Tom Luongo per Gold Goats ‘N Guns
Se guardate i titoli dei giornali dell’ultima settimana vedrete fra di loro una sorprendente somiglianza. Arrivano “decreti” di un Paese dopo l’altro volti a istituire l’apartheid medica, conseguenza della mancata vaccinazione al Covid-9/11.
Dov’è che queste restrizioni sono più draconiane è all’interno dell’Unione Europea, dove l’influenza della “Gente di Davos” è senza dubbio più forte.
La Lettonia impedirà ai Deputati non vaccinati di votare, mentre la Slovenia ha reso obbligatorio il vaccino finanche per andare alla stazione di servizio.
A sua volta, il nuovo Cancelliere austriaco, in carica da circa un mese, sta multando e arrestando i non-vaccinati anche solo per essere usciti di casa.
Fino a un mese fa questo tizio era un piccolo politico di un irrilevante Paese dell’Europa Centrale … ma ora sta dando ordini come se fosse il padrone di casa.
Sfortunatamente, tutto questo sta accadendo nella maggior parte dell’Europa.
La lista continua, continua e continua — Grecia, Italia, Paesi Bassi … solo per citare qualche Paese.
Definire questo comportamento come orwelliano è un eufemismo. Siamo più vicini alla burocrazia da incubo del Brasile di Terry Gilliam che a “1984” di Orwell.
Allo stesso tempo, bisogna strizzare gli occhi molto forte per trovare un qualche riferimento, sui media, alle massicce proteste contro questi “decreti” (i video, comunque, circolano liberamente su internet, se siete disposti a cercarli).
Le proteste a Rotterdam sono diventate violente lo scorso venerdì, quando due persone sono state uccise dalla Polizia. Le strade di Roma, inoltre, traboccavano di gente che diceva no a questa indifendibile e arbitraria stratificazione della società.
Da rilevare, poi, che a Vienna la Polizia si è fatta da parte e si è unita ai manifestanti.
In breve, sto vedendo un sacco di #Ingovernabili là fuori … e stanno crescendo di numero.
Sono abbastanza incompetente quando si tratta di Twitter, ma questo potrebbe essere il mio tweet più trafficato di sempre:
When you lose the police you've lost your authority to rule.
The days of the unitary executive governments in Europe are finally, after centuries of tyranny, coming to an end.
Why?#Ungovernable https://t.co/BKxyxOohD0
— Tom Luongo (Head Sneetch) (@TFL1728) November 20, 2021
Se il solo pensare di trasformare un Paese in un mosaico di “colonie per lebbrosi” è già in sé indicativo di una mente malata, essere d’accordo ci renderebbe complici di un crimine contro l’umanità.
Questi “decreti governativi” stanno arrivando come conseguenza del massiccio aumento dei casi di Covid-9/11 in tutti i luoghi dove le terapie geniche sperimentali a mRNA sono state distribuite massicciamente.
La preoccupazione per il Covid-9/11 e i suoi effetti destabilizzanti sulla società hanno contagiato anche i leader mondiali che, sull’argomento, erano stati più sobri e riflessivi, come ad esempio il Presidente russo Vladimir Putin.
In alcune recenti apparizioni è sembrato molto arrabbiato perché il virus non era stato sconfitto, rendendo la politica un labirinto difficile da navigare.
Si è appena offerto come cavia per l’ultimo richiamo del vaccino (a base adenovirus) implementato nel Paese, lo Sputnik V, per contribuire a migliorare la capacità della Russia di combattere la malattia.
A differenza delle terapie a mRNA, con lo Sputnik V il tasso delle complicazioni è molto basso e, semmai, sembrano non offrire, nel peggiore dei casi, alcun beneficio.
Putin farebbe meglio a promuovere la profilassi piuttosto che il vaccino, ma tant’è.
Il problema è la mentalità autoritaria. Non si può lasciar passare l’idea che alcune cose siano veramente fuori controllo e che alcuni eventi, come quelli causati dal Covid-9/11, siano “nelle mani di Dio”.
Spero che Putin e altri come lui se ne ricordino nei prossimi giorni e che si trattengano, lasciando che il vaccino, qualsiasi vaccino, sia una scelta personale — per rispetto alla vita stessa.
Ma il titolo di questo pezzo pone una domanda che sembrerebbe incongrua visto il blitz a tutto campo che Davos e i suoi tirapiedi stanno mettendo su.
