Con questa intervista abbiamo voluto connettere l’ala cristiana degli Stati Uniti con la nostra Italia.
Che cosa rende i Cristiani americani tanto importanti? Rappresentano il ceto medio generante benessere e ricchezza. Rappresentano una buona fetta della ricchezza americana.
Alex Newman, giovane giornalista che vive in Florida, è cristiano e un forte sostenitore di Trump e dei repubblicani.
Portavoce di quella cultura lavoratrice e legata a tradizioni quali la famiglia, la patria, la fede in Dio, possiamo considerarlo un amico, un nostro riferimento nel contesto americano.
Il globalismo avanza inesorabile, creatura amorfa che tutto vuole e brama. Sotto la sua influenza non possono esistere valori differenti da quelli che vengono urlati a squarciagola non solo dai media, ma anche da istituzioni educative.
Gender, green, covid, no border, free. Termini usati per confondere le persone. Un mondo tutto uguale, dove ogni desiderio è necessariamente un diritto, dove non si può nemmeno più sc***** altrimenti non sei green e inquini, dove un’influenza blocca il mondo intero, dove non esistono confini, di nessun tipo, nemmeno quelli personali quindi si fa sharing di ogni cosa: car, house. A cosa serve la proprietà privata se tutti condividiamo?
A questo modello che ci viene venduto come meraviglioso, incredibile, come se fosse il migliore e l’unico di tutti i mondi possibili noi ci opponiamo. E ci opponiamo con la forza dell’intelligenza critica, con la tradizione e con l’intraprendenza e la consapevolezza di noi stessi.
Da questa opposizione nasce la resistenza. Dalla consapevolezza nasce la visione di un mondo nuovo e realmente a misura d’uomo, dove le differenze sono ricchezza e dove le opinioni e le idee si scontrano per portare a una sintesi meravigliosa del reale.
L’opposto di ciò che vediamo attorno a noi. Solo un’alleanza internazionale di uomini e donne di buona volontà potrà porre fine a questo scempio, a questa eversione travestita da innovazione fantastica e cosmogonica.
Angelo Giorgianni e Alex Newman hanno discusso di questo e altro in questa intervista. Una discussione per delineare maggiormente questo nemico insidioso che si nasconde in una foresta di termini e nomi, il cui significato scivola dove più conviene nel momento in cui conviene.
Gli Stati Uniti, ritornando sulla scena globale, con un governo all’altezza, rappresenterebbero l’ago di una bilancia che ora pende sempre più verso la Cina e qui in Europa verso un asse franco-tedesco che ci vuole “espressione geografica” come ebbe a dire un grande leader politico, animatore di quello spirito teutonico che il poeta Heine descrive come selvaggio e ciclicamente dormiente.
Ringraziamo Angelo Giorgianni e Alex Newman per questa intervista, che potrete seguire su YouTube:
O su Rumble:
Per informazioni su Alex Newman:
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l’Alessandrino