Vi presentiamo un’intervista eccezionale a due personaggi molto importanti: il primo è un italo americano, si definisce un napoletano cresciuto nel Bronx e ha quello che si può definire come “cuore”. Parlo ovviamente di Gerald Celente.
Il secondo è un giudice, segretario di un’organizzazione emergente in questo contesto caotico e referente fondamentale di un nuovo movimento politico che prende le mosse da un basso che non vuole più sottostare a un alto troppo lontano anche per protestarci contro. Mi riferisco ad Angelo Giorgianni.
Con questa intervista vogliamo rinnovare la nostra amicizia con gli Stati Uniti.
Ispirandomi agli insegnamenti di MittDolcino (che considero il mio mentore) colgo l’occasione per affermare che oggi siamo all’alba dell’epilogo desiderato da molti in EUropa della prima Pax Americana. Germania e Francia (chiamiamolo l’asse franco-tedesco) vogliono recidere il collegamento tra Italia e USA e legarci mani e piedi alla tecnocrazia UE, supportata dai Democratici americani. In poche parole due sono le realtà che sono contro l’equilibrio di Yalta: la Germania (asse franco-tedesco) e chi a Yalta non c’era: la Cina.
Il nostro obiettivo è ricreare quel ponte privilegiato che avevamo con gli USA e che grazie a una collaborazione proficua (non priva di ombre) ci ha portato a diventare la quarta potenza mondiale.
Ma l’Italia è stata vittima del proprio successo. O forse è stata fatta ingrassare a sufficienza per poi essere spolpata da chi conosciamo ormai bene.
Qualunque sia la conclusione, crediamo fermamente che gli Stati Uniti non potranno permettersi di perdere per strada prima di tutto l’Italia e conseguentemente l’intera Europa.
Se l’Italia scivolasse di mano agli Stati Uniti, questi si ritroverebbero isolati e senza alcuna sponda in un mondo ostile che grida vendetta.
Gerald Celente consiglia agli italiani di estendere la loro rivolta contro questo governo tecnocratico e di non fermarsi a una manifestazione di un solo giorno, ma di farla durare giorni e giorni fino a che le istituzioni saranno costrette a fermarsi e a riflettere su ciò che stanno facendo.
Gerald è chiaro e lucido nella sua analisi. Conosce bene le dinamiche che muovono il mondo della finanza e della politica. Sa che cosa serve ai popoli. Devono riprendersi la propria dignità e contrastare l’ingerenza globalista e riprendere il controllo del proprio Paese.
Angelo Giorgianni ha indetto una grande manifestazione il 15 gennaio a Roma e vuole portare centinaia di migliaia di persone per le strade della capitale.
Angelo Giorgianni leader morale e probabile nuovo Falcone potrebbe diventare il referente del mondo conservatore americano, cristiano e legato a Donald Trump. Un mondo che sicuramente sta cercando connessioni con l’Italia, ma come ho già detto non si fida di chi ora occupa i seggi del Parlamento.
Per questo è necessario continuare a dialogare con americani eccellenti come Gerald Celente e ricostruire quella fiducia che un tempo motivava i nostri due Paesi.
Inoltre dobbiamo essere chiari e trasparenti nei confronti di tutti i nostri lettori: senza l’appoggio degli Stati Uniti (di quella parte ancora legata a valori tradizionali, quella maggioranza silenziosa che venne defraudata nel novembre 2020) non riusciremo a uscire da quest’impasse.
Il nostro lavoro è solo all’inizio. Stiamo raccogliendo i frutti del duro lavoro di anni e con soddisfazione possiamo dire di essere dei veri patrioti.
Ringraziamo di cuore Gerald Celente. Il suo amore per l’Italia supera quello di molti italiani nati sul suolo patrio. E ringraziamo anche Angelo Giorgianni, confidando nella sua forza d’animo, nel suo carattere generoso e resistente e nella sua volontà.
Anche perché ci sarà un dopo a questa inquietante vicenda, che ha dei tratti non umani e che ispira terrore nel cuore di molti nostri concittadini.
Ci sarà un dopo nel quale gli uomini di buona volontà (che ora stanno lottando con tutte le loro forze) saranno chiamati a ricostruire il proprio Paese.
Vorrei concludere con una frase attribuita ad Abramo Lincoln:
Potete ingannare tutti per qualche tempo e alcuni per tutto il tempo, ma non potete ingannare tutti.
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l’Alessandrino