Abbiamo raggiunto il “Picco di Davos”?
Penso di sì ma, questo, non significa che da qui in poi le cose miglioreranno. Dico solo che questa è la massima pressione che il WEF può esercitare e che, quindi, il suo progetto o funziona o fallisce (in modo molto disordinato).
Cominciamo con l’ovvio.
Le persone che vivono in luoghi come l’Austria, l’Australia e persino l’Italia non sono d’accordo. Le dimensioni delle proteste aumentano ogni giorno di più e, da entrambe le parti, sta crescendo la disperazione.
Purtroppo, ogni ulteriore tentativo di controllo sfocerà nella violenza. Speriamo di vedere più scene come quelle che ho linkato sopra piuttosto che quelle, temo, siano più probabili.
Ma, torniamo un po’ indietro e discutiamo il fallimento del COP26.
Quest’articolo di Rupert Darwall su RealClearEnergy.com si concentra troppo sul fallimento del Governo di Boris Johnson nel mettere a segno i colpi necessari perché i Paesi potessero unirsi sul cambiamento climatico.
Ma il risultato di Glasgow, tuttavia, era abbastanza scontato.
Nessuna chiacchiera avrebbe mai potuto superare l’interesse delle singole nazioni a salvaguardare la loro produzione di energia.
Questa volta sono state la Cina e l’India ad annacquare fino all’irrilevanza il linguaggio della dichiarazione finale del COP26.
Perché la produzione di energia è la base stessa della civiltà. La truffa del cambiamento climatico non è altro che un attacco alla civiltà.
I dissidenti del programma COP26 (soprattutto Cina e India) hanno mostrato il loro enorme potere all’interno della comunità globale e, senza il loro impegno a porre fine all’uso del carbone, non c’era verso che tutti gli altri cadessero nella trappola.
Detto questo, tuttavia, entrambi i Paesi sono felici di portare avanti le misure di controllo della popolazione che stiamo vedendo in Europa.
Perché entrambi i Governi capiscono che i danni economici causati dal Covid-9/11 porteranno inevitabili disordini sociali. Quindi, potrebbero implementare questi controlli non per servire Davos, ma per salvare le loro miserabili pellacce.
La Cina è molto più avanzata su questo fronte di quanto lo sia la stessa Europa. Ma, vedere l’India (come ha detto recentemente Martin Armstrong) usare il cambiamento climatico come scusa per rinchiudere la gente … è davvero scandaloso.
Questo dimostra che il Primo Ministro Narendra Modi potrebbe anche essere affiliato a Davos … ma che è anche abbastanza intelligente da sapere che può selezionare quale “disposizione” serva meglio i suoi interessi.
Questo è ciò che intendevo dire quando descrivevo lo sfilacciamento delle varie fazioni di Davos (coperto in questo podcast di Giugno). Quando i membri del cartello pensano a sé stessi questo alla fine crolla.
L’India ha emesso un ordine come questo [il lockdown] solo perché è preoccupata, come Armstrong fa giustamente notare, dei disordini civili causati dal collasso economico.
Questo significa che Modi non si sbarazzerà delle “centrali a Carbone” perché sa che garantire la produzione di elettricità è il modo più sicuro per minimizzare i disordini civili … e così Davos ha incontrato il Comma 22.
Mentre ci muoviamo verso il 2022, molti leader mondiali cominceranno a vedere le cose sotto la stessa luce. Il loro potere si basa ancora sul consenso dei governati.
Ora, per Davos, è una corsa contro il tempo. Dopo la fine del Covid-9/11 come pretesto per implementare i programmi del WEF, l’equilibrio di potere a livello globale potrebbe cambiare rapidamente.
In questo momento, le politiche cinesi su Evergrande sono una grande fonte di instabilità (se guardate l’intervista a Mittdolcino.com che ho appena pubblicato, vedrete come tutte queste parti s’incastrino fra loro).
La Cina che costringe gli sviluppatori immobiliari al default (caso Evergrande) sta facendo aumentare la domanda di dollari e yuan e, il posto migliore da dove tirarli fuori, è l’Europa … la cui leadership è in rotta di collisione sia con l’iperinflazione che con il default (del debito pubblico).
Il crollo dell’euro, insieme al rafforzamento del dollaro e dello yuan, significa che l’Europa sta cadendo a pezzi.
