Non è mai sufficientemente rammentato che il COVID partì dalla Cina. E che arrivò in Occidente, come primo paese, proprio entrando dall’Italia, con un salto simil-quantico di migliaia di chilometri (…). Dunque facendo proprio, dell’Italia, il Paese con maggior numero di vittime occidentali di COVID. Ossia, trasformandola in vero battistrada mondiale in tema di folli ed inutili lockdown da virus (vedasi l’esempio della Svezia, senza lockdown “esiste” ancora)(…).
Meglio detta, senza la Lombardia non ci sarebbe forse stata l’emergenza COVID in Occidente per come la conosciamo oggi, in quanto i casi di COVID mortali e mediatici a livello mondiale all’inizio si concentrarono propriò lì (…); memento i camion militari fatti passare in centro a Bergamo, a sfregio, quando era perfettamente inutile, con il forte dubbio che fosse giusto per terrorizzare la gente.
Direi anzi che le vere porcherie nella gestione del COVID, in Occidente, vennero davvero fatte non generalmente in Italia ma più specificatamente in Lombardia, principalmente attorno a Pontida: ad esempio, mettere i malati COVID nelle RSA lombarde, addirittura all’inizio senza obbligo di mascherina per gli operatori.
Fu una strage di anziani.
Lo ricordo: quanto sopra, RSA e COVID, avvenne in forza un provvedimento apposito della Regione Lombardia, caso unico nella sua formalizzazione amministrativa. So che, come me, molti di voi pensano qualcosa “di brutto brutto” in questo preciso istante, dopo aver letto le righe precedenti. Vi prego, trattenetevi! (Non è ancora nulla…)
Se andiamo ad analizzare bene i fatti, proprio a Bergamo venne fatta arrivare anche la brigata russa specializzata in guerra batteriologica, autorizzata – in forza dei dettami del Trattato di Cassibile – certamente anche dagli USA, a livello militare (…).
In quanto, forse, ai tempi non si riusciva a capire cosa stava succedendo (magari USA e Russia non sono così in cagnesco come una certa EU vuole farvi credere, ndr).
Eppoi, il governatore Fontana, leghista, quello della mamma dentista possidente estera (…), che ad inizio Marzo 2020 smetteva di comunicare le morti per provincia, di COVID: si, perchè se tali dati fossero stati pubblicati si sarebbe scoperto che le province interessate erano praticamente SOLO TRE, quelle attorno a Pontida: Bergamo, Brescia e Crema/Cremona. Ossia la base leghista per eccellenza.
Forse si potrebbe aggiungere che le autopsie ai tempi erano vietate, sui morti COVID, che venivano immediatamente cremati. Poi un medico, mi sembra proprio di Bergamo, sfidò tale incredibile legge, capendo che le cure prestate erano errate: sappiate che quell’eroico medico rischiò di essere radiato per aver contravvenuto agli ordini anti-autoptici…
E che dire ai tempi del fatto che per le cure venivano evitate medicine che oggi sappiamo essere invece assoluti salvavita anti-COVID, ossia i famosi anti-infiammatori, ad esempio, come il cortisone….
Fatti a cui aggiungere il richiamo dell’ISS a fine febbraio 2020, in cui si ammonivano le regioni italiane, ossia la Lombardia in primis, sull’obbligo di far fare la contro-analisi a Roma prima di poter dichiarare i casi di COVID; ai tempi solo 1/7 circa dei casi COVID italiani erano stati testati con le doppie analisi (…).
Solo per scoprire che, una volta che i dati ed i campioni fluirono abbondanti a Roma, il COVID italiano incredibilmente NON aveva niente a che vedere col COVID cinese (fonte: presidente Ordine dei Biologi, Vincenzo D’Anna); anzi il paziente zero italiano arrivava dal sud della Germania, era iraniano, venne in Italia, contagiò, tornò in Germania e si volatilizzò LETTERALMENTE (meno male che non si chiamava Herr Anis Amri…)!
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Nessuno ad oggi ha saputo spiegare il salto quantico del COVID che si traspone dalla Cina alla Lombardia con due ceppi però completamente differenti, come se fossero fatti diversamente “apposta”…
A seguire anche altre follie, sempre specifiche della zona ieri colpita dal terremoto: ad esempio che fu la Lega a voler il lockdown italiano, non Conte, che invece voleva il contrario; ci sono articoli di giornale dirimenti in materia.
