Si, noi vorremmo una persona come Carlo Alberto Dalla Chiesa alla Presidenza della Repubblica. Chiaramente, Carlo Alberto Dalla Chiesa è morto, secondo alcuni ucciso dalle Istituzioni, di fatto, come emerse anni dopo, una volta nominato Prefetto di Palermo.
Vale la pena comprendere perchè il generale di Carabinieri non usava la scorta, in Sicilia, i motivi sono eclatanti. E dicono tutto.
Si sappia che il padre di C.A. Dalla Chiesta fu colui che tenne vivi i Carabinieri a sud di Roma dopo ‘8.9.1943. Nel nord dell’Italia, la R.S.I., i nazisti sciolsero l’Arma, che continuò a vivere SOLO a sud di Roma, grazie agli uffizi monarchici-repvbblicani del padre del generale dei Carabinieri, generale anche lui, Romano.
I nazisti infatti non si fidavano dei Carabinieri; dunque a nord della linea gotica, dopo la resa incondizionata italiana agli Alleati – nascosta dietro l’etichetta di armistizio -, troppo fedeli allo Stato, li sciolsero. Si ricordavano infatti come a metà del 1943 il Re tolse il mandato del Governo al Duce, che fuori dalla porta si trovò i Carabinieri ad arrestarlo (…). Sempre i Carabinieri provvedettero a portarlo di nascosto, via luoghi segreti, a Campo Imperatore: dovette intervenire per la liberazione addirittura lo Sturmbannfuehrer delle Waffen SS, Otto Skorzeny, la guardia del corpo di Hitler, paracadutista decorato.
Skorzeny, uomo dalle mille risorse, si dice imparentato sebbene non di sangue con le più alte gerarchie naziste, cruciale nel post caduta dei nazisti, nipote per matrimonio di H. Schacht, geniale ministro economico nazista poi consulente di Mossadeq in Iran, fu braccio destro di M. Bormann nella gestione della Ratline che portò i nazisti fuori dall’Europa, via Roma e via Genova. Oltre che, soprattutto, nella gestione dei denari post WWII dei nazisti nel mondo.
Vi basti sapere che il nipote di Otto Skorzeny lavorò in Italia, a Milano, proprio a cavallo della caduta di Berlusconi nel 2011 (…).
Fonte: Bundesarchiv (al LINK) – Wikimedia Commons – Deposto dittatore italiano Benito Mussolini e Otto Skorzeny fuori dall’hotel Campo Imperatore. 12 settembre 1943
Tornando all’Arma, per la sua fedeltà allo Stato, oltre ad essere sciolta durante la guerra civile italiana nel nord Italia, post 8.9.1943, ossia post Operazione Alarico, voluta da Hitler per creare lo stato fantoccio tedesco nel nord Italia, venne di fatto osteggiata ed anche temuta in un certo qual modo dai nazisti: la presenza di ufficiali e sottufficiali dei Carabinieri nell’eccidio delle Fosse Ardeatine lo testimonia. Come la morte dei Carabinieri durante la liberazione di Mussolini, sempre da parte dei nazi-tedeschi.
Storicamente l’Arma non si macchiò, in generale, delle efferatezze naziste, ai tempi. Tanto che Mussolini preferì appoggiarsi alla Polizia, tenendo l’interim agli Interni per tutto il Ventennio (…).
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Dunque, oggi che siamo all’alba dell’epilogo desiderato da molti in EUropa della prima Pax Americana, bene specificare che un Carabiniere al Quirinale come Carlo Alberto Dalla Chiesa sarebbe quanto di più opportuno, se l’ipotesi ed anzi il fine è quello di preservare lo Stato italiano nato post 1860.
Il problema è che il piano sembrerebbe essere quello di fare uno spezzatino dell’Italia, tramite una nuova Operazione Alarico (…).
A pochi sfugge il fatto che il COVID ad esempio sia esploso nel nord Italia, primo luogo nell’Occidente, anche con più casi dichiarati. Anzi il COVID, come abbiamo spiegato, è esploso letteralmente a cavallo di Pontida, la sede della Lega. Un marchetta, secondo alcuni, che avrebbe/potrebbe avere come contropartita (franco-tedesca) la divisione dell’Italia, come ai tempi della R.S.I. In tale contesto, come capite, avere un Carlo Alberto Dalla Chiesa oggi a garanzia dell’Unità Italiana sarebbe cruciale.
Chiaramente nulla possono gli italiani contro la fronda EU, da soli. Come nulla avrebbero potuto post 8.9.1943 contro la macchina da guerra nazista.
Riteniamo infatti che gli USA abbiano accumulato un vantaggio tecnologico, tattico, strategico che sarebbe stupido non utilizzare, per rintuzzare l’attacco al proprio potere, attacco oggi in corso. O meglio, sarebbe nel caso la prima volta nella storia che un dominus decidesse di non combattere per rimanere tale, accettando la sconfitta (…).
Quindi, calma e gesso, nel 2022.
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I nostri Oriundi, forse i più “innamorati” del proprio Paese. Sebbene lontani, oggi …
Resta il ns. messaggio di cui al titolo, ad imperitura memoria: al Quirinale ci vuole un Uomo, oggi, con lo spessore morale e civile, Istituzionale, del fu Carlo Alberto Dalla Chiesa, figlio di Romano.
Ciò non solo nell’interesse dell’Italia, ma del sistema che abbiamo ereditato da Yalta.
Tradotto: quello che vediamo oggi, tutte le follie oggi mainstream, in fondo sono solo il sintomo dell’attacco agli equilibri di Yalta; che videro tra i vincitori non solo USA e Russia, ma gli anglo in generale. Dunque l’AUKUS di queste settimane (…), anche in funzione anti-EU, non è casuale (…).
