Itxu Diaz per American Spectator
Il dolore e l’amore sono perpendicolari fra loro. Da qualche parte, lungo il cammino, finiscono inevitabilmente con l’incontrarsi. Possiamo vederlo nella Croce.
Sono sicuro che mi capirete se, oggi, non ho nessuna voglia di fare satira.
Quello che vi racconto è successo giovedì scorso a Madrid, alla fine della giornata scolastica, appena fuori dalla scuola di Montealto.
Una delle tante madri che stavano lì per prendere i figli stava manovrando con la sua auto quando ha messo per sbaglio la marcia sbagliata.
Inaspettatamente, l’auto ha sbandato sul marciapiede investendo tre bambine di 5, 10 e 12 anni. La più giovane è morta in pochi minuti. Le altre due sono in condizioni gravi ma stabili.
Questo è il dolore. L’amore, l’espressione dell’amore cristiano, è quello che è successo subito dopo.
La madre della bambina di 5 anni, che lavora nella scuola, è stata fra le prime ad uscire dopo l’incidente.
È corsa verso sua figlia, stesa a terra, l’ha abbracciata e ha avuto giusto il tempo di dirle di stare tranquilla e che le voleva bene, prima che morisse tra le sue braccia.
Subito dopo la madre si è alzata, è andata verso la donna che stava guidando … distrutta dal dolore e dal senso di colpa … e, in un gesto di commovente umanità, ha abbracciato la donna che, senza volerlo, aveva appena ucciso sua figlia.
Il cappellano della scuola è arrivato in tempo per dare l’estrema unzione alla bambina mentre era ancora viva.
Proprio in quel momento, decine di genitori e insegnanti hanno cominciato a pregare sul marciapiede, spontaneamente, mentre arrivavano i servizi d’emergenza. Ma non si è potuto far niente per salvare la bambina.
Una coincidenza, forse un cenno dal cielo: Maria era il nome della bambina. Maria è il nome di sua madre. Maria è il nome della donna sull’auto.
Montealto è una scuola cattolica che fa parte di una rete spagnola chiamata Fomento, creata da un gruppo di genitori e insegnanti negli anni ’60 con lo scopo di coinvolgere le famiglie nella missione educativa.
Ha 35 scuole in tutta la Spagna. Io ho studiato in una di queste. I valori cristiani non sono un complemento, ma il nucleo stesso della vita scolastica.
La stessa notte dell’incidente genitori e studenti hanno lanciato un’iniziativa su Instagram: ventiquattrore di preghiera del Santo Rosario “per l’anima di Maria, per la sua famiglia, per le altre due ragazze colpite, per la conducente e per tutte le famiglie coinvolte”.
Il giorno seguente, la scuola ha indetto una giornata di preghiera, condivisa in tutte le scuole Fomento in Spagna.
Sabato, con la scuola di Montealto coperta di mazzi di fiori e di ricordi della piccola Maria, si è tenuto un grande funerale nello stesso istituto.
Con le lacrime agli occhi, ho appena finito di leggere la lettera che Alex e Maria, i genitori della bambina deceduta, hanno inviato oggi via WhatsApp.
È, forse, la grande riconciliazione con il mondo che ci circonda. La grande testimonianza dell’amore cristiano.
Trascrivo qui alcuni stralci:
“Siamo sopraffatti da tante manifestazioni d’affetto … Non riusciamo a leggere i tanti messaggi d’amore perché piangeremmo tutto il giorno e non possiamo permettercelo. Abbiamo altri cinque figli di cui occuparci … Le vostre preghiere ci sosterranno”.
“Vi chiedo di pregare per le altre due famiglie e per Maria, per la donna anch’essa madre che forse ha sofferto la parte peggiore dell’incidente e, ancora una volta, la imploriamo di abbandonarsi al Signore perché si renda conto che non ha colpe e che, anche se per noi è incomprensibile, se Dio ha permesso che questo accadesse è per realizzare un bene maggiore”.
“Ai servizi funebri, abbiamo sentito testimonianze di persone che si erano allontanate dalla Fede e che grazie alla nostra piccola Maria sono andate in Chiesa a recitare il Rosario e ne sono uscite sentendosi confortate … L’amore umano è finito ma l’amore di Dio è infinito“.
“Dobbiamo ringraziare anche i “servizi di emergenza”, la Polizia e i Vigili del Fuoco che ci hanno assistito con tanto affetto. Ci rende molto orgogliosi della nostra patria, della nostra amata Spagna”.
“Ringraziamo anche le scuole del Fomento, che hanno dimostrato i valori cristiani che promuovono …. Ringraziamo Dio per tutti i nostri amici e per la nostra grande famiglia”.
“Guardate … Noi, per riuscire a dormire, ci stringiamo a Dumbo, l’elefantino di pelouche della nostra bambina, con la certezza che Mariquilla, in cielo, sta divertendosi più che mai, perché lei amava la vita e credo sapesse che l’unico posto dove poteva star meglio era lì, con il suo vero Padre e la sua vera Madre.
“Siamo confortati dal sapere che abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per assicurarci che Mariquilla fosse amata e ben curata. Ringraziamo Dio per questi cinque anni meravigliosi che ci ha dato con lei. Vi amiamo tutti”.
Non sono in grado di aggiungere una sola frase che si avvicini alle parole di quei genitori. Vorrei avere un cuore e una fede immensi come le loro.
Amici e lettori, recuperate la speranza: ci sono degli angeli sulla terra.
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Link: https://spectator.org/tragedy-in-madrid-immense-pain-and-extreme-love/
Scelto e tradotto da Franco