Come è chiaro che la Lombardia voleva ad inizio pandemia imporre, assieme ad un lockdown del solo nord, la zona rossa economica in Lombardia e dintorni; ossia tenersi il residuo fiscale lombardo, una secessione di fatto. Conte, per tale motivo odiato dai leghisti e dai tedeschi (con Angela Merkel non c’è mai stato feeling), impose dunque il lockdown nazionale, per evitare la di fatto secessione.
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Sappiate che, caso dei casi, in parallelo a tale diniego contiano scoppiarono rivolte in 40 carceri italiane: a Modena fu una strage; all’Ucciardone si dice che i blindati inviati dal gen. Farina, fresco di termine mandato come capo Brunssum, primo italiano a ricoprire tale importantissimo ruolo NATO per volere USA, spararono addirittura una cannonata (si dice…).
E poi, a ruota, i blindati dei Carabinieri fatti arrivare nei capoluoghi del nord, sempre da Conte, il vero nemico giurato ai tempi dei leghisti e di Matteo Renzi (che da sempre vanno a braccetto, ndr), vi ricordate…..
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Quanto sopra presentato è il contesto che abbiamo vissuto nel 2020, durante la crisi del virus.
Chissà mai che in futuro non si scopra che è stato tentato un colpo di Stato in Italia, pro-secessione del nord come ai tempi della R.S.I., magari sponsorizzato da ambienti di Oltregottardo e oltreAlpi, mai escluderlo purtroppo. Soprattutto dopo quanto accaduto nel 150. Anniversario della Fondazione dei Carabinieri, tanti anni fa (ma al contrario: i Carabinieri, si sappia, sono sempre per lo Stato Unitario; mentre lo stesso non vale necessariamente per le altre forze dell’Ordine, ndr).
Dunque, arrivati fin qui, forse capite quando parlo di nemesi al titolo, cosa sottilmente intenda….
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Sta di fatto che ieri il terremoto a Bergamo ha qualcosa di formidabile, come significato.
Proprio nella terra natale e di (breve) vita di Yara Gambirasio, per uno stranissimo scherzo del destino, abbiamo avuto le apparizioni della Madonna di Bonate di Sopra, 66 anni prima della morte della povera ragazzina bergamasca, che ha commosso il Paese; mentre il terremoto di ieri è stato a sole poche centinaia di metri direi, a Bonate di Sotto. Prospiciente come luogo al paesino del ritrovamento del cadavere di Yara, a Chignolo d’Isola.
Certamente un caso, senza dubbio una fatalità.
E tutto questo a maggior ragione se si ricordano le parole del Papa successivo a Papa Giovanni XXIII, bergamasco: parlo di Papa Montini, bresciano, dunque contiguo anche geograficamente (sempre attorno a Pontida), ossia Paolo VI. Il quale dichiarò solennemente, il 29 giugno del 1972, festa degli apostoli Pietro e Paolo: “Attraverso qualche fessura il fumo di Satana è entrato nella Chiesa”
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Una volta però si diceva che al Fato bisognava farci assolutamente caso. Oggi si preferisce invocare la Legge di Murphy, chissà, forse solo una variazione sul tema, ogni era ha le sue fisime.
Che però un terremoto si scateni proprio negli stessi luoghi dove gli sgangherati governati leghisti hanno fatto il disastro del COVID, come gestione intendo, fa pensare. Se poi aggiungete l’aspetto divino, beh, allora le cose per chi crede si fanno davvero interessanti. Proprio lì accanto, letteralmente, a Sotto il Monte, nacque uno tra i Papi più iconici e densi di significati (…) della modernità ecclesiastica, Papa Giovanni XXIII.
Che in tutto questo la Madonna, ossia la Vergine Maria, sia un dettaglio non di poco conto nel contesto dell’importante fetta di storia che stiamo vivendo, è indubbio: dalla consacrazione al Cuore Immacolato di Maria della Grande Madre Russia voluta da tanti pontefici – ma RITENGO non da quello attuale, ndr – deriva la volontà di redenzione di una certa Chiesa con la “C” maiuscola. Chiesa che vede nella Madonna ortodossa, ossia quella di Costantinopoli – visto che sotto molti versi traslocò a Mosca dopo l’arrivo dei musulmani ad Istanbul -, l’anello di congiunzione tra cattolici, cristiani ortodossi, e islamici (Gesù fu il penultimo Profeta e Maria sua madre, secondo la tradizione religiosa islamica, Madre per volere di Allah, …). Oltre che la salvatrice finale del mondo cd. cristiano, per molti (…).