Chi è contro Yalta sono principalmente – invece – due soggetti: il primo, chi perse la WWII, ossia in primis la Germania, ma direi più generalmente l’asse franco-tedesco, quello impersonificato dalla divisione Charlemagne, gli SS francesi e belgi, con Daye, gli ultimi a difendere il bunker di Berlino; oltre agli ultimi SS ad essere decorati dal Fuehrer (erano SS francesi, NON SS tedesche). Se volete avere delle tracce andate a verificare chi ha preso il premio Charlemagne negli ultimi decenni, finanziato prima dai nazisti e poi, si dice, da quello che vene dopo i nazisti, illuminante (…).
E il secondo nemico di Yalta, chiaramente, è chi a Yalta non c’era. Dunque, vuole rinegoziare tale accordo di potere, la Cina. Ovvero trattasi di Pechino, oggi a letto coi tedeschi, visto che i germanici sono i primi partners commerciali della Cina, superando gli States, dal 2017 (anche prima della WWII i tedeschi volevano come alleato Pechino e non Tokyo, solo l’invasione di Nanchino da parte giapponese cambio i piani tedeschi, ndr). Per la cronaca, anche la mitica Mercedes-Benz ha come primo azionista il blocco cinese, per farvi capire (…).
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Di fatto oggi la Russia, che teme la Cina più di quanto ami collaborare con essa quanto meno nei titoli dei giornali EU (…), sta dalla parte di Yalta, checchè se ne dica.
Il problema è che l’establishment attuale di Washington pro-globalista, ovvero globalista in generale, dunque erede della stessa fronda pro-nazista che permise a Berlino di avere motori General Motors nei camion militari usati agli albori della WWII e che fece di tutto per evitare che Washington entrasse in guerra contro la Germania (grazie agli uffizi, ovvero tangenti, pagati dalla fu Banca Thyssen a NY alle elites USA dei tempi, ndr), sta dinamitando i rapporti. Ben ricordando che Trump ed i suoi militari non erano certo nemici della Russia, venendo l’ex Presidente anzi accostato ad arte a Mosca, sempre dagli stessi soggetti di cui sopra (…), per indebolirlo.
Da qui le schermaglie con Putin, volute anche in Ucraina da parte dei Dem USA. Ben ricordando come l’Ucraina doveva diventare parte della NATO nell’epilogo dell’era di G.W. Bush, solo per vedere crollare il disegno grazie al voto contrario in sede NATO proprio di Berlino, ai tempi. Evidentemente il piano di destabilizzazione globale era già pronto da tempo, poi messo in atto solo con Obama…
E senza dimenticare come la Francia tornò nella NATO, dopo De Gaulle, solo con Sarkozy, proprio per attuare il piano di cui sopra, sempre con Obama e con Hillary Clinton (quest’ultima forse casualmente […] era nel board di una famosa azienda francese di cemento, filiale USA; la stessa azienda che in Sirya si scoprì che trafficava con l’ISIS […], lo stabilimento venne distrutto durante il changeover con Trump alla Casa Bianca, …). Ovvero per destabilizzare alla radice l’Italia, partendo dalla Libya (…).
Sorrisini Merkel / Sarkozy docet.
Spero capiate dunque perchè, oggi, quanto meno per chi vuole che l’Italia continui ad esistere come entità Statale a se stante, non ci si può permettere una figura simile ad un cd. puttaniere al Quirinale (…). Ovvero nel caso anche di un un pregiudicato. E’ da escludere anche un agente straniero al soldo di cancellerie europee, in Italia (chiaramente quello ivi presentato è discorso meramente generale, non si fanno nomi, tutti i riferimenti sono infatti meramente casuali utili solo per far capire il concetto appunto generale; ovvero per dichiarare genericamente – sebbene in termini perentori – la necessità di avere una persona con altissimi valori morali a Capo dello Stato; valori assolutamente superiori che contraddistinguano un soggetto che NON POSSA ESSERE RICATTATO dai nemici più mortali del Paese, …).
Restiamo dunque ad osservare gli eventi, convinti che il 2022, sebbene durissimo, possa rappresentare una svolta.
L’unico dubbio che abbiamo è se gli italiani saranno pronti per gli eventi “sopra di loro“. Nel caso.
MD
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Immagine al titolo: fonte, https://it.wikipedia.org/wiki/File:DallaChiesa.jpg
Come riportato alla fonte, sopra, citiamo:
“Questa è una fotografia pubblicata in territorio italiano o ivi realizzata senza essere mai stata pubblicata all’estero[1] ed è nel pubblico dominio poiché il copyright è scaduto[2]. Secondo la Legge 22 aprile 1941 n. 633 e successive modificazioni, le fotografie prive di carattere creativo e le riproduzioni di opere dell’arte figurativa[3] divengono di pubblico dominio a partire dall’inizio dell’anno solare seguente al compimento del ventesimo anno dalla data di produzione (articolo 92). In accordo al testo di legge, tali fotografie sono: «immagini di persone o di aspetti, elementi o fatti della vita naturale e sociale, ottenute col processo fotografico o con processo analogo, comprese le riproduzioni di opere dell’arte figurativa e i fotogrammi delle pellicole cinematografiche. Non sono comprese le fotografie di scritti, documenti, carte di affari, oggetti materiali, disegni tecnici e prodotti simili» (articolo 87).
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- ^ Sul punto si veda per esempio la Convenzione di Berna,
- ^ Sono nel pubblico dominio le fotografie prive di carattere creativo il cui paese di origine è l’Italia (o i territori soggetti alla legislazione italiana nel momento della produzione della fotografia, ad esempio l’Africa Orientale Italiana) prima del 1º gennaio 2002
- ^ L’opera d’arte è a sua volta in pubblico dominio o ha altra licenza specificata in questa pagina”