Questo pezzo fa riferimento all’articolo apparso sul nostro blog qui
Ad di la dei tecnicismi economici che riprenderemo di seguito, il problema è politico.
Mio padre diceva: “a la guerre comme à la guerre”, lui era valdostano, testa dura abituato alla montagna che non lasciava scampo alle scelte sbagliate.
Pertanto se il popolo Italiano, ormai ridotto quasi completamente a mandria, si vuole riscattare, non può pensare di sedersi ai tavoli internazionali e puntare in basso per di racimolare qualche libertà economica, ma deve puntare sopra il massimo, per ottenere tutto ciò che si può.
Qualsiasi forza politica che si mette il cartello “sovranista” non può, politicamente, esimersi dal recuperare la sovranità del paese nel rispetto della costituzione, dico questo perché so che l’autore dell’articolo presiede una importante testata che si intitola alla sovranità popolare.
Nel rispetto di questo impegno, ci piace essere certi che sia un sovranismo vero, che restituisca all’Italia la sua moneta, la sua capacità di autodeterminarsi.
Purtroppo nel recente passato abbiamo avuto diverse forze politiche sedute in parlamento che hanno cambiato idea circa il mandato ricevuto, possiamo citare la Lega, ma anche il M5S che adesso sostiene un governo che mai un votante penta stellato della prima ora si sarebbe sognato di sostenere, anzi al grido di tutti a casa sarebbero andati fuori dalle istituzioni, ma tant’è.
Ritornando al tema del sovranismo, non vorremmo mai che le nuove forze affacciatesi di recente al panorama politico italiano, possano soffrire degli stessi cambiamenti visti negli altri partiti.
Come quando la lega gridava no euro e adesso sappiamo cos’è diventata, diversi articoli su questo sito parlano a fondo dell’argomento.
Non vorremmo che possa essere come il M5S che ha contenuto e canalizzato il malcontento ed allo stesso tempo la fiducia di molte persone per farle correre su un binario morto, come è successo qui nel capoluogo piemontese che da aver avuto la maggioranza sono scesi sotto il 10%.
Nella speranza che questa forza sociale e politica non commetta le stesse deviazioni ed errori già commessi da altri in passato, vorremmo ricordare il peso e la solennità di mettersi un cartello addosso che indica la sovranità del popolo.
Aggiungo alcuni dettagli tecnici, al modello economico proposto.
Quando si parla di emissione di titoli di stato è bene precisare che non sono assolutamente necessari per condurre una spesa espansiva e quindi in deficit.
L’emissione di un titolo in cambio di una percentuale di guadagno offre il fianco alle grandi speculazioni che vivono di posizione.
Vorrei ricordare le parole di T. A. Edison, sia la moneta che il titolo di stato sono promesse di pagherò, solo che la moneta arricchisce il popolo facendolo lavorare, mentre il titolo arricchisce che già ricco è.
Se nascesse una moneta od un titolo per “dribblare” i vincoli europei tanto vale farlo a “zero coupon”.
Nell’articolo si parla di titoli che hanno valori diversi rispetto alle altre monete, si suppone quindi che questi titoli siano liberi di fluttuare con un cambio definito dal mercato, mi domando due cose:
- Perché questo titolo può essere acquistato all’estero se serve alla nostra spesa pubblica? Offriamo un’altra volta la guancia alla speculazione? O dobbiamo tenere buoni i nostri amici europei?
- Se il titolo ha caratteristiche tali, (valore di cambio fluttuante), quindi sembra proprio una moneta, perché non dichiararsi subito e fare una moneta in barba a ciò che dicono in Europa?
Ricordo che in Europa non è previsto un articolo per uscire dall’unione, a parte il famoso articolo 50 che dice e non dice, salvo la certezza di due anni di negoziati, una bella impresa per uno stato ridotto male e con una economia ferma.
Questo non significa però che un eventuale forza politica veramente sovranista, debba perdersi d’animo ed abdicare ai suoi sogni, visto che ormai molti Italiani vivono in un incubo avrebbe certamente largo supporto.
Cioè non significa che non si possa uscire da questa gabbia, ma è una scelta politica da portare avanti con fermissima convinzione ed impegno, senza mai cedere un passo.
Senza mai aver combattuto con tutte le forze, anzi un pò oltre le forze disponibili.
Noi di questo sito siamo sempre pronti ad aiutare qualsiasi forza, gruppo partito che voglia esprimere sinceramente e con impegno il percorso volto a ripristinare un Italia libera, democratica e costituzionale.
Siamo dei patrioti.
Ma il nostro supporto a chicchessia sarà anche viglie, pronto a segnalare ogni passo falso, ogni strada con il cartello sbagliato.
Siamo sempre pronti a prendere la strada di un Italia libera e sovrana, pur con tutti gli accordi bilaterali, strategicamente utili ad onorare le nostre inclinazioni e tradizioni di popolo.
Non vorremmo però imboccare un’altra strada con il cartello sbagliato, per poi ritrovarci al punto di partenza, stanchi, impoveriti, traditi e senza carburante.
Ultimamente chi manutiene le strade ci ha dato segno di qualche scherzetto da prete. (Non me ne vogliano i portatori dell’abito talare, il detto discende dalle gesta di Pio IX proprio in campo politico)
Quindi ancora una volta se vogliamo essere sovrani, puntiamo in alto, lo strumento economico serva a toglierci d’impiccio e non per sopportare meglio un guinzaglio sempre peggiore.
Viva l’Italia
R. Z.