rende il processo democratico pienamente consono a tale ultimo aggettivo.
(…)
Ricordiamo infatti che la stessa Spagna, che fu di Francisco Franco, ha un organo chiamato Defensor del Pueblo che di fatto adempie anche a tale funzione (…); mentre l’Italia con la “Costituzione più bella del mondo” non ce l’ha. Farsi delle domande è infatti d’obbligo, oggi soprattutto; il silenzio della politica e della magistratura aggregate, nel contesto attuale, sembra assordante (anche la negazione del Green Pass in Spagna, perché discriminatorio, sembrerebbe essere collegato a funzioni giuridiche di riserva simili a quella sopra indicata, ndr):
L’aspetto secondo noi dirimente che deriviamo da questa intervista, a sentire il prof. Cacciari, è però quanto segue, un mantra che trova molti proseliti nel mondo oggi tradito dai sovranisti stessi. Ossia, sembra assolutamente necessaria un’alternativa realistica e diciamo implementativa a questo sistema purtroppo morente, col sovranismo esistito solo come slogan (vedasi i risultati: zero). In tal contesto NON ci devono essere limiti ideologici. E’ chiaro infatti che con questa “destra senza scuola alcuna” non si va da nessuna parte.
Dunque bisogna dialogare con tutte le forze civili e sociali, di qualunque estrazione politica, che vogliano ricostruire il paese secondo quel primato morale e civile proprio degli italiani (di giobertiana memoria), forse l’unica possibilità per superare quella spirale materialista in cui l’Occidente tutto sembra essere sprofondato.
Ringraziamo il Professor Cacciari per averci rilasciato questa importante intervista.
Per seguire l’intervista su Rumble:
O su YouTube:
*****
l’Alessandrino