Certamente il Maestro di giornalismo Maurizio Blondet saprà darvi maggiori dettagli su questo importantissimo argomento, piuttosto che un grezzo uomo di tecnica e scienza (…).
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D’ogni modo, bando alle ciance, siamo al terremoto di ieri l’altro, evento totalmente inatteso, in un luogo simbolo per molti eventi capitati all’Italia, sia sacra che profana, negli ultimi anni.
Anzi, colpendo un luogo dove i nazisti erano presentissimi e fortissimi tanti anni fa, cuore della RSI, visto che Salò cade nella provincia di Brescia, lì attorno. Ed a Dalmine, vicino a Bergamo, dove c’è ancora oggi una grande fabbrica che fu di armi ed acciaio ai tempi dei nazisti imperanti e dello Stato fantoccio tedesco nel nord Italia. Fabbrica di proprietà di collaborazionisti nazisti italiani dei tempi (…); ossia gente che dovette scappare in Argentina a fine guerra per i disastri fatti secondo alcuni referenziati autori (…). Lasciando in Italia la propria azienda o quello che ne restava, ma costruendone una uguale nel cono sud…
Forse senza saperlo, per conoscere che fine ha fatto Mengele basterebbe andare a chiedere vicino a Bergamo, chissà…
Si, perchè gli stessi che emigrarono dalla R.S.I. dopo la sconfitta nazista e dopo la guerra civile italiana in Sud America, con la valigia piena di denari, furono il simbolo del successo elitario e asimmetrico in tali lande lontane: essi tornarono a fine anni ’90 in Italia per ricomprarsi la propria azienda dell’acciaio in Italia lasciata indietro 50 anni prima, all’uopo privatizzata dallo Stato, dopo Tangentopoli (…).
Quando si dice “i casi della vita“… molto sembra capitasse (e capiti) a Bergamo, Brescia e dintorni.
E oggi arriva anche il terremoto…
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Avendo chiaro l’excursus sopra, che è fattuale nei termini enunciati (quanto meno per chi ci segue da qualche tempo), è palese che siamo preoccupati.
Perchè noi che leggiamo e scriviamo, nel caso timorati dal Supremo, o anche solo attenti-curiosi, riteniamo che al più imponderabile Fato bisogna davvero fare attenzione, facendo tesoro di qualche migliaio di anni di storia.
Ad esempio nei terremoti: la prof. V. Zharkova ci ha ben spiegato come il minimo simil-Maunders, ossia di freddo glaciale, che secondo i suoi studi è già tra noi, coincida con la moltiplicazione di terremoti ed eruzioni (al LINK). Se poi andiamo a verificare dove ci sono stati i terremoti ultimamente, scopriamo che siamo in una sorta di convergenza: prima le isole spagnole, poi la Grecia, poi Las Palmas con l’eruzione, poi di nuovo la Grecia. Poi l’Italia, più a sud, ora a Milano. Come se la latitudine fosse fissata, ma la longitudine “quasi”…
Se aggiungiamo che l’Italia è una zona altamente sismica, beh, non penso ci sia da stare tranquilli nemmeno per il futuro, che dite?
E tutto questo senza tirare in ballo strani casi cari ai massoni, intendo quelli di cui alle ultime pagine del famosissimo “Pendolo di Focault“, quando si parla di terremoti….
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Tutto questo per dire che il Fato va osservato, sempre. E parimenti rispettato.
Che poi questo significhi osservare anche e soprattutto come si incatenano gli eventi, per magari scoprire essere in qualche modo collegati tra loro anche a livello materiale, resta un mero dettaglio (peccato che il collegamento, nel caso, lo si comprenda di norma, “non subito”, ma solo ex post, …).
Encore, “nel caso“, vale la massima di sempre: riteniamo sia prima di tutto stupido pensare che azioni contrarie all’etica, magari anche in modo profondissimo, o anche contro la natura non solo umana, non abbiano conseguenze.
Per questo, con un misto e di timore e di rispetto per gli eventi, ci troviamo ancora una volta ad osservare cosa capita sopra di noi, cercando di decifrare quale sia la storia che il Fato, indubitabilmente, anche oggi sta scrivendo sulla tabula della nostra breve esistenza.
MD