I fatti fregheranno anche gli economisti voo-doo, che magari vivono di finanza e quindi sono spinti a dirvi le balle che a loro convengono. Fino a quando, come disse il broker azionario a Groucho Marx, un incallito speculatore, quando l’economia USA crollò, nel 1929: “La Commedia è finita“.
In Italia naturalmente ci si permette di dire le balle più portentose di tutte. Il motivo è che chi le racconta conta sul fatto che poi i fessi che ci hanno creduto si dimentichino delle stesse. Gli esempi si sprecano. Da Renzi che doveva ritirarsi dalla politica, annunciato solennemente, in caso di sconfitta al referendum costituzionale. Ad Antonio Maria Rinaldi che viveva di Piano B e poi, una volta eletto a Strasburgo, è arrivato a dire “mai detto di voler uscire dall’euro”
E questo solo per citare due esempi relativamente recenti a noi cari (…).
Solo quando gli italiani si decideranno a punire tali soggetti quanto meno nelle urne, se non mettendoli direttamente alla berlina, qualcosa cambierà. Dunque in tale cotesto si incastonano letteralmente i mentitori seriali che oggi vi raccontano le loro verità anti-fattuali, ad esempio sull’aumento dei prezzi da negare assolutamente.
Chiaro, i media strombazzano “E’ il COVID“! Anche se di COVID si muore ormai pochissimo. E nel mentre vengono ricoverati i vaccinati a frotte come nella contea di Waterford, Irlanda, vedasi sotto.
Sappiate che in realtà il motivo di questo caos è prettamente economico, ossia le banche centrali non sanno più come uscirne.
Da qui le bugie del tipo “Non c’è inflazione se i salari non salgano/consumi non aumentano“. Ma intanto i prezzi aumentano e le aziende chiudono.
Chissà…
Dunque l’unico strumento che gli resta, a ‘sti pazzi banchieri che comandano soprattutto nell’EU, è di togliere domanda dal sistema; sebbene questo comporti necessariamente uccidere l’economia comunitaria.
A pensar male, ovvero ad immaginare che ci sia una regia dietro al rialzo dei prezzi delle materie prime, verrebbe da dire: che si giochi l’asso ora!
Ovvero, immaginate se propria ora che l’EU è costretta a fare i lockdown, spacciati per il COVID, in realtà per sperare di togliere pressione sui prezzi, “qualcuno” si attivasse con – ad esempio – un attacco all’Iran che faccia schizzare il petrolio a 150 USD/bbl: ciao Draghi, ciao EU e soprattutto ciao Euro….
Lo ammetto, non ho mai tifato per una guerra lampo come stavolta.
Anche perchè, per lo meno, nel caso in specie – se il Supremo vorrà – si tratterebbe/tratterà di una guerra fuori dall’Italia, diversa da quella che si sta combattendo da un anno e mezzo senza che il conflitto sia dichiarato. Ma è un conflitto che esiste, nella Penisola….
Mors tua, vita mea.
Resta la triste constatazione che le PMI e anche le grandi aziende EU soprattutto italiane stanno chiudendo l’anno senza sapere se comprare materie prime diventate carissime, da lasciare in magazzino a costi esorbitanti. Ossia implicando un aumento di prezzo dei propri listini talmente elevato nel 2022 che già si sa non verrà pagato dai clienti. Ovvero sapendo che quel materiale resterà invenduto per un bel pezzo….
A meno di una bella spirale inflattiva successiva all’acquisto delle scorte….
Come ben sapete, noi tifiamo per l’uscita dall’euro dell’Italia. E siamo convinti che tale “piega” arriverà, tutto questo enorme pasticcio comporterà precisamente la necessità tedesca di uscire dalla moneta unica, potendo dunque copiare il franco svizzero che da marzo scorso ha visto apprezzare la sua valuta circa del 6%, (togliendo un valore percentuale equivalente dall’inflazione da import).
In parallelo la Lega, a letto coi tedeschi da tempi immemori e certamente dai tempi del COVID scoppiato in Padania (primo luogo occidentale dove il virus ha fatto vittime, ndr), scommetto che organizzerà il caos in Italia, a fronte di qualche fantomatica promessa di secessione ottenuta da Berlino. In parallelo la Francia cercherà invece di fare banco sull’Italia, salvando se stessa: certamente succederà/sta succedendo a livello economico, possibilmente anche cercando di espandersi nell’Italia del nord ovest, vedremo.
Ed intanto il patto del Quirinale incombe, a danno dell’Italia come Paese, ma foraggiando i soliti politici veduti, più o meno gli stessi che hanno approvato la TAV…. (la Francia è vicina a tutti i partiti tranne che al M5S, ndr).
Purtroppo l’Italia resta un paese di ignavi, è fattuale. Già vaticinato da Dante più o meno da 500 anni.
E gli ignavi italici nei prossimi due anni pagheranno il conto, salatissimo, passando ad essere novelli Conte Ugolino? Forse…
Ma con il coro delle sirene che, mentre la vita si farà durissima nella Penisola, inneggeranno soavi poemi atti a negare che i prezzi sono fuori controllo….
Starà a voi mandarli a cd. cacare, nel caso.
MD
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