Con la pubblicazione della prossima serie di numeri dell’IPC [Infection Prevention and Control], l’inflazione salirà alle stelle e Christine Lagarde sembrerà ancora più stupida dell’ultima volta in cui ha cercato di vendere al mondo le sue sciocchezze (conferenza stampa sulla politica della BCE).
A Glasgow, Davos non è riuscita a riunire il mondo intorno al suo progetto. Così, ora, sta andando a tutto campo per accentuare il controllo sulla popolazione, ovunque possa, con i vaccini Covid-9/11. Le due questioni sono legate in modo inestricabile.
Ma facciamo un ulteriore passo in avanti.
In America, i Democratici non sono riusciti a sbarazzarsi di Powell alla Fed. Potrebbero non riuscire a far passare la legge “Build Back Better” in questo Congresso. Il dollaro in crescita sta silurando i loro piani per un’iperinflazione generata dai prezzi dell’energia.
Anche le maggiori compagnie petrolifere stanno vedendo la scritta sul muro.
La Royal Dutch Shell (NYSE:RDS.A) ha appena annunciato una completa ristrutturazione aziendale, spostando il suo domicilio nel Regno Unito, per evitare la follia dei requisiti ESG dell’Unione Europea.
Quando un’azienda collegata politicamente come le Shell fa una mossa come questa, chiunque capisce che la pressione si sta alzando.
L’ho seguita per anni e ha sempre anticipato la curva politica, sapendo dov’è che le cose erano dirette e da dove doveva tirarsi fuori.
Così, se da un lato sta facendo un po’ di rumore sulla graduale eliminazione dei “combustibili fossili”, giusto per soddisfare gli sciacalli dell’ESG, dall’altro si è già mossa per prolungare la vita del suo business primario, evitando il caos generato dai commissari non eletti dell’EUSSR.
Questo è il motivo per cui considero il “Picco di Davos” come un fatto potenzialmente reale.
Se ho ragione, significa che il potere del WEF è al massimo [e quindi, da questo momento, non può che declinare] ma che, tuttavia, ha ancora una tremenda inerzia dalla sua parte.
Naturalmente, sia la Cina che la Russia stanno approfittando del caos che la “Gente di Davos” sta creando.
Ma, a questo punto, quello che mi è chiaro è che questo sia il peggior scenario possibile.
Ovvero, caos in tutto il mondo attraverso un mosaico di decreti sui vaccini (implementati nel mezzo di una massiccia resistenza) e una forzata rovina economica, che porterà i leader mondiali sull’orlo della guerra.
Non pensate per un solo secondo che sia Xi che Putin non capiscano questa dinamica!
Allo stesso tempo, però, Davos non è riuscita a superare l’interesse nazionale delle “potenze in via di sviluppo” che pensava di poter cooptare politicamente concedendo un po’ di denaro.
Ricordate George Soros che, recentemente, ha definito Xi “il diavolo in persona”? Pensate che non abbia soldi e agenti in Cina?
Ecco perché penso che la chiave di volta, negli Stati Uniti, sarà il periodo fino al 3 dicembre, giorno in cui scade il “tetto del debito”.
La Pelosi cercherà per un’ultima volta di ricattare Cocaine Mitch, perché ceda lasciando passare la legge Build Back Better, progettata per distruggere il futuro economico degli Stati Uniti.
Sembra che ci sia una sufficiente resistenza, nella scena politica degli Stati Uniti, per evitare che questo accada … e McConnell lo sa che i suoi giorni, a prescindere, sono contati.
I mercati obbligazionari, nel frattempo, stanno cominciando a sentire l’odore di un topo.
Se la Pelosi dovesse fallire, il Partito Democratico crollerebbe completamente perché la sua influenza sui Repubblicani e sulla Fed svanirebbe proprio mentre stiamo entrando nella stagione delle primarie per le elezioni di medio termine.
Vedremmo diverse defezioni all’interno del Congresso se questo dovesse accadere.
Se invece dovesse riuscire, andremmo verso un futuro in cui gli Stati Uniti dovranno affrontare una guerra su due fronti, con la Russia e la Cina — entrambe convinte che l’EUSSR sia dall’altra parte e che, quindi, dovrà essere punita.
Se questo non è un segnale del “Picco di Davos”, allora non so cos’altro potrebbe esserlo.
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Link: https://tomluongo.me/2021/11/21/have-we-finally-reached-peak-davos/
Scelto e tradotto da Franco